Spiderwoman Theater è la più antica compagnia di teatro di donne indigene americane che fonde forme d'arte tradizionali con il teatro occidentale.
Spiderwoman Theater è stato uno dei primi gruppi teatrali femministi nati dal movimento femminista negli anni settanta del Novecento con l'intento di mettere in discussione i ruoli di genere, gli stereotipi culturali e l'oppressione sessuale ed economica.[1] Fondata nel 1976 dalle sorelle Muriel Miguel, Gloria Miguel e Lisa Mayo, è stata la prima compagnia teatrale femminile nativa americana, il cui nome deriva dalla divinità Spiderwoman della mitologia Hopi.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Spiderwoman Theatre è stato fondato nel 1976 dalle sorelle Muriel,[2] di origini Kuna e Rappahannock, nate e cresciute a Brooklyn come la madre e la nonna materna. Durante la loro infanzia e adolescenza il padre, un indiano Kuna, nato nelle isole San Blas vicino a Panama, manteneva la famiglia organizzando balli e spettacoli folklorici a cui prendevano parte attiva tutti i familiari. Una delle sorelle ha dichiarato di ricordare con imbarazzo quelle esibizioni, ritenendole "spettacoli di cliché".[3]
Ognuna di loro successivamente ha seguito una carriera professionaleː Muriel Miguel come coreografa, attrice e drammaturga, fu tra i fondatori del Native American Theater Ensemble a La MaMa, dell'Open Theater di Joseph Chaikin, e negli anni settanta, con le due sorelle, dello Spiderwoman Theater.[1] [4][5]
Gloria Miguel ha studiato recitazione all'Oberlin College, ha lavorato a lungo in televisione e teatro con Spiderwoman e ha svolto attività di insegnante di recitazione presso il distretto orientale della YMCA a Brooklyn.[3] [6]
La terza sorella, Lisa Mayo, scomparsa nel 2013, studiò danza e musica, formandosi come mezzosoprano alla New York School of Music;[3] scrisse e recitò in oltre venti opere teatrali prodotte da The Spiderwoman Theater, partecipando a tournée in Nuova Zelanda, Europa, Australia, Cina, Stati Uniti e Canada. Produsse due esibizioni come solista, The Pause That Refreshes e My Sister Ate Dirt e dal 1998 al 2007 fece parte del Consiglio di Amministrazione di The American Indian Community House.[6]
Scissione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1981 all'interno di Spiderwoman Theater si produsse una scissione, con la fuoriuscita di una parte delle componenti, fra cui la performer Lois Weaver, Peggy Shaw e Deb Margolin che fondarono il gruppo lesbico Split Bratches.[7] Spiderwoman Theater continuò a esistere con il gruppo originario delle tre sorelle e dopo la scissione spostò la sua attenzione sui problemi dei nativi americani, di cui un esempio fu la commedia Sun, Moon and Feather.[5]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della compagnia, Spiderwoman, deriva da una divinità Hopi, dea della creazione e della tessitura, e fa riferimento alla tecnica di lavoro usata dal gruppo, basata su un 'intreccio di storie', fatte di parole e di movimenti, una "tessitura" ordita intorno a temi relativi al genere e all'etnia delle donne.[8]
Il primo lavoro, Women in Violence, venne messo in scena in anteprima alla Washington Square Methodist Church, e poi proposto in diverse città degli Stati Uniti e dell'Europa. Lo spettacolo combinava le storie di violenza vissute dalle attrici, contrastando argomenti seri con farsa e umorismo sessuale, prendendo di mira "un noto leader rivoluzionario nel movimento degli indiani d'America degli anni '70 che non vedeva alcuna discrepanza tra la sua lotta per i diritti dei nativi e la sua stessa brutalità nei confronti delle donne".[9] La scenografia prevedeva un semplice progetto di illuminazione e uno sfondo composto di trapunte dei nativi americani. [10]
Il pezzo si concentrava su storie spirituali e includeva il racconto degli amici d'infanzia di Miguel della storia di Spiderwoman, in cui una dea Hopi insegna alle persone come tessere.
In un teatro a Nancy, in Francia, prima dello spettacolo, le componenti del gruppo si sono rifiutate di usare le scope loro assegnate per pulire lo spazio del teatro; alcune persone si sono risentite per il loro diniego che avrebbe obbligato a svolgere quella mansione a un maschio e si sono radunate per protesta durante lo spettacolo, ma il pubblico ha difeso il gruppo di artiste. Gli organizzatori di una successiva esibizione a Bologna hanno cancellato le date per paura di disordini.[11]
Nella seconda opera teatrale, The Lysistrata Numbah!, portata in scena nel 1977, la storia di Lisistrata di Aristofane viene fusa con le storie delle componenti del gruppo.[5]
Winnetou's Snake Oil Show di Spiderwoman Theater da Wigwam City è una satira del fascino con cui gli europei e in particolare i tedeschi guardano ai nativi americani, una parodia dei personaggi dello scrittore tedesco Karl May, del New Age e di coloro che fingono di essere nativi americani; lo spettacolo, che include un falso seminario di sciamani in cui i bianchi partecipanti, dietro compenso economico, vengono trasformati in indiani per un fine settimana, vuole rappresentare una forma di resistenza e di rivendicazione dell'identità di nativi della compagnia teatrale..[12] [13]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Delle tante commedie di Spiderwoman Theater, le seguenti sono state pubblicate in antologie:
- Sun, Moon, and Feather, in Contemporary Plays by Women of Color: An Anthology, Kathy A. Perkins e Roberta Uno (a cura di), London, Routledge, 1996
- Power Pipes, in Seventh Generation: An Anthology of Native American Plays, Mimi D'Aponte (a cura di), New York, Theater Communications Group, 1998
- Winnetou's snake oil show from Wigwam City, in Playwrights of Color, Meg Swanson e Robin Murray (a cura di), Yarmouth, Intercultural Press, 1999
- Sun, Moon, and Feather, in Stories of Our Way: An Anthology of American Indian Plays, Jaye T. Darby e Hanay Geiogamah (a cura di), UCLA American Indian Studies Center, 2000
- Reverb-ber-ber-rations, in Staging Coyote's Dream: An Anthology of First Nation Drama in inglese, Monique Mojica e Ric Knowles (a cura di), Playwrights Canada Press, 2002
- Winnetou's Snake Oil Show from Wigwam City, in Keepers of the Morning Star: An Anthology of Native Women's Theater, Jaye T. Darby e Stephanie Fitzgerald (a cura di), UCLA American Indian Studies Center: gennaio 2003).
