Bosa Marina stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Bosa |
Coordinate | 40°17′24.19″N 8°28′46.53″E |
Altitudine | 3 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Macomer-Bosa |
Storia | |
Stato attuale | attiva per usi turistici |
Attivazione | 1915 |
Soppressione | 1981 |
Riattivazione | 1995 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione ferroviaria terminale in superficie |
Binari | 2 |
La stazione di Bosa Marina è una stazione ferroviaria presente nella frazione di Bosa Marina (comune di Bosa), dal 1995 capolinea della ferrovia per Macomer, utilizzata esclusivamente per i servizi turistici legati al Trenino Verde.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto nacque negli anni dieci del Novecento ad opera delle Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, realizzatore e primo gestore della ferrovia, che in quella stessa epoca aveva realizzato una variante di tracciato nella parte bosana del percorso della linea (aperta nel 1915[1]) che avrebbe raggiunto la frazione balneare del comune, nelle cui vicinanze era posta anche una cava di pietra (separata dai binari dal Temo).
Successivamente lo scalo passò alla gestione delle Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921, continuando la sua attività sino al 14 giugno 1981[2], data in cui la Macomer-Bosa fu chiusa per le cattive condizioni dell'armamento ferroviario, salvo poi riaprire l'anno successivo nella sola porzione tra Macomer e Tresnuraghes, non comprendente la stazione che cessò quindi l'attività.
Nel decennio successivo le Ferrovie della Sardegna (dal 1989 gestore delle linee ex FCS) portarono avanti un progetto di riapertura del tracciato soppresso, sebbene destinato all'utilizzo esclusivo per il servizio turistico aziendale, il Trenino Verde, il tutto con finanziamenti comunitari e dell'ESIT. Tuttavia la condizione del tratto finale del sedime, posto a ridosso della foce del Temo su un terreno soggetto a fenomeni di cedimento[3], fece sì che il tracciato tra Bosa Marina e Bosa non venisse ripristinato trasformando la stazione nel nuovo capolinea della ferrovia. Il 10 maggio 1995[4] si registrò la riapertura della Tresnuraghes-Bosa Marina e della stazione (ristrutturata nell'occasione). L'impianto da allora viene utilizzato per i viaggi turistici del Trenino Verde, effettuati principalmente in periodo estivo, e dal 2010 è gestito dall'ARST.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione nacque con caratteristiche di scalo passante, salvo poi diventare impianto terminale al momento della sua riapertura nel 1995. La configurazione del piazzale ferroviario comprende due binari a scartamento ridotto (950 mm), di cui il primo di corsa ed il secondo di incrocio, a cui si aggiungeva in passato un tronchino[1], ancora in posa ma isolato dalla linea, che serviva il dismesso scalo merci dell'impianto, comprendente anche un piano caricatore attiguo al fabbricato viaggiatori e un magazzino posto nella parte più a nord dell'impianto dotato di un ulteriore piano di carico[1]. Lo stesso tronchino è affiancato anche da un rifornitore idrico a cisterna e conduce alla piattaforma girevole della stazione[1]. Da segnalare inoltre come in passato poco oltre il passaggio a livello sulla via Cristoforo Colombo (non più esistente dopo lo smantellamento del tratto finale di ferrovia) era posto un raccordo (comprendente anche un binario di incrocio[1]) che serviva l'area adibita all'epoca a molo lungo la foce del Temo.
Per quanto riguarda gli edifici la stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori in disuso, con sviluppo su due piani a pianta rettangolare, avente tetto a falde e tre ingressi sul lato binari. Tuttavia dalla riattivazione dell'impianto i treni si attestano all'altezza dell'asse estremo della stazione e della ferrovia, posto poco prima dell'ex passaggio a livello sulla via Colombo dinanzi alla ex casa cantoniera trentadue, ristrutturata e utilizzata in passato come centro di informazioni turistiche ed in seguito per altre attività legate al turismo.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto dal maggio 1995 è utilizzato esclusivamente per le relazioni turistiche del Trenino Verde, effettuate a partire dal 2010 a cura dell'ARST, di cui la stazione è uno degli scali capolinea. Oltre allo svolgimento delle corse effettuate su richiesta dei turisti la stazione è attiva nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno in cui vengono espletate relazioni "a calendario".
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]Nella cantoniera trentadue è ospitato un punto informazioni del Trenino Verde, dinanzi all'edificio è posto anche un bar. Il fabbricato viaggiatori nel periodo in cui fu utilizzato ospitò invece una sala d'attesa per i passeggeri ed una biglietteria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Luigi Prato, Marco Fiori e Salvatore Fiori, La stazione di Bosa Marina, su Lestradeferrate.it. URL consultato il 27 marzo 2016.
- ^ Altara, p. 178.
- ^ Luigi Prato, Marco Fiori e Salvatore Fiori, La ferrovia Macomer-Bosa, in Lestradeferrate.it. URL consultato il 27 marzo 2016.
- ^ Binari per il turismo, in L'Unione Sarda, 9 maggio 1995.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Bosa Marina