Susanna Egri, nata Susanna Egri Erbstein, (Budapest, 18 febbraio 1926[1]) è una ballerina e coreografa ungherese naturalizzata italiana.
Nell'ambito della coreografia italiana contemporanea rappresenta una delle forze più vive e originali per il carattere composito dello stile e delle tematiche, che spaziano dal balletto neoclassico all'espressionismo mitteleuropeo e al folklore.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia del celebre sportivo Ernő Erbstein, direttore tecnico del Grande Torino, scomparso nella tragedia di Superga[2][3] e di Jolanda Hunterer[4], cresce in Italia al seguito del padre, allenatore di calcio di varie squadre; nel 1938 a seguito delle leggi razziali abbandona l'Italia con il padre[5] e si trasferisce a Budapest, dove inizia i suoi studi sotto la guida di F. Nádasy dell'Opera di Budapest e di S. Berczik.
Si perfeziona in seguito in Francia e in USA con Vera Volkova, Boris Kniaseff, Mary Wigman e Kurt Jooss. Dopo l'esordio a Budapest nel 1946, nel 1947 ritorna in Italia al seguito del padre, ove debutta all'Excelsior di Milano.
Si trasferisce poi a Torino e a novembre 1949 inizia a lavorare per i primi programmi sperimentali della televisione italiana: sarà proprio lei ad esibirsi, il 3 gennaio 1954 nella prima trasmissione ufficiale della Rai, la coreografia da lei stessa creata e interpretata insieme al ballerino statunitense Norman Thompson sulla musica tratta dal film di Charlie Chaplin Luci della ribalta, nel corso del programma di varietà Sette Note[6].
Nel 1953 fonda a Torino la sua scuola di danza insieme alla compagnia "Il Balletti di Susanna Egri" che inaugura una prolifica stagione artistica sia nei teatri che nella nascente radiotelevisione italiana (Le Foyer de la Danse, 1953; Cavalleria Rusticana, 1963). Vicepresidente del Conseil International de la Danse (UNESCO), nel 1999 crea la Fondazione Egri per la Danza ed assume la direzione artistica della Compagnia EgriBiancoDanza, coadiuvata dal coreografo Raphael Bianco.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Le foyer de la danse (1952)
- Istantanee (1953)
- Negro spirituals (1960)
- Jazz play (1961)
- Renard (1962)
- Cavalleria rusticana (1963) - Prix Italia 1963
- Vita di Bohème (1964)
- Parabole evangeliche (1965)
- Partita (1970)
- Hanystók (1977)
- Jeux (1979)
- Il noce di Benevento di S. Viganò (1983)
- Al museo dell'Opera (1989)
- Dittico contemporaneo (2001)
- Crown of creation (2004)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Il 26 gennaio 2021 viene nominata cittadina onoraria di Lucca[senza fonte].
Il 2 marzo 2024 le è stato conferito dal Consiglio regionale del Piemonte un premio alla carriera "per aver valorizzato il Piemonte nel mondo, con professionalità e passione, attraverso la cultura della danza, con stima e riconoscenza"[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Da Dizionario della danza e del balletto, su books.google.it.
- ^ Fiera del Libro
I dolci ricordi di Susanna Egri Ultime News, su tuttotoro.com. URL consultato il 25 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013). - ^ la signora della danza. - la Repubblica.it
- ^ Giovanni A. Cerutti, La svastica allo stadio, in Anarchica, 2018, p. 20.
- ^ Giovanni A. Cerutti, La svastica allo stadio, in Anarchica, 2018, p. 22.
- ^ La Stampa - La donna che accese la tv con un passo di danza
- ^ Riconoscimento del Consiglio regionale a Susanna Egri, su cr.piemonte.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittoria Doglio, Elisa Vaccarino, L'Italia in ballo, Roma, Di Giacomo, 1993, pp. 109-111
- Aa.Vv., Susanna Egri. Mezzo secolo di danza, Torino, Edizioni Centro di studio della danza, 1996
- Alberto Testa, Memorie di un testimone. Torino e la danza, Rieti, Se.Ge.Co.V., 2005
- Elisa Colombo, Susanna Egri, in Id., Il teatro del corpo. 1950-2000 - Viaggio attraverso la danza contemporanea, Catania, Edizioni Akkuaria, 2006, pp. 51-68
- Ambra Senatore, La danza moderna in Italia, in Id., La danza d'autore. Vent'anni di danza contemporanea in Italia, "Tracce di Tersicore", Novara, Utet Libreria, 2007, pp. 22-35
- Silvia Poletti, Il Novecento, in José Sasportes (a cura di), Storia della danza italiana dalle origini ai giorni nostri, Torino, Edt, 2011, pp. 249-306
- Silvio Paolini Merlo (a cura di), Le pioniere della nuova danza italiana. Le autrici, i centri di formazione, le compagnie, "Studi di danza", collana diretta da Alessandro Pontremoli, Milano, ABEditore, 2016, ISBN 978-88-6551-217-3
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Susanna Egri
Controllo di autorità | VIAF (EN) 308240023 · ISNI (EN) 0000 0004 3387 9955 · SBN TO0V427612 · LCCN (EN) no2014051063 · BNF (FR) cb14678034f (data) |
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