- Winnetous Snake Oil Show from Wigwam City, in Footpaths & Bridges: Voices from the Native American Women Playwrights Archive. Shirley A. Huston Findley e Rebecca Howard (a cura di), University of Michigan Press, 2009
- Trail of the Otter, in Staging Coyote's Dream: An Anthology of First Nation Drama in English, Volume 2,. Monique Mojica e Ric Knowles (a cura di), Playwrights Canada Press, 2009
- Hot 'n' Soft, in Two Spirit Acts: Queer Indigenous Performances, Jean O'Hara (a cura di), Playwrights Canada Press, 2014
Altre opere includono:
- Persistence of Memory, un'opera teatrale sugli aspetti curativi del racconto di storie, sugli stereotipi che circondano le espressioni indigene e le sfide che gli artisti indigeni devono affrontare [14]
- Women in Violence, 1977
- Lysistrata Numbah!, 1977
- La trilogia: My Sister Ate Dirt, Jealousy e Friday Night, 1978
- Cabaret: An Evening of Disgusting Songs and Pukey Images, 1979
- Oh, What a Life, 1980
- The Fittin' Room, 1980
- Material Witness, 2016
- Fear of Oatmeal, 2018[15]
I testi di Women In Violence (1976) e Lysistrata Numbah! (1977) sono stati incluse nella mostra WACK! Art and Feminist Revolution Exhibition, organizzata da Cornelia Butler e presentata al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il 4 marzo-16 luglio 2007.[16]
La fondatrice di Spiderwoman Muriel Miguel è stata protagonista di un breve documentario del Theater Communications Group in una serie sulle compagnie teatrali di persone di colore.[17]
Il Native American Women Playwrights Archive (NAWPA), realizzato nel 1997, comprende documenti promozionali e personali associati a Spiderwoman Theater e una raccolta di manoscritti e oggetti correlati alle donne native americane in teatro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Spiderwoman Theater, su Spiderwoman Theater. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ a b Farris, p. 93.
- ^ a b c (EN) NAWPA: Spiderwoman Theater, su spec.lib.miamioh.edu. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ (EN) Muriel Miguel on Native American Authors, su www.ipl.org, 2023. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ a b c Fliotsos, pp. 288-293.
- ^ a b (EN) Spiderwoman Theater, su spiderwomantheater.org. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ Peterson, pp. 318-319.
- ^ Holderness, p. 56.
- ^ Fliotsos, p. 289.
- ^ (EN) Review: ‘Material Witness’ Explores Violence Against Indigenous Women, in The New York Times, 17 maggio 2016.
- ^ Fliotsos, pp. 289-290.
- ^ (EN) Judy Burns, Jerri Hurlbutt, Secrets: A conversation with Lisa mayo of Spiderwoman Theater, in Women & Performance: a journal of feminist theory, vol. 5, n. 2, 1992, pp. 166-183.
- ^ (EN) Winnetou's Snake Oil Show From Wigwam City, su hemisphericinstitute.org. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ (EN) Shari M. Huhndorf, Mapping the Americas : the transnational politics of contemporary native culture, Ithaca, Cornell University Press, 2016, pp. 105-139, OCLC 962326902.
- ^ (EN) Muriel Miguel and Rosalba Rolón to Receive 2018 Duke Awards, su americantheatre.org. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ (EN) Cornelia H. Butler (a cura di), Wack! : Art and the feminist revolution : exposition présentée à Los Angeles, the Museum of Contemporary Art, du 4 mars au 16 juillet 2007, MIT Press, 2007, OCLC 421897194.
- ^ (EN) Muriel Miguel's #LegacyLeaders Video, su circle.tcg.org. URL consultato l'11 marzo 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Phoebe Farris, Women artists of color : a bio-critical sourcebook to 20th century artists in the Americas, Westport, Greenwood Press, 1999, OCLC 607117768.
- (EN) Anne L. Fliotsos, Wendy Vierow (a cura di), American women stage directors of the twentieth century, Urbana, University of Illinois Press, 2008, OCLC 141386485.
- (EN) Graham Holderness (a cura di), The Politics of Theatre and Drama, New York, St. Martin's Press, 1999.
- (EN) Jane T. Peterson, Suzanne Bennett (a cura di), Women playwrights of diversity : a bio-bibliographical sourcebook, Westport, Greenwood Press, 1997, OCLC 35128075.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su spiderwomantheater.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 140839743 · ISNI (EN) 0000 0001 2222 4994 · ULAN (EN) 500127539 · LCCN (EN) n89104458 · GND (DE) 3049595-7 |
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