{{{nome gioco}}} videogioco | |
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Piattaforma | Nintendo 64 |
Data di pubblicazione | 23 Giugno 1996[1] 26 Settembre 1996[1] 1 Marzo 1997[1] |
Genere | Simulatore di volo |
Sviluppo | Nintendo |
Pubblicazione | Nintendo |
Design | Shigeru Miyamoto Makoto Wada Genyo Takeda |
Periferiche di input | Gamepad |
Fascia di età | ELSPA: 3+ ESRB: K-A (E) OFLC: G |
Serie | Pilotwings |
Preceduto da | Pilotwings |
Seguito da | Pilotwings Resort |
Pilotwings 64 è un videogioco per Nintendo 64, rilasciato per la prima volta in Giappone nel 1996 insieme alla console al suo debutto. Il gioco fu sviluppato da Nintendo e dal gruppo Paradigm Simulation ed è il sequel di Pilotwings per SNES.
Pilotwings 64 è un simulatore di volo che mette il giocatore nei panni di uno dei sei personaggi che cercano di ottenere la licenza di pilota in diverse discipline di volo. I mezzi disponibili sono il girocottero, il jet pack e il deltaplano.[2] Sono inoltre disponibili quattro discipline bonus: il paracadutismo, la palla di cannone umana, gli stivali a molla (Jumper Hopper) e la modalità libera (Birdman suit).
Gameplay
[modifica | modifica wikitesto]Pilotwings 64 è un simulatore di volo in 3D nel quale il giocatore deve superare delle sfide che coinvolgono diversi veicoli e discipline. Prima di ogni missione, il giocatore deve scegliere uno dei sei personaggi, ognuno dei quali ha punti di forza differenti a seconda di fattori come il loro peso.[3][4] Le prove presentate al giocatore richiedono di completare un obiettivo, al fine di ottenere una licenza. In ogni evento, i punti vengono assegnati o sottratti in base a diversi fattori come il tempo impiegato, i danni subiti, la quantità di benzina consumata, la precisione, l'atterraggio, o criteri simili. Al termine di ogni prova, il giocatore viene premiato con una licenza di bronzo, d'argento, o d'oro, in base al numero di punti ottenuti.[3][5] Ogni prova superata, permette al giocatore di sbloccare nuovi livelli, di difficoltà sempre maggiore.
In Pilotwings 64 sono presenti tre discipline principali necessarie per completare il gioco, ognuna delle quali ha differenti obiettivi e controlli, incentrati sulla levetta analogica del controller. La prima, che prevede l'utilizzo del deltaplano, di solito richiede al giocatore di volare attraverso una serie anelli di segnalazione sospesi nell'aria, oppure di scattare una fotografia di uno o più particolari dello scenario, prima di atterrare nell'area indicata.[3][5] I movimenti del giocatore sono condizionati dal vento, egli può infatti guadagnare altitudine volando attraverso delle correnti ascensionali. Nella seconda disciplina il giocatore fa uso della cintura razzo (rocket belt), un jet pack che permette di muoversi, gudagnare quota, inclinarsi, ruotare e librare nell'aria, usando i razzi equipaggiati alla cintura. L'obiettivo consiste nel volare attraverso degli anelli sospesi nell'aria, scoppiare dei palloni o attraversare un percorso (come una grotta) prima di atterrare.[3][5] La terza disciplina, che consiste nell'utilizzo del girocottero, sfida il giocatore in diverse prove come seguire un sentiero di anelli, o distruggere degli obiettivi con i missili equipaggiati nel veicolo.[3][5] Inoltre Pilotwings 64 è caratterizzato da alcune discipline bonus che possono essere sbloccate completando le missioni principali e nelle quali si possono ottenere delle medaglie.[3] Queste discipline includono il paracadutismo, la palla di cannone umana e gli stivali a molla (Jumble Hopper), che permettono al giocatore di effettuare dei salti attraverso il livello per raggiungere la zona di atterraggio.