Tudhaliya | |
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Sovrano Antico Regno ittita (?) | |
Successore | PU-Sarruma (?) |
Nascita | Kuššara, ? |
Morte | ? |
Luogo di sepoltura | Kuššara |
Padre | Pithana o Anitta (?) |
Figli | PU-Sarruma |
Tudhaliya (Kuššara, ... – ...; fl. XVIII secolo a.C.) fu un nobile e alto dignitario del regno nesita di Kanesh vissuto nel XVIII secolo a.C., possibile sovrano o governatore di Hattusa agli albori dell'antico regno ittita.
Il "punto di contatto" tra Ittiti e Nesiti ?
[modifica | modifica wikitesto]Conosciamo questa figura da testi nesiti che danno notizia di un Tudhaliya che alla corte di Zuzu, ultimo re noto di Kaneš, svolgeva la funzione di Rab šaqē, "Capo Coppiere" (in Ittita GAL LÚSAGI), posizione elevata, non militare, riservata ai membri della famiglia reale, di cui certamente faceva parte[1][2].
Troviamo citato un Tudhaliya anche in un cruciale testo ittita, coevo di quello nesita, la cosiddetta "lista delle offerte C":[3]
«PU-Sarruma, figlio di Tudhaliya»
quale padre del re ittita PU-Sarruma, nonno di Hattušili I. D'altro canto non abbiamo reali indizi che il Tudhaliya della lista C sia mai stato Re: nel testo ittita non appare citato come solitamente avviene con i sovrani[4], il che ha fatto dedurre ad alcuni studiosi che questi non appartenesse alla famiglia reale ittita e che il figlio PU-Sarruma fosse pertanto asceso al trono per matrimonio con una figlia del precedente sovrano, che lo avrebbe anche adottato, come consueto per gli ittiti.
Seguendo un'intuizione di Forlanini ripresa poi da una parte del mondo accademico, per coincidenza cronologica e linguistica[5], i due Tudhaliya potrebbero essere stati la stessa persona[6] nonché il punto di contatto, tra la dinastia reale di Kanesh/Kuššara, prossima ad estinguersi, e quella ittita che stava iniziando.
I possibili scenari
[modifica | modifica wikitesto]Conferma indiretta delle origini nesite di PU-Sarruma (e quindi di suo padre, il Tudhaliya del testo ittita) ci giunge da alcuni testi immediatamente posteriori: dal "Testamento di Hattušili I, nipote di PU-Sarruma, sappiamo che questi morì nel proprio palazzo di Kuššara[7], la patria ancestrale della casa reale nesita, città evidentemente in quel periodo in mano ittita; dal "Testo di Zalpa "[8], invece, apprendiamo che il "Nonno del Re Hattušili" , PU-Sarruma, nominò i governatori di Zalpa (conquistata da Anitta pochi decenni prima) e di Hurma, da sempre in orbita nesita.
Tali città (Kuššara, Hurma e Zalpa) passate in mano ittita solo alcuni decenni dopo la loro conquista da parte di Anitta, la caduta di Kanesh di quegli anni (1700 ca) con sparizione della casa reale e l'etimologia del nome PU-Sarruma (non ittita certamente, forse hurrita)[9] fanno ritenere che vi sia stato una sorta di passaggio del testimone tra i due popoli; e la spiegazione più plausibile è che a governare gli Ittiti fosse un ramo collaterale della famiglia reale di Kanesh.
Il nome PU-Sarruma, di origine hurrita/nesita, avvalora l'ipotesi che il punto di contatto tra le famiglie reali dei due stati possa essere stato Tudhaliya di Kussara, e che quindi l'individuo citato nella lista delle offerte "C" degli ittiti fosse in effetti lo stesso citato nei testi nesiti come Capo Coppiere del re Zuzu di Kanesh.
Se l'identificazione[10]fosse corretta, probabilmente Tudhaliya non sarebbe mai stato re, ma solo padre biologico del futuro sovrano ittita, entrato per matrimonio/adozione nella linea regale di Hattusa.
Tuttavia non è escluso che Tudhaliya possa essere stato prima investito come governatore di Hatti dal re di Kanesh e, dopo che questa fu distrutta[11], possa aver avviato una propria dinastia "ittita"[12].
In tal caso, se cioè Tudhaliya fosse stato re, allora Kantuzzili 0[13]troverebbe difficilmente spazio nella cronologia reale (potrebbe essere stato al massimo un fratello di PU-Sarruma, ed averlo preceduto brevemente sul trono). Per altri studiosi[14], Tudhaliya potrebbe esser invece stato effettivamente re ittita, prima del figlio.
«Se è vero che non esistano prove che Tudhaliya abbia regnato, non esistono neppure prove che NON abbia regnato[15]»
L'eventuale presenza di Tudhaliya come re complicherebbe ulteriormente la numerazione dei re ittiti chiamati Tudhaliya.
Il dibattito resta aperto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si veda M. Forlanini, The branch of the Hittite royal family of the early kingdom period.
- ^ In modo puramente deduttivo, Blasweiler ipotizza che questo Tudhaliya possa esser stato zio del re Zuzu, ritenuto in genere figlio ed erede di Anitta, ed in tal caso quindi fratello proprio del Gran Re. Si veda J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh, pag.5.
- ^ Nome ufficiale del reperto Kub 36.121 + Kub 36.122 + Kub 11.7
- ^ J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh. Pag.2
- ^ Scettico R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 31-34.
- ^ Beal 2003, p. 17 e Forlanini 1995.
- ^ R. Beal: The predecessors of Hattušili I. Pag.26-28.
- ^ Nome ufficiale del reperto CTH 3.
- ^ R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag.17-20
- ^ Proposta da Forlanini
- ^ Le ipotesi più accreditate oggi sono un assalto urrita da Est, si veda Blasweiler: "1710 a.C.: An hurrian attack to the city Kanesh?", oppure un contrattacco improvviso della città di Salatiwara, ipotesi formulata per primo da Steiner e poi rilanciata da Forlanini. Si veda M. Forlanini: The kings of Kanesh, pag. 130.
- ^ M. Forlanini: The kings of Kanesh. Pag.130.
- ^ indicato nella lista "C" alla linea immediatamente precedente a quella di PU-Sarruma, e ritenuto da alcuni studiosi il re ittita che avrebbe dato in sposa la propria figlia all'uomo prescelto come successore, PU-Sarruma appunto, legittimandone poi il diritto a regnare con l'adozione. J.Blasweiler: Who ruled before Hattusili I?
- ^ Tra cui Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 31-35.
- ^ Beal
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Harry A. Hoffner, Gary M. Beckman, Richard Henry Beal e John Gregory McMahon, The Predecessors of Hattussili I, by Richard Henry Beal, in Hittite Studies in Honor of Harry A. Hoffner, Jr: On the Occasion of His Birthday, Chicago, Eisenbrauns, 2003, pp. 13-36, ISBN 978-1-57506-079-8. URL consultato il 24 gennaio 2015.
- (EN) M. Forlanini, The Kings of Kanis, Atti del secondo congresso mondiale di Hittologia, Pavia, Gianni Iuculano editore, 1995.
Altri progetti
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