Tempio di Nebo | |
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Il tempio di Nebo nel 2010. | |
Civiltà | Palmirena |
Utilizzo | Tempio |
Stile | architettura romana |
Epoca | Ultimo quarto del I secolo d.C.[1] |
Localizzazione | |
Stato | Siria |
Governatorato | Homs |
Scavi | |
Date scavi | 1963-1965[2] |
Mappa di localizzazione | |
Il tempio di Nebo (o tempio di Nabo, o Nabu)[2] è un santurario in rovina ubicato nella città di Palmira, in Siria e dedicato alla divinità babilonese Nebo. È considerato tra i più importanti del sito patrimonio dell'umanità di Palmira.[3]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del tempio risale alla seconda metà[3] o all'ultimo quarto del I secolo d.C.;[1] tuttavia le più antiche strutture del santurario, precedenti le architetture giunte fino a noi, risalgono al 23 d.C. e la costruzione dei portici intorno al temenos proseguì durante il II secolo.[3]
Il tempio era dedicato a Nebo, la divinità babilonese degli oracoli,[4] della saggezza e della scrittura, identificato nel pantheon greco-romano con Apollo o Mercurio.[2] È stato osservato che la devozione dei palmireni nei confronti di questo dio orientale testimonia della relativa indipendenza di Palmira dal prevalente modello culturale romano.[4]
Quando, tra la fine del II e l'inizio del III secolo, venne eretta la sezione centrale del Grande colonnato di Palmira, la parte settentrionale del temenos a pianta trapezoidale[3] del tempio di Nebo fu modificata,[1][5] ma il tempio non fu spostato e il viale colonnato gli girò intorno (si ritiene che i commercianti di Palmira potessero temere ripercussioni negative da parte del dio se il santuario fosse stato spostato).[4]
Dell'antico santurario sono sopravvissuti solo pochi resti: il podio su cui il tempio si ergeva, che misura 9 × 20 m; le basi delle colonne che circondavano la struttura principale dell'edificio; alcuni resti della recinzione perimetrale esterna.[1] Il tempio aveva una struttura in pianta tipica dell'architettura orientale:[1] la cella era circondata da un peristilio di 6 × 12 colonne corinzie[3] e dava su un altare a cielo aperto rivolto verso sud; a questo si accedeva, da sud, attraverso un propileo[1] a sei colonne.[3]
Il tempio di Nebo fu oggetto di scavi tra il 1963 e il 1965[2] da parte di una équipe archeologica franco-siriana.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) R. Burns, Monuments of Syria: A Guide, I.B. Tauris, 2009, p. 214, ISBN 978-1-8451-1-947-8. URL consultato il 26 settembre 2015.
- ^ a b c d Siria, collana Guide Verdi Mondo, Touring Club Italiano, 1996, p. 73, ISBN 88-365-0659-3. URL consultato il 26 settembre 2015.
- ^ a b c d e f Palmira, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 settembre 2015.
- ^ a b c (EN) D. Darke, Syria, Bradt, 2006, p. 241, ISBN 9781841621623.
- ^ (EN) Marek Barański, The Great Colonade of Palmyra Reconsidered, in ARAM Periodical, vol. 7, n. 1, ARAM Society for Syro-Mesopotamian Studies, 1995, pp. 37-46, DOI:10.2143/ARAM.7.1.2002216.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) R. Burns, Monuments of Syria: A Guide, I.B. Tauris, 2009, p. 214, ISBN 978-1-8451-1-947-8. URL consultato il 26 settembre 2015.
- (EN) D. Darke, Syria, Bradt, 2006, p. 241, ISBN 9781841621623.
- Siria, collana Guide Verdi Mondo, Touring Club Italiano, 1996, p. 73, ISBN 88-365-0659-3. URL consultato il 26 settembre 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul tempio di Nebo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Palmira, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 settembre 2015.
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