Teodora, anche noto come Teodora, imperatrice di Bisanzio, è un film del 1954, diretto da Riccardo Freda, qui al suo primo film girato a colori.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]L'imperatore Giustiniano I è succube dei patrizi; mentre si aggira in incognito tra la folla di un quartiere povero di Bisanzio incontra la danzatrice Teodora, che si guadagna da vivere con piccoli furti. Giustiniano si innamora della donna e la sposa. Una volta sul trono, Teodora mostrerà straordinarie qualità politiche salvando il trono e ispirando una profonda riforma dello stato.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]In principio i produttori erano orientati a trasporre la storia di Procopio o quella del drammaturgo francese Victorien Sardou. Alla fine si arrivò a un compromesso intrecciando vari episodi dei primi due soggetti giungendo al racconto dell'imperatrice bizantina Teodora, sebbene alterandone la verità storica e snaturando vari personaggi.[1]
Il set del Palazzo Imperiale venne costruito in un edificio di 170 metri di lunghezza nel palazzo delle Corporazioni, all'EUR. Un'area di oltre 7.000 metri quadrati venne utilizzate per l'ambientazione del circo. Qui, inoltre, gli architetti e gli scenografi Antonio Valente e Filiberto Sbardella[2] utilizzarono più di mille metri cubi di marmo, travertino bardiglio e porfido col quale costruirono due ali di gradinate di 8 ordini, lunghe ciascuna 120 metri, e pianificando il terreno con 25.000 metri cubi di terra. Ci si avvalse infine di quasi cinquemila comparse[1].
Differenze con la realtà storica
[modifica | modifica wikitesto]Ispirato alla storia dell'imperatrice dell'Impero bizantino Teodora, il film non ha però quasi fondamento storico. In particolare:
- Nella realtà storica Giustiniano sposa Teodora quando non era ancora imperatore, a differenza che nel film.
- Tutte le scene dell'arresto di Teodora e della gara dei carri tra Giustiniano e Teodora, in seguito alla quale Giustiniano sposa Teodora, sono inventate dagli autori del film, dato che nelle fonti primarie le cose sono andate in modo completamente diverso.
- Nella realtà storica Teodora favoriva gli Azzurri, nel film invece supporta i Verdi.
- Belisario nel film ha la barba e i capelli bianchi; nella realtà storica aveva all'epoca una trentina di anni, per cui non doveva avere aspetto da anziano.
- Tutta la vicenda della cospirazione con cui si conclude il film è in massima parte inventata; permane solo qualche minimo riferimento alla realtà storica: Teodora che afferma che la porpora è il miglior sudario, Belisario che salva il trono di Giustiniano (anche se in circostanze molto differenti).
- Anche Giovanni di Cappadocia nella realtà storica congiura contro Giustiniano, ma lo fa in circostanze completamente diverse.
- L'amante di Teodora, precedente al suo matrimonio con Giustiniano, è un personaggio fittizio.
- Le scene di Giustiniano nella basilica di San Vitale a Ravenna sono, da un punto di vista storico, dubbie.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]«[...] I colori, le sontuosità dei costumi e delle architetture appagano certo l'occhio; fin troppo, che riescono a distrarre l'attenzione degli spettatori dalle vicende sentimentali ed eroiche. Tutta la parte coreografica è spettacolosa, e non c'è economia di nulla, dato anche che le bizantinerie dell'ambiente si prestavano al lusso più sfrenato. Corse, battaglie, fughe nello sfondo maestoso del colonnati del Circo, dei palazzi Imperiali, rendono Io spettacolo avvincente, anche se pletorico e un tantino grottesco per coloro che non si contentano di film di gusto popolare. Gli interpreti non spiccano per eccellenza di interpretazione, ma va tenuto conto che sono come bloccati nel convenzionale.»
Il New York Times dopo la distribuzione del film nelle sale statunitensi scrisse: "Cecil B. DeMille, nostro più importante regista, dovrebbe imparare da Freda".[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Teodora imperatrice riveduta e corretta, articolo di Angelo Nizza, La Stampa, 3 settembre 1953
- ^ La terra è di chi la coltiva, il 900 di Filiberto Sbardella in un progetto espositivo itinerante - Pasquale Biagio Cicirelli - Claudio Gatti - Libro - Youcanprint - | IBS, su www.ibs.it. URL consultato il 7 gennaio 2024.
- ^ Al Vittoria: Teodora di R. Freda
- ^ Freda, un uomo solo con settantadue film, articolo di Mimmo Calopresti, La Stampa, 20 novembre 1998
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Teodora
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teodora
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Teodora, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Teodora, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Teodora, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Teodora, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Teodora, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Teodora, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Teodora, su FilmAffinity.
- (EN) Teodora, su Box Office Mojo, IMDb.com.