Ubuntu Unity sistema operativo | |
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Desktop di Ubuntu Unity 22.04 LTS | |
Famiglia | Ubuntu (GNU/Linux) |
Release iniziale | 22.10 (20 ottobre 2022) |
Release corrente | 23.04 (21 aprile 2023) |
Tipo di kernel | Linux (monolitico) |
Piattaforme supportate | AMD64 ed EM64T |
Interfacce grafiche | Unity, GNOME (applicazioni) |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | GNU GPL |
Stadio di sviluppo | Stabile |
Sito web | ubuntuunity.org/ |
Ubuntu Unity è una distribuzione GNU/Linux derivata ufficiale di Ubuntu che utilizza l'interfaccia Unity al posto di GNOME Shell. È nata inizialmente come progetto della comunità, denominato Ubuntu Unity Remix. La prima versione è stata la 20.04 LTS rilasciata il 7 maggio 2020. Nel 2022 è stato richiesto a Canonical lo status di flavor ufficiale, approvato alcuni mesi dopo. La prima versione con il nome di Ubuntu Unity è la 22.10[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'interfaccia Unity è stata originariamente sviluppata da Canonical e inclusa per la prima volta come interfaccia predefinita in Ubuntu 11.04, rilasciata ad aprile 2011, come alternativa a GNOME Shell per sostituire l'interfaccia di GNOME 2. Canonical pianificava di unire le interfacce desktop, cellulare e tablet in Unity 8, un progetto che è stato abbandonato nel 2017 quando Ubuntu è passato a GNOME 3 con il rilascio della versione 17.04 di Ubuntu, terminando lo sviluppo di Unity alla versione 7 e lasciando incompleta la versione 8. Poiché molti utenti e molti sviluppatori di Ubuntu non hanno accettato il cambiamento, sono stati proposti una serie di fork, con UBports che ha rilevato lo sviluppo di Unity 8 per il suo valore come interfaccia per cellulare e l'ha rinominata Lomiri nel febbraio 2020. Nel 2019 Canonical ha dato la sua approvazione per l'uso dei marchi per Unity 7 Ubuntu remix[2].
Lo sviluppatore certificato della Linux Foundation e membro del team Ubuntu Rudra B. Saraswat, ha avviato Ubuntu Unity nel Maggio 2020. Come alternativa a GNOME Files è stato incluso il file manager Nemo e GNOME Display Manager ha sostituito il display manager LightDM[3].
Saraswat aveva precedentemente creato diverse altre distribuzioni Linux, inclusa Krob Linux: Una distro focalizzata sul server.
Riguardo alle motivazioni per l'avvio di Ubuntu Unity, Saraswat ha dichiarato: «Ho usato Ubuntu 17.04 quando avevo 8 anni e amavo davvero Unity7, quindi quando Unity7 è stato interrotto da Canonical, non ero felice e volevo riportarlo indietro. Ho creato questo progetto per dare una nuova vita a Unity7[3]». Saraswat aveva dieci anni nel 2020 quando ha rilasciato per la prima volta Ubuntu Unity e ha indicato che il suo obiettivo è quello di far accettare la distribuzione come flavour ufficiale di Ubuntu, obiettivo raggiunto a partire dalla versione 22.10[4][5][6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ubuntu Unity 22.10, su Ubuntu Unity, 22 ottobre 2022. URL consultato il 21 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2022).
- ^ (EN) Joey Sneddon, Miss Unity? An 'Ubuntu Unity Remix' Is Coming…, su OMG! Ubuntu!, 17 novembre 2017. URL consultato il 12 ottobre 2022.
- ^ a b (EN) Jason Evangelho, A Surprising New Remix Of Ubuntu 20.04 Brings Unity Back To Life, su Forbes. URL consultato il 12 ottobre 2022.
- ^ https://twitter.com/ubuntu_unity/status/1565309779031236608, su Twitter. URL consultato il 2 settembre 2022.
- ^ Ubuntu Unity diventa flavour ufficiale di Ubuntu, su Marco's Box. URL consultato il 2 settembre 2022.
- ^ (EN) Marius Nestor, Canonical Accepts Ubuntu Unity as Official Ubuntu Flavor Starting with Ubuntu 22.10, su 9to5Linux, 1º settembre 2022. URL consultato il 2 settembre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ubuntu Unity
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su ubuntuunity.org.