Teatro Curci | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Barletta |
Indirizzo | Corso Vittorio Emanuele, 71 |
Dati tecnici | |
Tipo | Sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi completi e tre laterali, una platea centrale e un loggione |
Fossa | Presente |
Capienza | 495 (platea 170, palchi/galleria/loggione 325) posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 1868 - 1872 |
Inaugurazione | 1872 |
Architetto | Federico Santacroce |
Proprietario | Comune di Barletta |
Sito ufficiale | |
Il teatro comunale di Barletta, intitolato al compositore Giuseppe Curci, si trova in corso Vittorio Emanuele e costituisce un rilevante contenitore culturale all'interno della città. Esso è situato nel pieno centro cittadino, di fronte al Palazzo di Città offrendo il suo fronte principale a nord in corso Vittorio Emanuele e il retro a sud in via Ospedale dei Pellegrini. Fa parte del complesso anche la galleria del Teatro, posta ad est rispetto alla struttura teatrale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione dell'attuale teatro avviene in seguito al crollo di una parte della struttura dell'antico teatro cittadino, intitolato a san Ferdinando, avvenuta nel 1864. La società proprietaria dell'immobile, non essendo economicamente in grado di gestire un eventuale restauro, chiese l'intervento del comune che lo rilevò, e per il medesimo motivo ne decise l'abbattimento, optando per la costruzione di un nuovo teatro che rispondesse alle esigenze della comunità. L'odierno teatro è stato progettato nel 1866 da tale signor Anaclerio[1]. La direzione dei lavori fu affidata all'architetto Federico Santacroce, capo dell'ufficio tecnico cittadino e nel 1868 ebbero inizio i lavori di ricostruzione ed ampliamento del teatro. L'apparato decorativo fu affidato a Raffaele Affaitati mentre i teloni e l'interno della sala fu interamente affrescato dal pittore barlettano Giovanni Battista Calò. Inizialmente il teatro ebbe la denominazione di "teatro comunale", volendo restituire i meriti della ricostruzione al comune, che si era fatto carico di tutte le spese occorse. Il teatro fu inaugurato il 6 aprile 1872. L'apertura del primo spettacolo vide la presentazione di una sinfonia del compositore e direttore d'orchestra barlettano Giuseppe Curci[2]. La prima rappresentazione fu il Macbeth di Giuseppe Verdi. Giuseppe Curci detenne la direzione artistica del teatro fino alla sua morte, avvenuta il 5 agosto 1877 e in quello stesso anno l'amministrazione comunale decise che fosse data una nuova denominazione al teatro comunale proprio in onore di Giuseppe Curci. Nel 1906 furono restaurati gli stucchi della parte superiore del prospetto principale del teatro e furono completati i busti in terracotta presenti sul fronte[3]. Nel 1960 furono ordinati ingenti lavori di restauro da condurre in seguito al duplice conflitto mondiale e al normale corso del tempo ma alcuni anni dopo, l'insufficienza dei lavori effettuati indusse l'amministrazione comunale a chiudere il teatro per motivi di incolumità pubblica. I lavori di restauro iniziarono di fatto nel 1973, sotto la direzione dell'architetto Mauro Civita, docente presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Il restauro ha visto la restituzione del teatro secondo il metodo del "com'era e dov'era", dunque mantenendo tutte le decorazioni in oro originali e le antiche strutture del palcoscenico. Fu inoltre restaurato il rosone presente nell'intradosso della copertura del teatro, raffigurante il Carro del Sole. Il teatro fu nuovamente inaugurato nel 1977 e all'evento partecipò anche il presidente del Consiglio in carica, l'onorevole Giulio Andreotti durante la gestione della Azienda soggiorno turismo con a capo il presidente Ruggiero Dimiccoli. La struttura fu nuovamente chiusa nel 1988 per ottemperare ai lavori di adeguamento alle norme antincendio, progetto redatto dall'ingegnere Duilio Manlio. Nel 2008 sono stati condotti e portati a termine anche lavori di adeguamento alla climatizzazione dell'intero teatro dagli ingegneri Francesco e Antonio Renzulli.
Oggi il teatro Curci costituisce un notevole contenitore culturale per l'intero bacino provinciale, sede ogni anno di una stagione teatrale che ha visto negli anni rappresentazioni che variano dalla prosa alla concertistica, dalla danza alla commedia e avvicendarsi personaggi di rilievo nel panorama teatrale internazionale.
Dati affluenza
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Teatro ragazzi | Serale | Totale | |||
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spettacoli | spettatori | spettacoli | spettatori | spettacoli | spettatori | |
2005/2006 | 38 | 12.570 | 38 | 14.792 | 76 | 27.362 |
2006/2007 | 30 | 9.878 | 41 | 15.319 | 71 | 25.197 |
2007/2008 | 41 | 12.570 | 38 | 13.732 | 79 | 26.302 |
2008/2009 | 49 | 9.675 | 33 | 11.954 | 82 | 21.629 |
2009/2010 | 26 | 9.123 | 41 | 17.062 | 67 | 26.185 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giuseppe Doronzo, I borghi antichi di Barletta, Volume 3, Barletta, CRSEC, 2005
- ^ trattasi dell'opera L'Italia redenta.
- ^ I busti inizialmente erano quattro. Ne fu in seguito aggiunto un quinto. I cinque busti sono presenti su ognuna delle cinque finestre del fronte principale del teatro e raffigurano Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi e Mercadante
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Doronzo, I borghi antichi di Barletta, Volume 3, Barletta, CRSEC, 2005
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teatro Curci
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2021).