Iseo stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Iseo |
Coordinate | 45°39′26.1″N 10°02′55.67″E |
Linee | ferrovia Brescia-Iseo-Edolo |
Storia | |
Stato attuale | smantellato |
Attivazione | 1885 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante |
La stazione di Iseo fu la stazione ferroviaria capolinea della Brescia-Iseo, posta a servizio dell'omonimo comune. Fu in funzione dal 1885 al 1907, quando fu sostituita dall'attuale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto fu inaugurato il 21 giugno 1885 e aperto al servizio pubblico il giorno seguente, assieme alla ferrovia proveniente da Brescia e passante da Monterotondo di Passirano[1].
Lo scalo era di testa, in una posizione che non avrebbe consentito alcun proseguimento verso la Val Camonica[2]. Quando la Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT) iniziò la costruzione della ferrovia Iseo-Edolo, decise di far partire la nuova linea da un'altra stazione che entrò in funzione l'8 luglio 1907 assieme al tratto fino a Pisogne[3].
L'originario impianto rimase capolinea per il servizio ferroviario proveniente da Brescia e gestito dalle Ferrovie dello Stato (FS) fino al 13 agosto, quando fu attivato un servizio unico Brescia-Pisogne sempre gestito dalle FS, ma per conto della SNFT[4]. A partire dal 1º novembre, il servizio fu svolto direttamente dalla SNFT[5].
Il 1º novembre 1922, l'imbarcadero, che proseguiva dalla stazione verso il porto Gabriele Rosa, fu spostato più a sud rispetto al deposito locomotive SNFT[6].
Strutture ed impianti
[modifica | modifica wikitesto]Il fabbricato viaggiatori è una costruzione in muratura a pianta rettangolare[7].
Il piazzale era composto da tre binari[8], uno dei quali proseguiva al centro dell'attuale via Repubblica per giungere al primo imbarcadero[9].
La vicina torre dell'acqua è stata impiegata anche successivamente alla chiusura della stazione per provvedere all'alimentazione della colonna idraulica del nuovo impianto[10].
In direzione di Brescia era presente la rimessa locomotive dotata di due binari e di fossa per le ricognizioni[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Orario della nuova linea Brescia Iseo, in La Sentinella Bresciana, 21 giugno 1885, p. 3.
- ^ Zani, Pezzotti, Vitali (1980), p. 129.
- ^ L'apertura dell'esercizio della nuova linea Iseo-Pisogne, in Il Cittadino di Brescia, 9 luglio 1907, p. 3. L’orario sulla Iseo-Pisogne, in La Sentinella Bresciana, 12 luglio 1907, p. 3.
- ^ Sulla Brescia-Pisogne, in La Provincia di Brescia, 13 agosto 1907, p. 3. Da Brescia a Pisogne e Cividate, in La Sentinella Bresciana, 15 agosto 1907, p. 3.
- ^ Importanti notizie ferroviarie, in La Sentinella Bresciana, 27 ottobre 1907, p. 2.
- ^ Bicchierai (1992), p. 11, e Burlotti (2006), p. 305.
- ^ Burlotti (2006), pp. 305-306.
- ^ La Ferrovia Brescia-Iseo, in La Provincia di Brescia, 23 giugno 1885, p. 1.
- ^ Bicchierai (1992), p. 11.
- ^ Burlotti (2006), p. 283.
- ^ Burlotti (2006), p. 306 e pp. 308-309.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Burlotti, Stazioni e fermate della linea ferroviaria Brescia/Iseo/Edolo, in Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006, ISBN 889027140X.
- Mario Bicchierai, Quel treno in Valcamonica - La Brescia-Iseo-Edolo e le sue diramazioni, in Mondo ferroviario, vol. 67, gennaio 1992, pp. 6-73.
- Attilio Alfredo Zani; Giovanni Pezzotti; Giuseppe Vitali, Iseo - storia, urbanistica, arte, Provaglio d'Iseo, La Cartotecnica, 1980.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla vecchia stazione di Iseo