In analisi matematica, il teorema di Kellogg è un teorema di punto fisso che fornisce una condizione di unicità per il punto fisso dato dal teorema di Brouwer (e dal teorema di Schauder, nel caso a dimensione infinita). Il teorema è stato dimostrato nel 1975 da R. B. Kellogg, e pubblicato sulla rivista Proceedings of the AMS.
Il teorema
[modifica | modifica wikitesto]Il teorema di Brouwer garantisce, data una funzione continua definita sul disco chiuso:
l'esistenza di un punto fisso, cioè un tale che .
Il teorema di Kellogg garantisce che, sotto opportune ipotesi, tale punto fisso è anche unico, similmente a quanto accade nel teorema delle contrazioni. Nello specifico stabilisce che se valgono le ipotesi seguenti:
- La funzione è una funzione completamente continua definita sulla chiusura di un sottoinsieme aperto convesso in uno spazio di Banach reale.
- Per ogni in , la derivata non ha autovalore 1.
- Non esistono punti fissi sul bordo. In altre parole, per ogni in .
Allora ha un unico punto fisso nell'interno .
Esiste una seconda versione del teorema:
sia un sottoinsieme aperto, convesso e limitato di uno spazio di Banach reale . Sia un'applicazione continua, compatta e differenziabile secondo Fréchet su . Si supponga che:
- per ogni , 1 non è un autovalore di .
- per ogni , si ha .
Allora ha un unico punto fisso in .
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- L'articolo di Kellog sui Proceeding of the AMS, rivista della American Mathematical Society.
- (EN) H. L. Smith, C. A. Stuart - A uniqueness theorem for fixed points (PDF), su ams.org.
- (EN) Louis A. Talman - A note on Kellogg's uniqueness theorem for fixed points (PDF), su ams.org.