Torre d'Ovarda | |
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Il versante nord visto dalla cima Chiavesso | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 3 075 m s.l.m. |
Prominenza | 168 m |
Isolamento | 1,91 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°15′27.58″N 7°13′21.25″E |
Data prima ascensione | 12 agosto 1872 |
Autore/i prima ascensione | Michele Lessona, Paolo Ballada di Saint Robert, Giovanni Struver, A. Gras, G.B. Sefusatti padre e figlio (guide) |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana |
Supergruppo | Catena Arnas-Ciamarella |
Gruppo | Gruppo Autaret-Ovarda |
Sottogruppo | Sottogruppo dell'Ovarda |
Codice | I/B-7.I-B.4.b |
La Torre d'Ovarda (3.075 m s.l.m.[1]) è una montagna delle Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana nelle Alpi Graie.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si trova in Piemonte nelle Valli di Lanzo nella linea di montagne che separa la Val d'Ala dalla Val di Viù. Nel versante della val d'Ala il monte incombe su Balme; in quello della valle di Viù si trova all'altezza di Usseglio.
È costituita da tre vette: Occidentale (2.997 m), Centrale (3.075 m) ed Orientale (2.922 m). Sulla montagna è collocato il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato Torre D'Ovarda (055089)[2].
Geologia
[modifica | modifica wikitesto]Nella seconda metà del XIX secolo il geologo Johann Strüver (1842 - 1915) battezzò ovardite una varietà di roccia scistosa, abbondante nelle Valli di Lanzo e nella quale, accanto ai predominanti feldspato e mica, sono presenti vari altri minerali tra i quali l'epidoto [3].
Salita alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]Si può salire sulla vetta lungo la via normale che si svolge sul versante sud a partire dal Colle di Costafiorita (2.440 m). Si tratta di un itinerario alpinistico.[4] Il colle si può raggiungere da Balme passando per il bivacco Gandolfo ed il passo Paschiet oppure si può raggiungere partendo da Usseglio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV., 16 Le Valli di Lanzo, in Piemonte (non compresa Torino), Guida d'Italia, Touring club italiano, 1976, p. 429. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ Punti Geodetici, servizio dell'IGM on-line su www.igmi.org Archiviato il 5 giugno 2012 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2015)
- ^ AA.VV., Ovardite, in Bollettino del R. Ufficio geologico d'Italia, vol. 17, Tip. nazionale, 1886, pp. 453 - 459. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ Ovarda (Torre d’) Via Normale dal Vallone d’Ovarda, su gulliver.it, 16 ottobre 2021. URL consultato il 18 novembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G.Berutto e L.Fornelli, Alpi Graie meridionali, in Guida dei Monti d'Italia, CAI - TCI, 1980.
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Istituto Geografico Centrale - Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre d'Ovarda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Torre d'Ovarda, su Peakbagger.com.
- Panoramica dalla Bellavarda su pano.ica-net.it, su pano.ica-net.it. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).