Testa di Kouros 3372 | |
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Autore | sconosciuto |
Data | 610-600 a.C. circa |
Materiale | marmo nassio |
Altezza | 44 cm |
Ubicazione | Museo archeologico nazionale, Atene |
La Testa di kouros 3372 è una scultura in marmo nassio (h. 44 cm) databile al 600 a.C. circa e conservata nel Museo archeologico nazionale di Atene.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La testa proviene dalla necropoli del Dipylon ad Atene ed è un'opera eccezionale che rivela al contempo la mano di un grande scultore e i tratti essenziali della scultura attica arcaica. In conseguenza del luogo di ritrovamento, la necropoli del Dipylon, l'opera è stata riconosciuta come una statua funeraria. La testa fu trovata durante gli scavi del Ceramico del 1916,[1] murata nella doppia porta delle fortificazioni di Atene. Dopo questo ritrovamento altri frammenti sono stati trovati e ricondotti alla medesima pertinenza: la mano destra (n. inv. 3965), parte della mano sinistra, del femore, della spalla destra, del dorso, nonché il ginocchio destro ed il gluteo sinistro; solo pochi frammenti sono collegabili tra loro.[2]
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Le dimensioni della statua, stando a quelle della testa, dovevano essere di circa 250 o 300 cm; il materiale è marmo nassio, lo stesso del kouros di New York (Met 32.11.1).[2] L'unità formale che contraddistingue questa scultura per cui «sembra che ogni elemento sgorghi come una necessità ineluttabile dal precedente»[3] sarà imitata fin oltre la metà del VI secolo a.C. Ha volto allungato e di forma ovale, fronte alta, occhi a mandorla e sopracciglia arcuate. I lunghi capelli sono fermati da un nastro, raccolti in treccine e terminanti in forma ovale sulla nuca. L'elemento decorativo della capigliatura, privilegio aristocratico, lungi dall'essere motivo ripetuto, varia nella forma e nell'allineamento delle perle aumentando l'effetto di vibrazione plastica. Le arcate sopraccigliari rialzate che illuminano il viso sono un'impronta tipica della scultura attica,[4] si veda ad esempio l'influenza attica in una città legata a Corinto come Calidone, quale si può vedere nella Sfinge, probabile acroterio laterale di un frontone, ora al Museo archeologico nazionale di Atene (terracotta, h 20 cm)[5]. Ulteriore elemento sviluppato in questo ambito è lo sviluppo della visione laterale, inesistente a quest'epoca nella scultura peloponnesiaca e insulare.[6]
Allo stesso autore o ad un discepolo è stato ricondotto il già menzionato kouros di New York[7], opera di un artista attico che ha rielaborato modelli cicladici sollevando i tratti dalla sfera dell'individuale e dell'episodico; una figura organica, equilibrata, anch'essa posta originariamente nella tomba di una nobile famiglia ateniese, ove ancora permangono labili tracce di abito che andranno scomparendo a breve[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Perseus Project, Athens, NM 3372 (Sculpture), su perseus.tufts.edu. URL consultato l'11 luglio 2012.
- ^ a b Homann-Wedeking 1967, pp. 70-72.
- ^ Bianchi Bandinelli 1986, scheda 140.
- ^ Charbonneaux, Martin, Villard 1978, pp. 20-22.
- ^ Bianchii Bandinelli 1986, scheda 96.
- ^ Cook 1967, p. 25.
- ^ Marble statue of a kouros, Metropolitan Museum of Art, 32.11.1 (consultato il 23 gennaio 2012)
- ^ Homann-Wedeking 1967, pp. 66-67.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Robert Manuel Cook, Origins of Greek Sculpture, in The Journal of Hellenic Studies, vol. 87, The Society for the Promotion of Hellenic Studies, 1967, pp. 24-32, ISSN 00754269 .
- Jean Charbonneaux, Roland Martin; François Villard, La Grecia arcaica : (620-480 a.C.), Milano, Rizzoli, 1978. ISBN non esistente
- Ranuccio Bianchi Bandinelli, Enrico Paribeni, L'arte dell'antichità classica. Grecia, Torino, UTET Libreria, 1986, ISBN 88-7750-183-9..
- Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 1, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7107-8
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Testa di kouros 3372
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Museo archeologico nazionale di Atene, 3372, su Collezioni. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).