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== Bibliografia == |
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* Iyengar, B. (1998). The hair follicle is a specialized UV receptor in human skin? Bio Signals Recep, 7(3), 188-194. |
* Iyengar, B. (1998). The hair follicle is a specialized UV receptor in human skin? Bio Signals Recep, 7(3), 188-194. |
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* Jablonski, N.G. (2006). Skin: a natural history. Berkley, CA: University of |
* Jablonski, N.G. (2006). Skin: a natural history. Berkley, CA: University of California Press. |
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* Pagel, M. & Bodmer, W. (2003). A naked ape would have fewer parasites. Proceedings of the Royal Society of London. (http://www.anthro.utah.edu/~rogers/pubs/Pagel-BL-270-S117.pdf)</cite> |
* Pagel, M. & Bodmer, W. (2003). A naked ape would have fewer parasites. Proceedings of the Royal Society of London. (http://www.anthro.utah.edu/~rogers/pubs/Pagel-BL-270-S117.pdf)</cite> |
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* Rogers, Alan R.; Iltis, David & Wooding, Stephen (2004), “Genetic variation at the MC1R locus and the time since loss of human body hair”, Current Anthropology 45 (1): 105-108. |
* Rogers, Alan R.; Iltis, David & Wooding, Stephen (2004), “Genetic variation at the MC1R locus and the time since loss of human body hair”, Current Anthropology 45 (1): 105-108. |
Versione delle 01:36, 25 gen 2018
I capelli sono le estremità pilifere che crescono sulla cute del cranio umano.
Aspetto
I capelli sono costituiti da proteine solide, come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95%, e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti e oligoelementi. Altra proteina solida è la melanina che conferisce il colore al capello.
La cheratina è composta dagli amminoacidi lisina e cistina, presenti nelle carni bianche e rosse, nel pesce, nel fegato e in alcuni tipi di verdure.
Altre sostanze importanti nella vita del capello sono il ferro, che possiede un ruolo primario nella sintesi dell'emoglobina del sangue per l'ossigenazione dei tessuti; a seguire, zinco, magnesio e infine il rame, che partecipano al processo di formazione della melanina.
Sotto forma di lanugine si formano già nel quarto mese di vita fetale. Crescono a una velocità di circa 0,3 mm al giorno (1 cm al mese, circa Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido.) Il capello è soggetto a un ciclo di crescita della durata di 2-6 anni (ma sono documentati cicli di oltre 10 anni). Alla fine di ciascun ciclo il capello cade e viene sostituito. Il ciclo del capello è costituito dalla successione delle tre fasi:
Anche la lunghezza dei capelli è molto variabile e raramente raggiunge il metro e, insieme alle unghie e alla barba, sono le uniche parti del corpo che crescono continuamente durante il corso della vita.
I follicoli dei capelli contengono enzimi recettori di ormoni androgeni, e altri enzimi responsabili della loro conversione in altri ormoni androgeni a livello del cuoio capelluto:
- Contengono la P450-aromatasi in grado di convertire il testosterone in estrone, quindi da un ormone che causa alopecia in uno che al contrario stimola la crescita dei capelli;
- Contengono anche 5-alfa-reduttasi, in grado di convertire il testosterone in DHT.
La P450-aromatasi prevale nei follicoli occipitali, mentre la 5-alfa-reduttasi in quelli frontali. Rilevanti le differenze fra uomo e donna: la P450-aromatasi nei follicoli frontali è sei volte maggiore nelle donne, mentre la 5-alfa-reduttasi tipo1 e tipo 2 è rispettivamente 3 e 3,5 volte minore (Sawaya, 1997).[1] I recettori degli androgeni contenuti nei follicoli dei capelli delle donne sono approssimativamente il 40% in meno che negli uomini.
Struttura
Il pelo è una struttura a forma di bastoncino che fuoriesce dall'epidermide; per facilitare l'acquisizione della corretta terminologia, verrà trattata inizialmente la sezione longitudinale del pelo e successivamente quella trasversale.
