The Free Software Definition (in italiano: La definizione del software libero) è un documento scritto da Richard Stallman e pubblicato dalla Free Software Foundation (FSF) che definisce il concetto di software libero, ovvero software che rispetti la libertà degli utenti.[1]
La prima pubblicazione conosciuta della definizione è l'edizione del febbraio 1986[2] da parte del bollettino GNU della FSF. La fonte canonica di questo tipo di documenti è la sezione filosofica del sito del Progetto GNU. Fino all'aprile del 2008, la definizione è stata pubblicata in 39 lingue diverse.[3]. La FSF ha pubblicato una lista di licenze software[4] che soddisfano questa definizione.
È stata la prima definizione del concetto di software libero ad essere stata pubblicata.
La definizione
[modifica | modifica wikitesto]La definizione pubblicata dall'FSF nel febbraio 1986 ha due punti:
The word "free" in our name does not refer to price; it refers to freedom. First, the freedom to copy a program and redistribute it to your neighbors, so that they can use it as well as you. Second, the freedom to change a program, so that you can control it instead of it controlling you; for this, the source code must be made available to
you.[2]
In italiano:
La parola libero nel nostro nome non si riferisce al prezzo; si riferisce alla libertà. Prima di tutto, la libertà di copiare un programma e ridistribuirlo agli altri cosicché loro possano usarlo come te. Come seconda cosa, la libertà di modificare il programma, così tu puoi controllarlo e lui non può controllarti; per questo, il codice sorgente deve essere accessibile.
La moderna definizione ha quattro punti, che si numera dallo zero al tre. Essa definisce il software libero sia che il beneficiario o no abbia le libertà di:[5]
- far partire il programma, per qualsiasi ragione (libertà 0)
- studiare come funziona il programma, e adattarlo ai propri bisogni (libertà 1)
- ridistribuire le copie in modo da aiutare gli altri (libertà 2)
- migliorare il programma, e rilasciare i miglioramenti al pubblico, in modo che l'intera comunità possa beneficiarne (libertà 3)
Bisogna inoltre nota che "L'accesso al codice sorgente è una pre-condizione" per le libertà 1 e 3.
Altre definizioni successive
[modifica | modifica wikitesto]Nel luglio 1997, Bruce Perens pubblicò la Debian Free Software Guidelines.[6] Questa è stata utilizzata anche dal Open Source Initiative (OSI) sotto il nome "The Open Source Definition", l'unica modifica che è stata fatta al termine "software libero" è stata la sostituzione dall'termine alternativo per software libero, il "software open source".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il sistema operativo GNU e il movimento per il software libero, su gnu.org. URL consultato il 26 maggio 2016.
- ^ a b GNU's Bulletin, Volume 1 Number 1, page 8 (TXT), su gnu.org.
- ^ The Free Software Definition - Translations of this page, su gnu.org.
- ^ Licenze varie e commenti relativi, su gnu.org.
- ^ The Free Software Definition, su gnu.org. URL consultato il 18 giugno 2007.
- ^ Bruce Perens, Debian's "Social Contract" with the Free Software Community, in debian-announce mailing list.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Free Software Definition - pubblicata da FSF
- (EN) GNU's Bulletin, volume 1, number 1 - un documento del Febbraio 1986 che definisce il software libero. Probabilmente la prima definizione pubblicata.
- (EN) The Free Software Definition con le note, dalla Free Software Foundation Europe
- (EN) Perché "l'Open Source" ha perso il punto del Software Libero, di Richard Stallman