Lucerna stazione ferroviaria | |
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(DE) Luzern | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Località | Lucerna |
Coordinate | 47°03′00.61″N 8°18′36.58″E |
Altitudine | 436 m s.l.m. |
Linee | ferrovia del Brünig, ferrovia Berna-Lucerna, ferrovia Lucerna-Immensee, ferrovia Olten-Lucerna e ferrovia Zugo-Lucerna |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1859 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, di testa, di diramazione |
Binari | 14 |
Operatori | Ferrovie Federali Svizzere |
La stazione di Lucerna (in tedesco Luzern) è la principale stazione ferroviaria a servizio dell'omonima città svizzera. Si tratta di uno dei principali snodi del sistema ferroviario elvetico essendo capolinea delle linee ferroviarie a scartamento ordinario per Berna, per Immensee, per Olten e per Zugo. È inoltre capolinea della ferrovia a scartamento ridotto del Brünig, gestita dalla Zentralbahn (ZB).
Lo scalo, come per tutte le ferrovie a scartamento ordinario, è gestito dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Lucerna fu raggiunta dalla ferrovia proveniente da Olten e costruita dalla Schweizerische Centralbahn (SCB). La prima stazione fu aperta al servizio pubblico il 1º giugno 1859[1][2]. Era già posizionata in riva al lago dei Quattro Cantoni, ma aveva un orientamento nordest-sudovest in quanto la ferrovia percorreva il fianco della Pilatusstrasse[3]. Il fabbricato viaggiatori della stazione originaria era un edificio in legno progettato da Rudolf Ludwig Maring, già progettista responsabile della ferrovia proveniente da Olten[4].
Nel 1864 fu aperta la ferrovia proveniente da Zugo, che consentì a Lucerna di avere collegamenti diretti con Zurigo. Nei piani originari della società che stava costruendo la ferrovia, la Schweizerische Ostwestbahn, la stazione capolinea sarebbe stata separata da quella della SCB e posizionata a nordest di Lucerna. La Ostwestbahn fallì prima di completare la linea che fu rilevata dalla Zürich-Zug-Luzern-Bahn (ZZL) del gruppo Schweizerische Nordostbahn (NOB). Quest'ultima società cambiò i piani e optò per utilizzare la stazione già esistente, innestando la nuova ferrovia sulla linea Olten-Lucerna all'altezza della località Fluhmühle[1].
Nel 1875 fu completato il tratto tra Langnau e Fluhmühle della ferrovia proveniente da Berna. Otto anni dopo fu inaugurata la Seetalbahn che collegava Emmenbrücke, sulla ferrovia Lucerna-Olten, a Lenzburg, sulla linea Zurigo-Olten[1].
Tra il 1886 e il 1889 Lucerna fu collegata anche da altre due ferrovie: la prima proveniente da Kriens gestita dalla KLB, una società ad hoc, e l'altra proveniente da Brienz della Brünigbahn. Entrambe inizialmente avevano due capolinea separati: la prima nei pressi di Pilatusstrasse, la seconda a sud della stazione della SCB[2][3].
La progettazione della ferrovia del Gottardo stravolse l'area della stazione che fu razionalizzata. La Gotthardbahn avrebbe costruito una ferrovia proveniente da Immensee che avrebbe attraversato la riva settentrionale del lago dei Quattro cantoni, pertanto chiese all'amministrazione comunale di Lucerna di costruire un nuovo scalo a Verkehrshaus, nei pressi dell'attuale museo svizzero dei trasporti. Tuttavia l'amministrazione cittadina chiese di mantenere uno scalo unico per le ferrovie a scartamento ordinario e la Gotthardbahn progettò un ponte in ferro che avrebbe scavalcato il lago e collegato Meggen alla stazione della SCB, che sarebbe divenuta passante. L'idea fu respinta in quanto avrebbe rovinato il paesaggio del lago per cui si optò per una soluzione più radicale: la ferrovia della Gotthardbahn si sarebbe innestata alle altre linee all'altezza di Gütsch e l'impresa ferroviaria si impegnò a costruire una linea a doppio binario tra questa località e la stazione. Il nuovo tronco di linea sostituì quello vecchio, a binario semplice, con due tunnel: uno sostituì il precedente tunnel del Gütsch, mentre l'altro consentì di aggirare a meridione il quartiere di Neustadt. In questo modo, si eliminarono sia tutti i passaggi a livello presenti sul vecchio tracciato sia il transito dei treni presso Pilatusstrasse[1].