La sezione longitudinale del pelo
Il pelo si distingue in tre parti:
- Il fusto: è la parte esterna del follicolo pilo-sebaceo, ha una forma tubolare più o meno sporgente dalla superficie cutanea. È formata da cheratina ed è flessibile e resistente. La parte terminale viene definita apice e si presenta più sottile.
- la radice: è la continuazione dello stelo all'interno della pelle ed è compresa tra l'ostio follicolare e l'attacco inferiore del muscolo pilo-erettore. La radice è avvolta dal follicolo a eccezione della sua parte superiore, dove tra il pelo e l'epidermide rimane un sottile spazio.
- il bulbo: è la parte iniziale posizionata nella parte più profonda del follicolo. Alla base del bulbo troviamo una zona definita matrice del pelo. Essa è costituita tra tre o più file sovrapposte di cheratinociti che si riproducono velocemente per mitosi. La matrice provvede alla formazione e alla crescita del pelo e della guaina epiteliale interna.
La sezione trasversale del pelo
Sezionando il pelo in orizzontale abbiamo tre zone fondamentali:
- La cuticola: è lo strato esterno del capello ed è costituito da cellule che hanno il compito di proteggere l'interno del capello da possibili danni chimici, fisici e da traumi meccanici.
- La corteccia: è lo strato intermedio del capello ed è anche il più abbondante. Contiene un pigmento, melanina, ed è lo strato su cui agiscono gran parte dei trattamenti chimici. È responsabile delle principali proprietà fisiche del capello, come resistenza ed elasticità.
- Il midollo: è la parte centrale del capello. Negli animali è molto abbondante, rappresenta il 50% della massa del pelo. Nell'uomo, invece, è molto scarso e talora è assente. La sua funzione non è ben nota, probabilmente è legata alla termoregolazione.
Caratteristiche
Forma capelli
I follicoli del capello sono inclinati di circa 75° sul cuoio capelluto. La forma si distingue in tre tipi:
- Ulotrichi: ricci a sezione piatta, tipici dell’etnia africana.
- Lissotrichi: lisci a sezione rotonda, tipici dell’etnia asiatica.
- Cimotrichi: ondulati a sezione ovale, tipici dell’etnia caucasica.
Lo spessore del capello varia in base alle diverse appartenenze etniche, e va da un minimo di 0,06 mm a un massimo di 0,1 mm.
Densità
Sul cuoio capelluto, la quantità di follicoli presenti alla nascita è determinata geneticamente. Il numero dei capelli è in relazione al loro colore: i biondi sono mediamente 150.000, i neri 110.000, i castani 100.000 e i rossi 90.000. La densità dei capelli varia a seconda delle zone del cuoio capelluto ed è mediamente di 150 capelli per cm².
Colore
Il colore dei capelli è dato dalla melanina, sostanza colorata: ne esistono di due tipi: l'eumelanina, scura (capelli neri); e la feomelanina, chiara (capelli rossi o biondi).
Nei capelli biondi i pigmenti di melanina sono presenti nella sola cuticola, mentre nei colori che vanno dal castano al nero sono presenti anche nello strato midollare. Nei capelli rossi i pigmenti di melanina sono sostituiti da pigmenti solubili diffusi.
Nel DNA gli alleli del nero prevalgono sul biondo, che a sua volta domina sul rosso. Nei geni che determinano la forma il carattere lanoso, ricciuto, crespo e ondulato sono dominanti sul tipo liscio.
I capelli diventano bianchi, per la perdita dello scambio enzimatico tra la tirosina e i melanociti, le cellule che producono melanina. Possono anche cambiare improvvisamente colore.
I capelli sono anche ricchi di elementi, che variano a seconda del loro colore: il ferro è più abbondante nei capelli rossi, il magnesio in quelli neri, il piombo nei capelli castano.
Capelli neri
Sono i capelli più diffusi al mondo. Sono presenti anche in Europa, in percentuale relativamente elevata.
Capelli bruni
Esistono diverse accezioni per questa espressione, comunque queste si possono riassumere in 2 filoni principali: Il primo sostiene che l'accezione "bruno" indichi una persona dai capelli tendenti al nero o anche neri. Questa accezione sarebbe suffragata da frasi del tipo: "Le more piacciono più delle bionde" che indicherebbero la dissonanza completa tra i due colori. Contrariamente, la seconda linea di pensiero sostiene che sia un'espressione quasi dialettale, con la quale si indica un colore di capelli che può variare, con diverse tonalità, dal castano scuro al nero (escluso). La differenza è molto sottile ma bisogna tenerla in considerazione, in modo da non rischiare il fraintendimento.
