Le Suore Armene dell'Immacolata Concezione sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.A.I.C.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione fu fondata il 5 giugno 1847 a Costantinopoli da Antonio Hassun, futuro patriarca degli armeno-cattolici, e da Serpuhi Hagiantonian. La prima professione dei voti ebbe luogo il 9 dicembre 1847.[2]
Molte suore perirono durante il genocidio armeno (1915-1921) e l'unico convento che non venne distrutto fu la casa-madre di Costantinopoli. Per risollevare le sorti della congregazione, nel 1921 papa Pio XI decise di ospitare 400 orfane armene nella sua residenza di Castelgandolfo e chiamò le suore per la loro cura; la casa-madre fu trasferita a Roma nel 1923.[2]
Nel 1925 la congregazione per le Chiese orientali unì all'istituto le religiose superstiti delle comunità armene di Trebisonda, di Marash e di Ankara. Le costituzioni furono approvate da Pio XI l'11 giugno 1932.[2]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le suore si dedicano all'apostolato presso le comunità armeno-cattoliche.[3]
Sono presenti in Armenia, Egitto, Francia, Georgia, Giordania, Iran, Iraq, Italia, Libano, Siria, Stati Uniti d'America;[3] la sede generalizia è a Roma.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 78 religiose in 23 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il sito web ufficiale delle Suore Armene dell'Immacolata Concezione, su suorearmene.org. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2019).
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