Ubaldo Prosperetti (Concepción del Uruguay, 15 maggio 1914 – Roma, 4 maggio 1976) è stato un giurista italiano, tra i maggiori esperti di diritto del lavoro del Novecento.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Argentina si trasferì presto in Italia. Laureatosi in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Perugia, intraprese la carriera accademica nel 1940 come professore di Diritto del lavoro alla stessa Università di Perugia.[1] Nel 1962 passò a Roma, alla Sapienza, dove fondò l'Istituto di diritto del lavoro di Roma, di cui fu anche direttore.[1] Diresse il Massimario di giurisprudenza del lavoro e la Rivista di giurisprudenza di Confindustria. Si occupò, inoltre di studi inerenti al diritto pubblico generale.
È il padre di Giulio Prosperetti e di Francesco Prosperetti.
Morì nel 1976 a Roma. Nove anni dopo la sua scomparsa la città gli ha intitolato una via.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 12 settembre 1972[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- L'elettoreato politico attivo (1954)
- Lezioni di diritto del lavoro (1956)
- La posizione professionale del lavoratore subordinato (1958)
- Il lavoro subordinato (1964) e (1971)
- Commentario dello Statuto dei lavoratori (1976)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b "Ubaldo Prosperetti", voce dell'Enciclopedia Lessico Universale Italiano, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 1984
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Ghera, Ubaldo Prosperetti (1914-1975), in "Lavoro e diritto", anno 1997, Vol. 11, pp. 301-319
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34347828 · SBN MILV029352 · LCCN (EN) nr95026037 · J9U (EN, HE) 987007329692805171 |
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