La nuova stazione fu progettata da Hans Wilhelm Auer e fu inaugurata nel 1896. L'orientamento divenne nord-sud, eliminando la stazione autonoma del Brünig in quanto il capolinea della ferrovia a scartamento ridotto fu spostato al nuovo scalo. L'intera struttura in pietra e muratura fu sovrastata da una cupola, alta 40 m. Nel 1907, sul portale d'ingresso fu innalzata una statua in bronzo ad opera dello scultore Richard Kissling: la figura centrale intende rappresentare Louis Favre, progettista della ferrovia del Gottardo, mentre quelle ai lati rappresentano gli operai che contribuirono a costruire la strada ferrata[1][5].
Nel 1897, la KLB e la Brünigbahn collaborarono per costruire una nuova tratta ferroviaria a doppio scartamento e quattro rotaie che collegò Eichwald, sulla linea per Kriens, alla stazione di Lucerna, unificando tutte le ferrovie presso un unico impianto[6]. Nel 1900, terminò il servizio passeggeri sulla KLB, nel frattempo assorbita in parte dalla rete tranviaria urbana di Lucerna, per cui rimase solo il servizio di trasporto merci che fu soppresso nel 2009[7].
Nel 1902, le FFS assunsero la gestione della ferrovie della SCB, della NOB e la linea Berna-Langnau-Lucerna, che nel frattempo era stata rilevata dalla Compagnia del Giura-Sempione. Sette anni dopo, anche le ferrovie della Gotthardbahn passarono alle FFS.
Nel 1922, le FFS assunsero la gestione della Seetalbahn. Iniziò anche l'elettrificazione delle ferrovie provenienti da Immensee e da Zug[8].
Al mattino del 5 febbraio 1971 un incendio divampò su gran parte del fabbricato viaggiatori di Auer distruggendo la cupola. Furono costruite delle strutture provvisorie e una commissione, composta dalle FFS, le Poste, l'amministrazione cittadina e quella cantonale, fu incaricata di riprogettare la nuova stazione. Le FFS intendevano approfittare della situazione per adeguare le strutture alle normative internazionali, mentre le amministrazioni pubbliche chiesero che si mantenesse il portale originario. Il progetto fu assegnato allo studio di architettura "Aumann und Baumann" presso il quale lavorava l'architetto Santiago Calatrava[1].
L'edificio fu ricostruito con linee semplici e moderne, mentre la sua altezza fu limitata, rispettando quelle delle costruzioni circostanti. Il fronte d'ingresso fu arretrato rispetto a quello originale e nel piazzale antistante fu mantenuto il portale con la statua di Kissling[9]. Si decise di spostare a sudest il deposito della ferrovia del Brünig i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1980. Nel 1985 iniziarono i lavori di costruzione del nuovo fabbricato viaggiatori, mentre nello stesso anno risulta aperto il nuovo edificio delle Poste. Tre anni dopo entrarono in funzione i nuovi apparati centrali[10].
La nuova struttura fu inaugurata solennemente il 5 febbraio 1991 alle 9,03: esattamente vent'anni prima del crollo della cupola[11].
Dieci anni dopo, le Poste trasferirono la propria sede e il centro smistamento a Kriens[9]. L'edificio fu acquistato dall'amministrazione cantonale[12] e nel 2011 divenne sede dell'Università di Lucerna e della Pädagogische Hochschule Zentralschweiz (PHZ), poi Pädagogische Hochschule Luzern[13].
Nel novembre 2012 fu aperto il nuovo tratto sotterraneo urbano della ferrovia del Brünig[14].
La stazione fu chiusa fra il 17 e il 18 novembre 2018 per la sostituzione di alcuni scambi a seguito di alcuni incidenti accaduti nell'anno precedente[15], tra cui anche il deragliamento dell'Eurocity 158 di Trenitalia avvenuto il 22 marzo 2017[16]. Il deragliamento fermò anche il servizio sulla linea a scartamento ridotto del Brünig, perché la rete della ZB condivideva l'alimentazione della sua linea di contatto aerea con la rete elettrica delle FFS. Di conseguenza, si decise di separare le due reti di alimentazione e i lavori furono completati nel novembre 2020[17].