[3][5] Infine, Pilotwings 64 offre una modalità libera (Birdman mode), che consente al giocatore di esplorare liberamente gli scenari del gioco, divisi tra le sue quattro isole.[3] Una delle isole è ispirata agli Stati Uniti, e presenta delle ricostruzioni di famose pietre miliari come la Statua della Libertà, il Monte Rushmore e le principali città come Los Angeles, Chicago e New York.[3][4][5]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Pilotwings 64 fu sviluppato dalla compagnia texana Paradigm Simulation e dai gruppi Nintendo EAD (Entertainment Analysis and Development) e IRD (Integrated Research and Development). Grazie all'esperienza della Paradigm con la workstation Silicon Graphics, Nintendo contattò la compagnia americana nel 1994 affinchè diventasse parte dei primi sviluppatori del "Dream Team" del Nintendo 64.[5][6][7] Paradigm lavorò con una squadra direttamente alla Silicon Graphics, spendendo nove mesi per lo sviluppo di una tecnologia base per Pilotwings 64 e gli altri titoli Paradigm per Nintendo 64. Lo sviluppo di Pilotwings 64 cominciò di fatto il Giugno del 1995, e, mentre Nintendo lavorava al design del gioco, Paradigm lavorò sulla produzione tecnica.[6][8] Genyo Takeda e Makoto Wada, tecnici Nintendo, hanno lavorato personalmente al titolo come principali contatti tecnici e di progetto[6] Wada, il direttore del gioco, fu anche coinvolto anche negli aspetti di design quali la modellazione grafica e l'animazione.[9] Shigeru Miyamoto, il produttore del precedente Pilotwings per SNES, mantenne il suo ruolo e supervisionò il progetto dal Giappone. Il coivolgimento di Miyamoto fu meno rilevante rispetto al precedente titolo per SNES a causa del suo contemporaneo lavoro su Super Mario 64.[5][10] Secondo Miyamoto, Pilotwings 64 fu progettato per permettere ai giocatori di provare una simulazione di volo con paesaggi in 3D del Nintendo 64.[11] Prima della realizzazione del gioco, Paradigm aveva già lavorato su veicoli militari e simulatori di volo, ma mai su videogiochi. Dave Gatchel, della Paradigm, rivelò che per quanto riguarda la creazione del gioco, cominciarono con un approccio basato sulla fisica, ma si allontanarono da questa idea per cercare un equilibrio tra il realismo e il divertimento del giocatore.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Pilotwings 64 su GameSpy, su uk.cheats.gamespy.com. URL consultato il 18-08-2010.
- ^ (EN) Doug Perry, Pilotwings 64 review, in IGN, 25 settembre 1996. URL consultato il 18-08-2010.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Now Playing, in Nintendo Power, n. 88, Settembre 1996, pp. 24-31.
- ^ a b (EN) NG Alphas: Pilotwings 64, in Next Generation Magazine, vol. 2, n. 20, Agosto 1996, pp. 69-72.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Special Features: Pilotwings 64, in Electronic Gaming Monthly, n. 86, Settembre 1996, pp. 63-65.
- ^ a b c (EN) Simon Carless, Q&A: Paradigm Entertainment On Stuntman, Pilot Wings, in Gamasutra, 26 Luglio 2006. URL consultato il 31 Agosto 2010.
- ^ (EN) Ziff Davis, Press Start: Nintendo And Paradigm Team Up To Make Ultra 64 Flight Simulator, in Electronic Gaming Monthly, n. 66, 1995 Gennaio, p. 60.
- ^ (EN) Benjamin Brightman, Interview: Paradigm's Dave Gatchel, in GameDaily, 30 Agosto 2006. URL consultato il 31 Agosto 2010.
- ^ (EN) Wii Music - A First Time for Everyone. URL consultato il 06-09-2010.
- ^ (EN) Out of the Shadows: Nintendo 64 Debuts in Japan, in Nintendo Power, n. 80, Gennaio 1996, pp. 25-28.
- ^ (EN) The Fun Machine, in Nintendo Power, n. 85, Giugno 1996, pp. 14-30.