Subterraneans | |
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Artista | David Bowie |
Autore/i | David Bowie |
Genere | Musica d'ambiente Musica elettronica |
Edito da | RCA Records |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Low |
Data | 1977 |
Durata | 5 min : 39 s |
Subterraneans è un brano musicale principalmente strumentale di David Bowie, traccia conclusiva dell'album Low del 1977.
Come il precedente Weeping Wall, anche Subterraneans è un brano d'atmosfera tetra che vuole descrivere l'angoscia degli abitanti di Berlino est durante la Guerra fredda. Secondo Bowie, le persone "imprigionate a Berlino est dopo la separazione", sono rappresentate dal debole suono di sassofoni jazz rappresentanti la memoria di ciò che era.[1]
Il brano
[modifica | modifica wikitesto]Al termine delle sessioni per l'album Station to Station nel novembre 1975 ai Cherokee Studios di Los Angeles, David Bowie incise Subterraneans nel dicembre '75 utilizzando gli stessi studi.[2] In seguito la traccia venne rielaborata da Brian Eno che effettuò alcune sovraincisioni su di esso.
Le note interne all'album indicano tali "Peter & Paul" come esecutori nel brano di sintetizzatore ARP e piano aggiuntivi. I misteriosi "Peter & Paul" menzionati sarebbero Peter Robinson, che suonò il piano Fender Rhodes, e Paul Buckmaster che suonò l'ARP Odyssey.[3] Peter Robinson e Paul Buckmaster lavorarono con Bowie ai Cherokee Studios alla fine del 1975 sull'abortita colonna sonora per il film L'uomo che cadde sulla Terra.
Alla fine Subterraneans fu la traccia che subì i più pesanti rimaneggiamenti su Low, con la parte di sax suonata da David Bowie, diversi strati di sintetizzatore e strumenti suonati al rovescio da Brian Eno, fino all'inintelligibile parte cantata nei novanta secondi finali del brano. I paesaggi sonori contengono una qualità cinematografica che evoca le atmosfere dell'album In a Silent Way di Miles Davis.[2]
Testo
[modifica | modifica wikitesto]Le poche parole pronunciate nel pezzo, sono tra i testi più oscuri ed inaccessibili tra quelli composti da Bowie. Bowie raccontò[4] che durante le sessioni in studio per Low egli era "incredibilmente annoiato" dai convenzionali testi rock and roll, quindi per Subterraneans volle utilizzare la tecnica del "cut-up" da lui già impiegata in passato.
Secondo quanto riportato nelle note interne dell'edizione 1999 della Virgin Records di Low, il testo è il seguente:
- Share bride failing star
- care-line
- care-line
- care-line
- care-line riding me
- Shirley, Shirley, Shirley, own
- Share bride failing star
Esecuzioni dal vivo
[modifica | modifica wikitesto]- Il brano è stato utilizzato come introduzione durante i concerti di Bowie dell'Outside Tour nel 1995. Si trattava di una versione differente rispetto a quella inclusa nell'album Low, sia come testo che come musica essendo mischiata con la canzone Scary Monsters (che seguiva Subterraneans in scaletta). Questa versione veniva eseguita insieme ai Nine Inch Nails.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- David Bowie: Voce, sassofono, chitarra elettrica al rovescio, sintetizzatore ARP, Chamberlin
- Paul Buckmaster: Sintetizzatore ARP Odyssey[3]
- Peter Robinson: Pianoforte elettrico Fender Rhodes al rovescio[3]
- Brian Eno: Sintetizzatore ARP 2600,[2] pianoforte
- Carlos Alomar: Chitarra elettrica al rovescio[2]
- George Murray: Basso al rovescio[2]
- Tony Visconti: Produzione
Cover
[modifica | modifica wikitesto]- Philip Glass - Symphony No. 1 Low (1992)
- Nine Inch Nails - Dal vivo (con David Bowie) (1995)
- Dylan Howe - Versione jazz nell'album Subterranean - New Designs on Bowie's Berlin (2014)
- La band post-punk Disappears dal vivo (2014)
- Alva Noto con Martin Lee Gore e William Basinski nell'EP Subterraneans (2023)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Griffin, R. Low. Bowie Golden Years, gennaio, 2005 Archiviato il 19 gennaio 2009 in Internet Archive.
- ^ a b c d e Thomas Jerome Seabrook (2008). Bowie in Berlin: A New Career in a New Town: pp.131-132
- ^ a b c Mojo. 60 Years of Bowie.
- ^ Low "Low, The Alienation: A lyrical interpretation by Jonathan Greatorex (15-Apr-2000), su teenagewildlife.com. URL consultato il 9 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Subterraneans, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.