Stenoderma rufum | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Famiglia | Phyllostomidae |
Sottofamiglia | Stenodermatinae |
Genere | Stenoderma E.Geoffroy, 1818 |
Specie | S.rufum |
Nomenclatura binomiale | |
Stenoderma rufum Desmarest, 1820 | |
Sinonimi | |
Histiops | |
Areale | |
S.r.darioi
S.r.rufum |
Stenoderma rufum (Desmarest, 1820) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Stenoderma (E.Geoffroy, 1818), diffuso nelle Antille.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 60 e 73 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 46,2 e 51 mm, la lunghezza del piede tra 12 e 15 mm e la lunghezza delle orecchie tra 16 e 19 mm.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio presenta un rostro corto e una scatola cranica a cupola. La regione nasale è affossata tra le creste sopra-orbitali elevate. La cresta sagittale è ben sviluppata. Sono presenti due fori palatali vicino alle radici degli incisivi superiori, i quali hanno una corona alta e delicata. I denti masticatori sono privi della caratteristica disposizione a W delle cuspidi, comune alla maggior parte dei Microchirotteri.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
Totale: 32 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga. Le parti dorsali sono brunastre, più rossastre nella sottospecie S.r.rufum, mentre le parti ventrali sono grigie. Una macchia bianca a forma di mezzaluna è presente su ogni lato della testa sotto l'orecchio. Un'altra piccola macchia biancastra è inoltre presente su ogni spalla. Sotto di essa, nei maschi, è presente una ghiandola che produce una sostanza dal forte odore di muschio. Gli occhi sono grandi. Le orecchie variano dal marrone chiaro al marrone scure, sono ben separate tra loro e sono prive di peli. La foglia nasale è ben sviluppata, eretta e lanceolata. Le membrane alari variano dal marrone scuro al nero. Circa i due quinti dell'avambraccio sono densamente ricoperti di peli. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana cosparsa di pochi peli lungo la parte interna degli arti inferiori. Il cariotipo è 2n=30 (Femmine) 31 (Maschi) FN=56.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia solitariamente tra le foglie della copertura forestale. Cambia frequentemente i siti di riposo sebbene più volte frequenti lo stesso luogo. Ha un raggio d'azione ridotto a circa 2,5 ettari di media.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di frutti di alberi del genere Tabebuia, del Bakula e di Coccothrinax.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide sono state catturate in gennaio, marzo, giugno, luglio e agosto, mentre altre in allattamante sono state osservate nei mesi di marzo, maggio, giugno e luglio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa a Porto Rico e nelle Isole Vergini Americane.
Vive nella vegetazione arborescente secca.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 3 sottospecie:
- S.r.rufum: Isole Vergini Americane: Saint John, Saint Thomas;
- S.r.anthonyi † (Choate & Birney, 1968): Resti fossili recenti ritrovati in alcune grotte della parte centrale di Porto Rico;
- S.r.darioi (Hall & Tamsitt, 1968): Porto Rico.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato che è in atto una diminuzione della popolazione e l'areale limitato, classifica S.rufum come specie vulnerabile (VU).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Rodriguez, A. & Dávalos, L. 2011, Stenoderma rufum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Stenoderma rufum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Genoways & Baker, 1972.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hugh H.Genoways & Robert J.Baker, Stenoderma rufum (PDF), in Mammalian Species, n. 18, 1972.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stenoderma rufum
- Wikispecies contiene informazioni su Stenoderma rufum
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007534180305171 |
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