Tempio funerario di Amenofi III Kom el-Hettan | |
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Vista aerea del tempio funerario di Amenofi III | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | Tempio funerario |
Epoca | XVIII dinastia egizia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Dimensioni | |
Superficie | 350 000 m² |
Amministrazione | |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
Il tempio funerario di Amenofi III sorgeva nella odierna località di Kom el-Hettan, (in arabo كم الحيطان?) ovvero "La collina dei muri" ed era un tempio funerario situato nella necropoli di Tebe, sulla riva occidentale del Nilo, di fronte a Luxor in Egitto. Fu costruito, per committenza del faraone Amenofi III, da Amenhotep (figlio di Hapu)[1] . Al tempo della sua costruzione, era il più grande dei templi funerari della zona di Tebe, più grande del complesso di Karnak, e copriva un'area di 350 000 m2.
Oggi ne resta molto poco, solo i colossi di Memnone, due massicce statue in pietra alte 18 metri raffiguranti Amenofi che si trovano sull'entrata, tuttora visibili. Venne edificato più vicino al fiume di qualsiasi altro tempio funerario, su terreno agricolo e con fondazioni poco profonde. Per questi motivi si rovinò più velocemente di altri monumenti non resistendo all'usura del tempo e le sue rovine vennero utilizzate già in tempi antichi come fonte di materiale edilizio. Una stele in granito di Amenofi si trova nel tempio di Merenptah, circa 100 metri a nord.
Il sito è stato incluso nella lista World Monuments Watch di siti in pericolo, gestita dalla World Monuments Fund (WMF), nel 1998 e nel 2004, e ricevette fondi da questa organizzazione e dalla American Express.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il tempio era rivolto ad est, verso il Nilo, ed era protetto dai due colossi di Memnone. Due grandi corti e tre enormi piloni in mattoni di fango portavano alla corte solare. Queste aree aperte contenevano altre statue di Amenofi III, almeno una sfinge della regina Tiy (oggi senza testa), statue di sciacalli e statue del re sotto forma di Osiride. Un'ulteriore sfinge col corpo di coccodrillo (anch'essa senza testa) si trova sulla strada che conduce al tempio.
Corte solare
[modifica | modifica wikitesto]La serie di sfingi continua dal terzo pilone alla corte solare. Questa corte era circondata da colonne di papiri in arenaria e da altre statue di Amenofi-Osiride. Queste statue contenevano liste di prigionieri provenienti da terre straniere. Sul lato meridionale dell'entrata si trova un'enorme stele, ri-eretta dopo il ritrovamento, che raffigura il re e la regina Tyi col dio Ptah–Sokar–Osiride, ed altri testi che parlano degli edifici eretti dal re.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enrichetta Leospo, Mario Tosi, Il potere del re il predominio del dio, pag. 59
- ^ World Monuments Fund - Mortuary Temple of Amenhotep III
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrichetta Leospo, Mario Tosi, Il potere del re il predominio del dio, Ananke, ISBN 88-7325-104-8
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Medinet Habu (tempio) (tempio funerario di Ramses III)
- Colossi di Memnone, le due enormi statue presenti in questo complesso
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tempio funerario di Amenofi III
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Hourig Sourouzian, "Beyond Memnon: Buried for more than 3,300 years, remnants of Amenhotep III’s extraordinary mortuary temple at Kom el-Hettan rise from beneath the earth," ICON Magazine, Estate 2004, p.10-17. (PDF), su wmf.org. URL consultato il 21 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316746625 |
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