Tsutomu Yamaguchi (山口 彊?, Yamaguchi Tsutomu) (Nagasaki, 16 marzo 1916 – Nagasaki, 4 gennaio 2010) è stato un ingegnere giapponese.
Principalmente è noto per essere sopravvissuto a entrambi i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tsutomu Yamaguchi era a Hiroshima il 6 agosto 1945 per un viaggio di lavoro per la società per cui lavorava, la Mitsubishi Heavy Industries. Stava scendendo dal tram quando la prima bomba atomica, denominata Little Boy, fu sganciata sulla città ad appena 3 km di distanza. L'esplosione gli provocò notevoli lesioni, distrusse i suoi timpani, lo accecò seppure temporaneamente e gli lasciò gravi ustioni sulla metà superiore sinistra del suo corpo. Fu avvolto in bendaggi per le sue ferite e divenne completamente calvo. Come molti altri sopravvissuti a esplosioni nucleari, Yamaguchi soffrì per tutta la vita per gli effetti; anche sua moglie fu avvelenata dal fallout nucleare.[1]
Yamaguchi restò per tutta la notte successiva al 6 agosto in un rifugio antiaereo prima di tornare alla sua città natale, Nagasaki. Il 9 agosto, Yamaguchi stava spiegando ai suoi supervisori quanto vicino alla morte era stato, quando, a circa 3 km di distanza, fu sganciata la seconda bomba, Fat Man.[1]
A ottant'anni scrisse un'autobiografia riguardante la sua esperienza, e nel 2006 fu invitato a partecipare a un documentario intitolato Nijuuhibaku (Bombardati due volte) sulle 165 persone ufficialmente vittime di entrambe le bombe atomiche giapponesi. Tale documentario fu proiettato alle Nazioni Unite. Fu un attivista anti nucleare, e si prodigò presso l'assemblea generale delle Nazioni Unite affinché le armi nucleari fossero bandite. In una intervista disse: "La ragione per cui odio le bombe nucleari è per ciò che fanno alla dignità degli esseri umani".[2]
Alla sua storia si interessò anche il regista canadese James Cameron, che il 22 dicembre 2009 lo incontrò a Nagasaki, Giappone, per discutere sull'opportunità di girare un film sulle armi nucleari.[3]
Il 4 gennaio 2010 Yamaguchi è morto di cancro allo stomaco all'età di 93 anni, nella sua città natale, Nagasaki.
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Riguardo alla sua esperienza, furono riportate le sue parole: «La mia doppia esposizione alla bomba è ora un record ufficiale. Ciò può insegnare alle nuove generazioni l'orribile storia dei bombardamenti nucleari anche dopo la mia morte».[4]
- «Non riuscirò mai a capire perché il mondo non possa capire l'agonia delle bombe nucleari», disse attraverso la propria figlia. «Come possono continuare a sviluppare simili armi?»[1]
- «Era mio destino che subissi ciò due volte e che sopravvivessi ad entrambi per testimoniare ciò che accadde».[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) David McNeill, How I survived Hiroshima – and then Nagasaki, in The Independent, 26 marzo 2009. URL consultato il 26 marzo 2009.
- ^ (EN) Japanese Engineer Survived Atomic Strike on Hiroshima- and Nagasaki, in Military History Magazine, vol. 26, n. 5, agosto-settembre 2009, p. 8.
- ^ (EN) James Cameron meets Japanese atomic bomb survivor to discuss film, in Splash News, 5 gennaio 2010. URL consultato il 6 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2010).
- ^ (EN) Japanese man is a double A-bomb survivor, in nbcnews.com, 25 marzo 2009. URL consultato il 6 agosto 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- To hell and back by Richard Lloyd Parry, The Times, August 6, 2005
- The Luckiest or Unluckiest Man in the World? Tsutomu Yamaguchi by Richard Lloyd Parry, The Times, March 25 2009
- Survivor of Hiroshima and Nagasaki talks to AM, by Mark Willacy, AM, May 19 2009
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