Terremoto di Brescia | |
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Data | 25 dicembre 1222 |
Ora | 12:00 |
Magnitudo momento | 6,05 |
Epicentro | Monte Netto, Capriano del Colle 45°28′05.16″N 10°07′48.36″E |
Stati colpiti | Stati italiani |
Intensità Mercalli | IX |
Maremoto | No |
Vittime | oltre 10.000 |
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto di Brescia del 25 dicembre 1222 è stato il più forte terremoto avvenuto in tempi storici con epicentro in Lombardia[1], e secondo i cronisti Salimbene de Adam e Rolandino da Padova[2] si verificò il 25 dicembre 1222 giorno di Natale. Ebbe una magnitudo stimata di 6,05[3] della scala Richter, facendo registrare oltre 10.000 vittime[4][5][6][1].
Evento sismico
[modifica | modifica wikitesto]Il frate Salimbene de Adam riporta il terremoto nella sua Chronica con le seguenti parole[7]:
«L'anno del Signore 1222 [...] nel giorno della natività del nostro Signore Gesù Cristo ci fu un fortissimo terremoto nella città di Reggio, [...] e questo terremoto fu per tutta la Lombardia e la Toscana. Fu chiamato terremoto di Brescia, perché qui ebbe più forza, tanto che i Bresciani usciti dalla città abitavano al di fuori nelle tende, in modo che gli edifici non crollassero sopra di loro. Molte case, torri, castelli dei Bresciani crollarono a causa di quel terremoto. I Bresciani si erano così abituati a quel terremoto che, quando la cima di qualche torre o casa cadeva, guardavano e ridevano clamorosamente.»
Come riportato negli Annales Veronenses il terremoto si avvertì nell'area compresa tra Venezia, Bologna e Milano, la zona più colpita fu la parte meridionale della diocesi di Brescia e distrusse le fortezze di Lazise e Marano di Valpolicella[8].
Dai resoconti del tempo, si evince la presenza un sisma principale originatosi nella Bassa Bresciana – probabilmente rasa al suolo – congiuntamente a numerose scosse minori nelle province e regioni limitrofe e ad ulteriori sismi di durata inferiore dovuti al riallineamento delle faglie rimesse in tensione. Il fenomeno fu analogo a quanto accadde nel corso del maggior terremoto del 1117 (magnitudo stimata tra 6,5 e 6,7 Richter), il quale, originatosi nel basso veronese andò a coinvolgere l'intera pianura padana e terminò con una seconda serie di scosse a Cremona. Questi terremoti molto potenti e non superficiali, ossia con ipocentro ad una profondità stimata di almeno 30 km, sono caratterizzati da onde sismiche molto ampie e provocano effetti rilevanti anche in zone lontane dall'epicentro. Scosse di tali entità, verificatesi nella pianura padana e atesina, hanno provocato l'innalzamento del sottosuolo verso la superficie e quindi potrebbero averne alterato il corso di alcuni dei fiumi; così come avvenne per il Mincio e l'Adige a causa del terremoto del 3 gennaio 1117[9].
Il terremoto fu previsto da san Francesco di Assisi secondo la testimonianza che riportano le fonti francescane nella cosiddetta 'Lettera ai Bolognesi':
"Disse ancora frate Martino di Barton che un fratello stava raccolto in preghiera a Brescia, nel giorno di Natale (1222), e fu ritrovato illeso sotto le macerie della chiesa crollata durante quel terremoto predetto da San Francesco e che lui aveva fatto annunciare dai fratelli in tutte le scuole di Bologna, mediante una lettera stilata in scadente latino."
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ecco tutti i terremoti più forti di M.5,5 della storia d'Italia, su 6aprile.it, 27 giugno 2012. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ (LA, IT) Rolandini Patavini, De tempore terremotus, in Antonio Bonardi (a cura di), Cronica in factis et circa facta Marchie Trivixane, vol. 2, Città di Castello, Scipione Lapi, 1905, pp. 30-31. Nota: secondo l'usanza di Padova dell'epoca, l'anno iniziava il giorno di Natale.
- ^ Storia sismica di Brescia, su emidius.mi.ingv.it, INGV. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ Il terremoto di Brescia - anno 1222, su brescialeonessa.it. URL consultato il 5 agosto 2020.
- ^ Prevenzione e Territorio – Sismologia e pericolosità: Eventi principali nel passato, su protezionecivile.tn.it. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ Faglie e più forti terremoti storici in Lombardia, su astrogeo.va.it. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ Francesca Paola Fascioli e Fulvio Schiavone, Alla ricerca del terremoto del 25 dicembre del 1222 (PDF), su comune.capriano.bs.it. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2016).
- ^ Terremoto del 25 Dicembre 1222, su digilander.libero.it. URL consultato il 5 agosto 2020.
- ^ Paola Vannoli (a cura di), I terremoti nella storia: nel 1117 il più forte terremoto dell'area padana colpiva Verona e la pianura centro-occidentale, su ingvterremoti.wordpress.com, 24 marzo 2017. URL consultato il 6 settembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Pierre Alexandre, Les séismes en Europe occidentale de 394 à 1259: nouveau catalogue critique, Bruxelles, Observatoire royal de Belgique, 1990, OCLC 902446696.
- (EN) Emanuela Guidoboni e Alberto Comastri, Catalogue of earthquakes and tsunamis in the mediterranean area from the 11th to the 15th century, 2ª ed., Bologna, SGA – Storia Geofisica Ambiente, 2005, ISBN 9788885213104.
- Antonio Fappani (a cura di), Terremoti nel Bresciano, in Enciclopedia bresciana, vol. 18, Brescia, La Voce del Popolo, 2002, OCLC 955149370, SBN BVE0294400.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Archive.org (TXT).
- I terremoti medievali: percorsi di ricerca e prospettive
- Francesca Paola Fascioli e Fulvio Schiavone, Alla ricerca del terremoto del 25 dicembre del 1222 (PDF), su comune.capriano.bs.it. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2016).