Sphaeromeria (Nuttall, 1841) è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Asian-southern African grade) e sottotribù Artemisiinae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva dal greco "sphaira" (= sfera) e "meros" (= una parte) e allude alla disposizione particolare dei capolini di alcune specie di questo genere.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Thomas Nuttall (1786-1859) nella pubblicazione " Transactions of the American Philosophical Society Held at Philadelphia for Promoting useful Knowledge. Philadelphia" ( Trans. Amer. Philos. Soc. ser. 2, 7: 401 (-402)) del 1841.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento. Le specie di questa genere sono erbe perenni oppure subarbusti; possono essere aromatiche. L'indumento consiste in brevi peli medifissi.[5][6][7][8][9][2][3]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. Gli steli per pianta sono da 1 a 5; glabri o da sericei a tomentosi (per peli medifissi), solitamente anche punteggiati di ghiandole. Altezza media: 5 - 60 cm.
Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno (alla base sono rosulate - formano delle rosette); sono picciolate e/o sessili. Le lamine sono intere o pennatosette con pochi lobi con forme da obovate a cuneate o lineari. Le facce sono glabre o più o meno da sericee a tomentose e solitamente punteggiate di ghiandole.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini raccolti più o meno in modo corimboso; in alcuni casi sono solitari o raramente in formazioni panicoliformi, o in gruppi subcapitati. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a obconiche, composto da 12 - 20 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, piatte, con forme obovate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 2 a 3). Il ricettacolo, da piatto a conico e raramente pubescente, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Le brattee al margine sono scariose a volte chiare o scure. Diametro degli involucri: 3 - 5 mm.
Fiori. I fiori, normalmente da 30 a 50 (minimo 2 - massimo 60) per capolino, sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): non sono presenti e sono sostituiti da alcuni (da 4 a 15) fiori femminili tubolosi filiformi con 3 lobi;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [10]
- Corolla: (solo fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata; il colore in genere è giallo (pallido o lucente).
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi e sottili; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che medifissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[11] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Normalmente le antere variano da ottuse (arrotondate) a leggermente appuntite alla base (o anche caudate); in alcune specie le appendici sono triangolari, lineari o ellittiche. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è più o meno echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno delle forme da obovoidi-oblughe a cilindriche con 3 - 5 coste; l'apice in genere è arrotondato oppure ha una corona lacerata con piccole scaglie. Il pericarpo può possedere delle cellule mucillaginifere, mentre le sacche di resina sono assenti.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere sono distribuite in Nord America e Messico.[12]
Sistematica
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Sphaeromeria (insieme alla sottotribù Artemisiinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[2].
Da un punto di vista filogenetico il genere Sphaeromeria occupa, nell'ambito della sottotribù, una posizione più o meno centrale e insieme ai generi Neopallasia, Artemisia, Crossostephium e Picrothamnus fa parte del "Artemisia Group".[2] Alcune checklist presentano le specie di questo genere incluse in Artemisia.[12].
I caratteri distintivi del genere sono:[9]
- i capolini contengono da 30 a 50 fiori;
- i fiori del disco centrale sono ermafroditi;
- gli acheni hanno delle forme da obovoidi-oblughe a cilindriche con 3 - 5 coste.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[9]
In base all'"orologio molecolare" questo genere ha iniziato a divergere tra 3 e 2 milioni di anni fa insieme ai generi Brachanthemum e Kaschgaria.[2]
Elenco delle specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere ha 9 specie:[16]
- Sphaeromeria argentea Nutt.
- Sphaeromeria cana (D.C.Eaton) A.Heller
- Sphaeromeria capitata Nutt.
- Sphaeromeria compacta (H.M.Hall) "A.H.Holmgren, L.M.Shultz & Lowrey"
- Sphaeromeria diversifolia (D.C.Eaton) Rydb.
- Sphaeromeria martirensis (Wiggins) "A.H.Holmgren, L.M.Shultz & Lowrey"
- Sphaeromeria potentilloides (A.Gray) A.Heller
- Sphaeromeria ruthiae "A.H.Holmgren, L.M.Shultz & Lowrey"
- Sphaeromeria simplex (A.Nelson) A.Heller
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d e Oberprieler et al. 2022
- ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
- ^ a b Judd 2007, pag.517
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 644.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. XXX.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 agosto 2024.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 5 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Christoph Oberprieler; Alisha Töpfer; Marco Dorfner; Miriam Stock; Robert Vogt, An updated subtribal classification of Compositae tribe Anthemideae based on extended phylogenetic reconstructions, in Willdenowia, vol. 52, n. 1, 2022, pp. 117-149.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sphaeromeria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sphaeromeria eFloras Database
- Sphaeromeria The Plant List - Checklist Database