Strutture ed impianti
[modifica | modifica wikitesto]Il fabbricato viaggiatori è una costruzione a tre livelli di cui due fuori terra e uno interrato. Il piano binari è posto al pianterreno, mentre al primo piano è posizionata l'area ristorazione. Il piano interrato è riservato al centro commerciale e consente anche di collegare il piazzale binari agli stalli di sosta della rete autofiloviaria di Lucerna e delle autolinee extraurbane senza costringere i viaggiatori ad attraversare a raso la Bahnhofplatz.
L'edificio fu progettato dallo studio "Aumann und Baumann" e l'atrio fu idea di Santiago Calatrava. La facciata, orientata a nord, è in vetrocemento, così come il tetto, in modo da permettere l'illuminazione naturale del piazzale binari[18].
Il piazzale è composto da sedici binari di cui quattordici dotati di banchina e quindi utilizzati per il servizio viaggiatori. Il primo e il secondo binario si trovano presso l'ala ovest, mentre il quindicesimo e il sedicesimo si trovano su quella est; gli altri dodici sono allineati al fronte d'ingresso del fabbricato viaggiatori. Le banchine dei binari sono collegate tra loro anche da un sottopassaggio che unisce Habsburgerstrasse all'ex stazione di smistamento postale.
Data la compresenza di linee a scartamento ordinario e ridotto, i binari 13÷16 sono a scartamento metrico, mentre il fascio 10÷12 è caratterizzato da binari a doppio scartamento a tre rotaie.
Annessi alla stazione ci sono i due depositi locomotive: a sudest quello della ZB, composto da venticinque binari a scartamento metrico, mentre a sud è presente quello delle FFS, anch'esso composto da dodici binari, di cui sei coperti, da una piattaforma girevole e da un impianto di lavaggio del materiale rotabile.
Nell'area di Rösslimatt, negli anni Ottanta, è stata costruito un fascio di quattordici binari, a scartamento ordinario, a servizio del raccordo fra la stazione e l'imbarcardero di Alpenquai.
Movimento
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La stazione di Lucerna è il cuore della rete celere cittadina in quanto è capolinea della maggior parte delle linee suburbane, comprendenti sia le linee a scartamento ordinario delle FFS sia quelle della ZB. Alcune linee sono esercite dalla BLS e dalla Schweizerische Südostbahn (SOB).
L'impianto è altresì servito da diverse linee a lunga percorrenza come gli InterRegio e gli Intercity delle FFS e della SOB e gli Eurocity espletati dalle FFS in collaborazione con Trenitalia e la Deutsche Bahn (DB). La stazione permette di collegare Lucerna a Basilea, Francoforte sul Meno, Ginevra, Milano, Locarno, Lugano, San Gallo e Zurigo.
La circolazione sul fascio dei binari a scartamento ordinario è regolata in telecomando dalla stazione di Olten[19].
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La rete celere di Lucerna nel 2021
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Un ABe 130 della ZB in servizio sulla S4
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Un RABe 523 delle FFS in sosta all'ottavo binario
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L'Eurocity 151 Francoforte sul Meno Centrale-Milano Centrale, espletato da un RABe 503, in arrivo alla stazione
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]- Posto di polizia ferroviaria
- Ufficio informazioni turistiche
- Ristoranti
- Supermercati
- Negozi
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Nel piazzale antistante alla stazione sono presenti gli stalli per la sosta delle autofilovie urbane della rete di Lucerna, gestite dalla Verkehrsbetriebe Luzern (VBL), e quelli per la rete delle autolinee extraurbane, gestite dall'AutoPostale Svizzera.
La vicinanza con il lago dei Quattro Cantoni consente l'interscambio anche con le linee di traghetti della Schifffahrtsgesellschaft des Vierwaldstättersees (SGV).
- Fermata filobus (Luzern Bahnhof, linee 1/2/4/6/7/8)
- Fermata vaporetto (Bahnhofquai, linee 1/2/4/5/6)
- Autobus urbani ed extraurbani
- Postazione taxi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Kaeslin & Etterlin (1985).
