Uovo di Pietro il Grande | |
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Anno | 1903 |
Primo proprietario | Aleksandra Fëdorovna Romanova |
Attuale proprietario | |
Istituzione o individuo | Museo di belle arti della Virginia |
Acquisizione | 1947 |
Fabbricazione | |
Mastro orafo | Michael Perkhin |
Miniaturista | B. Byalz. |
Marchi | K. Fabergé 1903 - le iniziali di Mikhail Perkhin - punzone di San Pietroburgo 1896-1908 |
Caratteristiche | |
Materiali | oro, platino, diamanti, rubini, zaffiri, smalto, bronzo, cristallo di rocca e acquerello su avorio. |
Altezza | 10,80 cm |
Diametro | 7,94 cm |
Sorpresa | |
Modellino alto 39 mm. del monumento a Pietro il Grande sulla Neva, a San Pietroburgo | |
Materiali | Bronzo, zaffiro, oro. |
L'Uovo di Pietro il Grande è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua moglie, la Zarina Aleksandra.
Fu fabbricato nel 1903 a San Pietroburgo nel laboratorio di Michael Perkhin per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé della Fabergè. Le miniature furono dipinte da B. Byalz.[1]
Proprietari
[modifica | modifica wikitesto]Per questo uovo Fabergè emise una fattura di 9.760 rubli.[2]
Nel 1930 l'Antikvariat di Mosca vendette l'uovo ad uno sconosciuto acquirente americano.[3] per 4.000 rubli,
In seguito Alexander Schaffer di A la Vieille Russie di New York lo acquistò pagando un dazio all'importazione di circa 1.000-1.500 dollari alla dogana dove era rimasto, non reclamato, dal 1933.[1]
Nel 1944 fu acquistato da Lillian Pratt di Fredericksburg, Virginia (1876–1947) e nel 1947 lasciato in eredità al Virginia Museum of Fine Arts a Richmond, dove resta in mostra permanente nella European Decorative Art Collection.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'Uovo di Pietro il Grande celebra il duecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo nel 1703. È fatto di oro rosso, verde e giallo, platino, diamanti taglio rosetta, rubini, zaffiri, smalto, cristallo di rocca e miniature ad acquerello su avorio. L'uovo misura 10,80 per 7,94 (diametro) centimetri,[5] è decorato in stile rococò, con volute disegnate da diamanti.
Il corpo dell'uovo è coperto di foglie di alloro, rose e giunchi cesellati in oro verde a 14 carati, a simboleggiare la fonte delle "acqua di vita"; le infiorescenze sono realizzate con rubini quadrati. Sulla parte superiore vi è una corona smaltata che circonda il monogramma di Nicola II. La parte inferiore dell'uovo è decorato con l'aquila imperiale a due teste, in smalto nero e coronata con due diamanti.[4]
Il guscio presenta quattro miniature ad acquerello, coperte da cristallo di rocca, che rappresentano il "prima" e "dopo" di San Pietroburgo nel 1703 e 1903. Sulla parte anteriore è raffigurato il Palazzo d'Inverno, la residenza ufficiale di Nicola II, com'era nel 1903, due secoli dopo la fondazione di San Pietroburgo. Opposta a questo, sulla parte posteriore dell'uovo, a rappresentare la fondazione di San Pietroburgo sulle rive del fiume Neva, è dipinta la casetta di tronchi costruita, secondo la tradizione, da Pietro il Grande in persona. Ai lati dell'uovo vi sono i ritratti di Pietro il Grande nel 1703 e Nicola II nel 1903. Le date 1703 e 1903, in diamanti, appaiono su entrambi i lati del coperchio sopra i dipinti della capanna e del Palazzo d'Inverno, rispettivamente.[4]
Al di sopra e al di sotto delle miniature l'uovo è circondato da nastri drappeggiati in smalto bianco opaco, con iscrizioni nere in caratteri cirillici che recitano:
- "L'imperatore Pietro il Grande, nato nel 1672, fondò San Pietroburgo nel 1703";
- "La prima piccola casa dell'imperatore Pietro il Grande nel 1703";
- "L'imperatore Nicola II, nato nel 1868 salì al trono nel 1894"
- "Il Palazzo d'Inverno di Sua Maestà Imperiale ne 1903."[3][1]
Sorpresa
[modifica | modifica wikitesto]Quando il coperchio dell'uovo viene sollevato la sorpresa appare dinanzi ad uno sfondo solare di smalto traslucido giallo: un meccanismo all'interno solleva un modello in miniatura in bronzo del monumento a Pietro il Grande sulla Neva, che poggia su una base di zaffiro, è circondato da una ringhiera d'oro cesellato, a sua volta circondata da catene appese a supporti piantati su un pavimento d'oro cesellato. Il modello, rimovibile è alto 39 millimetri ed è opera di Gerogii Malychevin.[1]
La sorpresa è un riferimento ad una leggenda del XIX secolo secondo la quale nessun nemico conquisterà San Pietroburgo fino a quando "il cavaliere di bronzo" resterà in mezzo alla città.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Park Curry, Faberge, Virginia Museum of Fine Arts, 1995.
- (EN) Arthur L. George, St. Petersburg: Russia's Window to the Future, The First Three Centuries, Taylor Trade Publishing, 2003.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uovo di Pietro il Grande
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Roy Proctor, Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts [collegamento interrotto], in Stafford County Sun, 06 luglio 2011.
- (EN) Imperial Peter the Great Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Matt & Andrej Koymasky, 21 luglio 2005. URL consultato il 15 agosto 2016.
- (EN) 1903 Peter the Great Egg, su Mieks Fabergé Eggs, 16 maggio 2016. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato il 22 febbraio 2008).
- (EN) ZOOM Fabergé Imperial Eggs - Peter the Great Egg, su Alexander Palace Time Machine. URL consultato il 15 agosto 2016.
- (EN) Imperial Peter the Great Easter Egg, su Fabergè, Virginia Museum of Fine Arts. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).
- (EN) Exhibition Trailer: Fabergé Revealed, su YouTube, virginiamuseum 42 video. URL consultato il 15 agosto 2016.