Teresa Pàmies, nata Teresa Pàmies i Bertran (Balaguer, 13 marzo 1919 – Granada, 13 marzo 2012), è stata una scrittrice, giornalista e attivista politica spagnola di lingua catalana.[1][2] Esiliata per più di tre decenni, scrisse la sua prima opera, Testament a Praga, (Premio Josp Pla), nell'anno in cui compì 50 anni con l'aiuto di suo padre.[3] Fino all'età di 92 anni, anno in cui morì,[4] mantenne intatto il suo impegno nel "Partito Socialista Unificato di Catalogna" (PSUC) e scrisse una cinquantina di opere.[5].
Tra gli altri libri: Quan érem capitans (1974), Va ploure tot el dia (1974), Gent del meu exili (1975), una biografia in spagnolo di Dolores Ibárruri (Messico, 1975) e Jardí enfonsat (1992). Nel 1984 ricevette il Creu de Sant Jordi dalla Generalitat de Catalunya, nel 2000 la Medaglia d'Oro al merito artistico dal Comune di Barcellona, nel 2001 è stata insignita del Premio d'Onore per la Letteratura Catalana,[6][7] nel 2006 ha ricevuto il Premio Manuel Vázquez Montalbán.[8]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Tomàs Pàmies[9] e di Rosa Bertran, Teresa Pàmies nacque nel 1919 a Balaguer, provincia di Lérida, ed era la maggiore di quattro figli. Ebbe un'infanzia intensa e felice, anche grazie al padre, Tomàs, leader di spicco del combattivo e marxista Bloc Obrer i Camperol (BOC), che le trasmise fin da piccola le sue idee sulla giustizia e la sua visione della vita. All'età di 10 anni, Teresa Pàmies vendeva già la rivista della BOC, La Batalla.[10][11] A 16 anni aveva già tenuto un comizio con Lluís Companys e Frederica Montseny nella Piazza Monumentale di Barcellona. Nel 1937 si unì alla "Gioventù Socialista Unificata di Catalogna" (JSUC), dove svolse un ruolo attivo nella direzione, nella creazione dell'Alleanza Nazionale delle Giovani Donne (1937-1939) e nel bollettino Juliol.
Lo scoppio della guerra civile spagnola non la fermò. Pàmies continuò a partecipare alle manifestazioni, sostenendo il fronte e viaggiando per cercare alleati internazionali a favore della Repubblica. Con la sconfitta repubblicana Pàmies dovette andare in esilio con suo padre in Francia, lasciando i suoi fratelli e la madre a Balaguer. Raccontò: "Non l'avrei mai più rivista".[9]
In esilio dopo la guerra civile
[modifica | modifica wikitesto]L'esperienza dell'abbandono dei feriti all'Hospital de Vallcarca (Barcellona), episodio che raccontò nel suo libro Quan èrem capitans (1974), non l'ha mai abbandonata. Si unì al mezzo milione di persone che fuggirono dalla Catalogna per la Francia, una marcia che nel suo caso passò per Girona e Olot fino a quando, all'età di 19 anni, entrò nel campo profughi di Magnac-Laval, vicino a Limoges, sul suolo francese. Nelle campagne contribuì all'organizzazione di collegi e alla creazione di una scuola fino a quando, con l'aiuto del PSUC, riuscì a fuggire. A Parigi, prima dell'occupazione nazista, fu imprigionata per tre mesi a La Roquette per mancanza di documenti. Una volta liberata, si trasferì a Bordeaux per unirsi ai repubblicani che si recarono nella Repubblica Dominicana di Rafael Leónidas Trujillo (che era stato pagato per questo dal governo della Repubblica in esilio). Si recò poi a Cuba, dove seppe dell'esecuzione del presidente catalano Lluís Companys, e dalla più grande delle Antille si recò in Messico. Si fermò in Messico per otto anni atudiando giornalismo all'Università delle Donne. In seguito si trasferì nella Repubblica Dominicana, a Cuba e infine in Messico, dove si stabilì. Entrò all'Università delle Donne, dove studiò Giornalismo (fino ad allora era sempre stato un'autodidatta).
Nel 1947 riuscì a tornare in Europa: per un anno lavorò alla radio, a Belgrado, nella Jugoslavia di Josip Broz Tito, poi per dodici anni lavorò a Radio Praga, nella Repubblica Socialista Cecoslovacca, dove fu redattrice e annunciatrice di trasmissioni in spagnolo e catalano.[9] Dall'esilio collaborò alle riviste catalane Serra d'Or[12] e Oriflama.[7]
Ritorno in Catalogna
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1971 ritornò in Catalogna dedicandosi alla scrittura. Continuò a collaborare con vari media come il quotidiano Avui, dai suoi inizi nel 1976 fino al 2009, la rivista Presencia e Catalunya Ràdio. Alcuni dei suoi articoli vennero raccolti nei libri Opinions de dona (1983) e La vida amb cançó. Cronache radiofoniche (1999).
Negli ultimi anni della sua vita andò a vivere a Granada.[15] Teresa Pàmies morì il 13 marzo 2012 all'età di 92 anni nella casa di suo figlio a Granada.[4] Fu sepolta al cimitero di Balaguer.
