La strada della Birmania fu costruita dai britannici e dagli statunitensi nel corso della II guerra mondiale, e serviva a garantire rifornimenti tra la Birmania e la Cina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I terminali erano a Kunming, nello Yunnan, in Cina, e a Lashio in Birmania. Quando fu costruita, quest'ultima era colonia britannica.
La strada era lunga 1154 km[1]. Il tratto tra Kunming e il confine birmano fu costruito da 200.000 lavoratori cinesi durante la seconda guerra sino-giapponese nel 1937, e fu completato nel 1938. Nella costruzione furono anche utilizzati degli autocarri di marca Studebaker, la serie M.
La “strada della Birmania” ebbe un ruolo nella seconda guerra mondiale, quando l'impero britannico la usò per trasportare materiale bellico in Cina. Il materiale era scaricato a Rangoon per poi caricato sui treni fino a Lashio, dove la strada iniziava di nuovo, questa volta in Birmania.
Dopo l'invasione della Birmania da parte dell'impero giapponese, gli Alleati furono obbligati a rifornire Chiang Kai-shek tramite trasporto aereo che sorvolava l'Himalaya. Successivamente una parte della Birmania fu riconquistata da parte degli Alleati, e fu costruita una nuova strada, la Strada di Ledo. Il primo autocarro raggiunse la frontiera cinese percorrendo quest'ultima il 28 gennaio 1945[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Strada di Birmania - Britannica Online Encyclopedia
- ^ Winston Churchill, The Second World War, vol. VI, cap. 11
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jon Latimer, John Murray, Burma: The Forgotten War, (2004). ISBN 0-7195-6576-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su strada di Birmania
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Foto della strada di Birmania, su ledoroad.home.comcast.net. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2008).
- La strada di Birmania riaperta, su uk.youtube.com.
- La "ghost road", la strada fantasma. Di Road Mark Jenkins, Outside Magazine, ottobre 2003, su outside.away.com. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2009).
- La strada della Birmania su "National Geographic", novembre 2003, su ngm.nationalgeographic.com. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2008).
- Dalla Cina all'europa attraverso la strada della Birmania, David Fullbrook, Asia Times, 23 settembre 2004, su atimes.com. URL consultato il 23 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2009).
- La strada della Birmania su "Los Angeles Times", 30 dicembre 2008, su latimes.com.
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