Soranus, conosciuto come Sur o Śur ("il Nero"?) oppure come Suri[1] o Śuri ("del luogo nero"? = gli Inferi) in lingua etrusca[2], fu un'antica divinità italica, venerata da varie popolazioni dell'Italia centrale, (Latini, Falisci, Etruschi, Sanniti) e presente anche nella religione romana.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Il centro del suo culto era il Monte Soratte, monte sacro collocato a nord di Roma che si distingue per il fatto di ergersi isolato nel mezzo della campagna, in una zona caratterizzata da profonde cavità carsiche e da fenomeni di vulcanismo secondario; tali fenomeni erano particolarmente associati nell'antichità a divinità infere come Dis Pater, col quale spesso Soranus viene confuso[3]. Altro centro dedicato a questa divinità era l'antica Surina, che secondo gli studiosi coinciderebbe con l'odierna Viterbo.
I sacerdoti di Soranus erano chiamati Hirpi Sorani ("Lupi di Soranus", dalle lingue osco-umbre hirpus = "lupo"). Essi nel corso delle cerimonie, camminavano sui carboni ardenti, reggendo le interiora delle capre sacrificate[4]. I Luperci nella religione romana hanno probabilmente avuto una derivazione da questi sacerdoti.[5]
Come detto, Soranus venne identificato e confuso con Dite, il dio romano del mondo sotterraneo, o con Apollo[6] in questo caso però un sole nero, cioè un dio solare ctonio e infero[7], più che celeste, difatti presumibilmente definito dagli Etruschi con il sinonimo di Tinia Calusna (Giove infero); la sua paredra era la dea Cavatha per gli Etruschi e Feronia per i Falisci, il cui santuario maggiore (Lucus Feroniae) era collocato nei pressi del Monte Soratte[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Archeo Archiviato il 10 dicembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Giovanni Colonna, L'Apollo di Pyrgi, Sur/Suri ("il Nero") e l'Apollo Sourios, in Studi Etruschi, LXXIII, pp. 101-126.
- ^ Servio Mario Onorato' commentario all'Eneide, XI. 785
- ^ Servio Mario Onorato' commentario all'Eneide, XI. 785; Plinio il Vecchio, Naturalis Historia; Silius Italicus, Punica, V. 175; Strabone, Geografia, capitolo V
- ^ Mika Rissanen: The Hirpi Sorani and the Wolf Cults of Central Italy, su academia.edu.
- ^ Virgilio Eneide, XI. 786
- ^ Suri: l'Apollo nero degli Etruschi | EreticaMente, su ereticamente.net. URL consultato il 10 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2014).
- ^ Strabone, Geografia, capitolo V
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Śuri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Myth Index - Soranus, su mythindex.com. URL consultato il 31 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
- Mika Rissanen: The Hirpi Sorani and the Wolf Cults of Central Italy, su academia.edu.
- M. Di Fazio, Gli Hirpi del Soratte, su academia.edu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52157581702933781961 |
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