La stele di Crecchio (sigla CH1) è una stele in arenaria del V secolo a.C. recante un'iscrizione in più righe scritta in lingua picena coi caratteri dell'alfabeto piceno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stele è stata rinvenuta nell'ottobre 1846 [1] in contrada Santa Maria Cardetola, località del comune di Crecchio, provincia di Chieti[2]: la stele è attualmente conservata presso il Museo archeologico nazionale di Napoli[3].
Iscrizione
[modifica | modifica wikitesto]La stele è scritta in lingua picena, una lingua osco-umbra appartenente alla famiglia delle lingue italiche, lingua parlata nel I millennio a.C. nell'area abitata dall'antico popolo italico dei Piceni.
La trascrizione dai caratteri dell'alfabeto piceno ai caratteri latini dell'iscrizione incisa sulla stele è la seguente[3]:
deiktam h[lpas] pimoftorim esmenadstaeoms upeke[--]orom iorkes iepeten esmen ekúsim raeliom rufrasim poioúeta iokipedu pdufem ok[r]ikam enet bie múreis maroúm -elíúm uelaimes staties qora kduíú
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Adunanza dell'11 febbraio 1848, Bullettino dell'Istituto di corrispondenza archeologica per l'anno 1848. n. IV, aprile 1848, pag. 53
- ^ Crecchio, riportati alla luce i resti di un’antica necropoli (foto)
- ^ a b Lingua e scrittura