Il 13 marzo 2019 è stato inaugurato l' Anno Teresa Pàmies[16] in occasione del centenario della sua nascita. Diverse le attività programmate dal Dipartimento della Cultura della Generalitat de Catalunya e commissionate da Montse Barderi, quali: conferenze, mostre, riedizioni di alcuni titoli e un simposio.[17]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Si sposò a Praga con Gregorio López Raimundo, segretario generale del "Partido Socialista Unificado de Cataluña" (PSUC). Ebbero un figlio, lo scrittore Sergi Pàmies.[18]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1970 - Testament a Praga (con Tomàs Pàmies)
- 1974 - Quan érem capitans
- 1974 - Va ploure tot el dia
- 1975 - Quan èrem refugiats
- 1975 - Si vas a París papà...
- 1975 - Gent del meu exili
- 1975 - Gent de la vetlla
- 1975 - Dona de pressa
- 1976 - Los que se fueron
- 1976 - Amor clandestí
- 1977 - Aquell vellet senzill i pulcre
- 1979 - Vacances aragoneses
- 1981 - La chivata
- 1981 - Memòria dels morts
- 1982 - Aventura mexicana del noi Pau Rispa
- 1982 - Matins d'Aran
- 1982 - Rosalia no hi era
- 1984 - Busqueu-me a Granada
- 1986 - Segrest amb filipina
- 1987 - Praga (collezione "Las ciudades", Ed. Destino)
- 1989 - Primavera de l'àvia
- 1992 - Jardí enfonsat
- 1993 - Coses de la vida a ritme de bolero
- 1994 - Nadal a Porto
- 1997 - La filla del Gudari
- 1999 - La vida amb cançó: cròniques radiofòniques
- 2005 - Estem en guerra
- 2007 - Ràdio Pirenaica
- 2008 - Inform al difunt
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1970 - Premio Josep Pla.
- 1984 - Creu de Sant Jordi dalla Generalitat di Catalogna.
- 2000 - Medaglia d'Oro al merito artistico dal Comune di Barcellona.
- 2001 - Premio d'Onore per la Letteratura Catalana.
- 2006 - Premio Manuel Vázquez Montalbán.
- 2019 - Si è tenuto il Any Teresa Pàmies, organizzato dall'Institució de les Lletres Catalanes (ILC)[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Teresa Pàmies muere a los 92 años, in El Periódico, 13 marzo 2012. URL consultato il 13 marzo 2012.
- ^ (ES) Mor l'escriptora Teresa Pàmies als 93 anys, in Diari Ara, 13 marzo 2012. URL consultato il 13 marzo 2012.
- ^ (ES) Josep Maria Espinàs, Paraules per a Teresa Pàmies, in El Periódico de Catalunya, 7 novembre 2009. URL consultato il 3 luglio 2018.
- ^ a b (ES) Teresa Pàmies muere a los 92 años, in El Periódico de Catalunya, Barcellona, 13 marzo 2012. URL consultato il 3 luglio 2018.
- ^ (ES) Laia Soldevila, Teresa Pàmies, cent anys de la capitana roja, in Crític, 7 ottobre 2019. URL consultato il 2 aprile 2022.
- ^ (ES) Fallece Teresa Pàmies, in El Mundo, 13 marzo 2012. URL consultato il 13 marzo 2012.
- ^ a b (ES) Isabel Obiols, Teresa Pàmies, premio de las Letras Catalanas, in El País, Barcellona, 1º giugno 2001. URL consultato il 3 luglio 2018.
- ^ (ES) Rosa Cal, Villoro, Alcoverro y Pàmies reciben el premio Vázquez Montalbán, in El Pais, Barcellona, 20 febbraio 2007. URL consultato il 3 luglio 2018.
- ^ a b c (ES) Tomàs Pàmies i Bertran e Teresa Pàmies i Bertran, Testament a Praga, Barcellona, Edicions 62, 2012, ISBN 978-84-9930-530-1.
- ^ (ES) Carles Geli, Teresa Pàmies, la lucha política y el deber literario de la memoria, in EL PAÍS, 14 marzo 2012.
- ^ (ES) Ana Riera, Dones amb empenta, Edicions Robinbook, 2014, pp. 43-48, ISBN 9788494113185.
- ^ (ES) Juan José Navarro Arisa, 'Serra d'Or', la revista que fue 'santuario' cultural, cumple 25 años, in El País, Barcellona, 15 aprile 1984. URL consultato il 3 luglio 2018.
- ^ Centre Cívic Urgell, Història
- ^ Biografia de l'autora a Els ulls de la Pàmies
- ^ (CA) Clara Barbal, Teresa Pàmies: escriure mentre es couen les mongetes, in Directa, 30 marzo 2022. URL consultato il 2 aprile 2022.
- ^ (CA) Any Teresa Pàmies, su cultura.gencat.cat. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ (CA) Laura Serra, Un any per redescobrir la literatura de Teresa Pàmies més enllà de la militància, su Ara.cat, 13 marzo 2019.
- ^ (ES) Teresa Pàmies en escritoras.com, su escritoras.com. URL consultato il 28 novembre 2019.
- ^ (ES) Teresa Pàmies, profeta en su tierra, su La Vanguardia, 28 novembre 2019. URL consultato il 28 novembre 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Teresa Pàmies nella Associazione di scrittori in lingua catalana
- Teresa Pàmies at LletrA, Letteratura catalana online (Open University of Catalonia)