Le Suore di Misericordia di San Carlo Borromeo, dette di Wez (in francese Sœurs de Saint-Charles Borromée, Filles de l'Eglise), sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.C.B.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1684 Adrien Brézy, parroco di Wez, organizzò una comunità composta da cinque giovani donne (tre delle quali provenienti da Lilla) per provvedere all'educazione delle fanciulle del villaggio: Gilbert de Choiseul du Plessis-Praslin, vescovo di Tournai, approvò la scuola delle cosiddette figlie di San Carlo il 1º marzo 1685.[2]
Alla scuola di Wez fu presto affiancato un pensionato per ospitare le studentesse provenienti da località lontane e nel 1716 le suore aggiunsero alle loro finalità la cura dei disabili mentali.[2]
L'espansione della congregazione fu a lungo impedita dal limite di venti suore fissato per la comunità: tale restrizione fu rimossa nel 1835 e nel 1861 fu possibile aprire la prima filiale; nel 1929 fu aperta anche una missione in India.[2]
La Santa Sede approvò la congregazione l'8 settembre 1982.[2]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le religiose si dedicano all'istruzione della gioventù, alla cura dei disabili e all'apostolato missionario.
Sono presenti in Europa (Belgio, Italia, Polonia), nelle Americhe (Argentina, Messico), in India e in Tanzania;[3] la sede generalizia è a Brunehaut.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 554 religiose in 81 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.