- ^ a b Martin (1951).
- ^ a b (DE) Zéline Odermatt, Ein Blick zurück: Als es in Luzern zwei Bahnhöfe gab, in Luzerner Zeitung, 10 aprile 2019 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2019).
- ^ Gallati, Niederberger & Stutz (1977).
- ^ Rosshändler (1897).
- ^ Stäuble (1986).
- ^ (DE) Kriens – Luzern Bahn (KLB), su eingestellte-bahnen.ch (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2020).
- ^ (DE) Carl Waldis, Die Elektrifizierung der Gotthardbahn, su gotthardbahn.ch (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2020).
- ^ a b Aebi & Pardini (2018).
- ^ (DE) Ferrovie Federali Svizzere, Phönix aus der Asche: Der neue Bahnhof Luzern, 1990, pp. 30-31.
- ^ (DE) Robert Brookes, Luzerns Bahnhof als Pionier für die Moderne, su swissinfo.ch, 10 agosto 2004 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2020).
- ^ (DE) Canton Lucerna, Bericht des Regierungsrates an die Stimmberechtigten vom 26. September 2006 (PDF), su lu.ch, 26 settembre 2006, p. 9 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2021).
- ^ (DE) Università di Lucerna, Meilensteine Neubau, su unilu.ch (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
- ^ (DE) Baustart für Radweg auf dem Zentralbahn-Trassee in Luzern, in Schweizer Radio und Fernsehen, 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2024).
- ^ (DE) Chiara Zgraggen, SBB ersetzen sieben Weichen: Bahnhof Luzern wird für ein Wochenende komplett gesperrt, in Luzerner Zeitung, 18 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2018).
- ^ Eurocity Milano-Basilea deraglia a Lucerna, 7 feriti, su Ansa.it, 23 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2017). Le foto del treno italiano deragliato a Lucerna, su Il Post, 23 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2017).
- ^ (DE) Der Bahnhof Luzern steht still – für ein ganzes Wochenende, in Schweizer Radio und Fernsehen, 4 novembre 2020.
- ^ Baumann & Felber (1985).
- ^ (DE) Urs Huber, In neuer Betriebszentrale SBB gibts Raum für 120 Mitarbeitende, in Solothurner Zeitung, 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Jonas Aebi, Riccardo Pardini, Luzern. «Ein Zentrum, um das uns viele [...] Städte beneiden.», in Katharina Graf, Niklaus Reichle (a cura di), Hinter den Gleisen. Die Entwicklung der Bahnhofsquartiere in Schweizer Städten, Zurigo, Seismo, 2018, p. 41, ISBN 978-3-03777-193-8.
- (DE) Peter Baumann, Werner Felber, Aufnahmegebäude mit Untergeschoss Bahnhofplatz, in Schweizer Ingenieur und Architekt, vol. 103, n. 24, 1985, pp. 602-606, DOI:10.5169/seals-75821.
- (DE) Kari Gallati, Claus Niederberger, Werner Stutz, Luzerner Chronik: zur Vorgeschichte des heutigen Bahnhofs, in Werk-archithese, n. 2, 1977, pp. 5-17, DOI:10.5169/seals-49420.
- (DE) Willy Kaeslin, Alfred Etterlin, SBB-Bauvorhaben Bahnhofgebiet Luzern, in Schweizer Ingenieur und Architekt, n. 24, 1985, pp. 578-585, DOI:10.5169/seals-75813.
- (DE) Richard Martin, Beiträge zur Stadtgeographie von Luzern. Entwicklung und Wandlung einer Fremdenverkehrsstadt. Tesi di laurea dell'Università di Zurigo, Lucerna, Studer, 1951, pp. 77-78.
- (DE) Josef Rosshändler, Eiserne Kuppel über dem Vestibule des neuen Aufnahmegebäudes im Bahnhof Luzern, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 30, n. 5, 1897, pp. 36-37, DOI:10.5169/seals-82492.
- (DE) Paul Stäuble, 100 Jahre Kriens-Luzern-Bahn 1886-1986, Kriens, Kriens-Luzern-Bahn, 1986.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (MUL) Sito ufficiale, su sbb.ch.
- (EN) Stazione di Lucerna, su Structurae.
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