Il Teatro Stabile di Bolzano è, dopo il Piccolo di Milano, il secondo Teatro stabile d'Italia[1] e la principale istituzione teatrale in lingua italiana dell'Alto Adige. Il Teatro Stabile offre i suoi spettacoli nella sede del Teatro Comunale di Bolzano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Teatro Stabile venne costituito nel 1950 con l'obiettivo di riportare e ricostruire l'arte teatrale in seguito agli eventi bellici del secondo conflitto mondiale, nel contesto del quale anche il Teatro Civico fu distrutto, attingendo a iniziative teatrali organizzate sin dal 1947 al Cinema teatro Corso in Corso della Libertà[2]. Durante gli anni ottanta il teatro rischiò la chiusura, ma l'affidamento a Marco Bernardi della direzione artistica, regala all'istituzione grandi successi. Nel 1992 il Teatro Stabile ha ottenuto uno Statuto definitivo che vede il Comune di Bolzano e la Provincia Autonoma di Bolzano come soci fondatori. Nel 1999 la città di Bolzano si è dotata di un nuovo e grande teatro che permette allo Stabile di operare in uno spazio adeguato al proprio pubblico. Gli ultimi dati indicano una quota di spettatori che raggiunge le 120.000 unità a stagione. Dal 2015 alla direzione subentra Walter Zambaldi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia del Teatro stabile di Bolzano Archiviato il 14 gennaio 2012 in Internet Archive.
- ^ Massimo Bertoldi, Gli ambienti di Corso della Libertà per l'intrattenimento e per gli spettacoli di impegno, in Hannes Obermair et al. (a cura di), Lavori in Corso - Die Bozner Freiheitsstraße, Bolzano, La Fabbrica del Tempo, 2020, pp. 163-173, ISBN 978-88-943205-2-7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Massimo Bertoldi (a cura di), Teatro Stabile di Bolzano. 1950–2000: cinquant’anni di cultura e di spettacoli, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2000
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Teatro Stabile di Bolzano, su teatro-bolzano.it.
- Teatro Comunale di Bolzano, su teatrocomunale.bolzano.it.