Capelli castano
Si intendono quei capelli il cui colore è compreso tra il bruno e il biondo, simile appunto a quello delle castagne. È tipico delle popolazioni europee.
Capelli rossi
La colorazione rossa dei capelli è legata a un gene recessivo e ha probabilità 1/4 di presentarsi in una coppia di genitori che non hanno i capelli rossi ma hanno entrambi la presenza del gene suddetto. Per una coppia di genitori in cui entrambi hanno i capelli rossi vi è invece la certezza che la prole avrà capelli rossi.
I capelli rossi sono associati anche ad altre caratteristiche corporee, in particolare pelle bianca con spesso presenza di efelidi.
Capelli biondi
Con biondi si intendono i capelli il cui colore tende al giallo (con varie possibili sfumature e gradazioni: dal giallo paglierino al giallo oro carico al biondo scuro tendente al castano). Tipici delle popolazioni nordiche con meno melanina dove il clima è più freddo, generalmente i capelli biondi sono più sottili degli altri capelli.
Capelli bianchi
Il capello, con il passare degli anni tende a diventare di colore bianco (o biondo perla). Questo fenomeno, detto incanutimento o canizie, è un fenomeno naturale, l'età media della sua comparsa è tra i 30 e i 40 anni sia per gli uomini sia per le donne. Le cause principali che influiscono nella crescita dei capelli bianchi di un individuo possono essere genetiche, metaboliche, nutritive e psicologiche.
Il fenomeno della canizie tuttavia può verificarsi in età precoce non dovuto a invecchiamento ma per cause ereditarie. La canizie congenita è invece dovuta al fenomeno dell'albinismo.
Secondo gli studi di Pierre Delbet, il magnesio avrebbe, tra i vari benefici, il rafforzamento e il colore scuro dei capelli, utile quindi per capelli mori e per la canizie. Principalmente, si utilizza cloruro di magnesio, con la dovuta cautela verso gli effetti collaterali del cloro.[senza fonte]
Cura
Per mantenerli belli nel tempo, è preferibile evitare ai capelli stress termici o meccanici e il deposito di elementi che impediscono la traspirazione e la pulizia (polvere, smog, sabbia, ma anche sudore e forfora), o che attivino reazioni ossidanti (raggi ultravioletti). In estate un cappello garantisce una protezione di circa il 60%, che cresce fino al 90% se si utilizzano oli con fattore solare come creme e impacchi con olio di cocco, oppure appositi spray solari contro i raggi UVA e UVB.
È comprovato da numerosi studi del settore[2], che l'esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (sia naturali che “artificiali”, come nel caso delle lampade UV) danneggi i capelli. Ciò implica la necessità di proteggerli, soprattutto in estate, dall'eccessiva esposizione solare. Secondo le ricerche sopra citate, i danni connessi all'esposizione ai raggi UVR sono:
- Una modifica sostanziale della composizione chimica del capello, oggetto di fotoossidazione da parte dei raggi UVA.
- Perdita di proteine dalla cuticola durante l'eccessiva esposizione.
- Una minore resistenza alla trazione e una maggiore predisposizione all'attacco degli alcali e alla formazione dell'acido cistico.
- Uno studio sperimentale[3] ha dimostrato, inoltre, che quando i capelli sottoposti allo stress degli UVR sono trattati con perossido di idrogeno alcalino, la melanina in essi presente viene immediatamente disintegrata, provando tangibilmente il danno provocato dall'esposizione solare.
Per evitare stress meccanici e termici andrebbero lavati con acqua tiepida e risciacquati in acqua fredda per chiuderne le squame e renderli più lisci e lucenti. Durante il lavaggio massaggiare la radice e la pelle con i polpastrelli delle dita senza fregare le unghie e toccando leggermente le lunghezze, evitare pettini e spazzole in plastica per non avere accumulo di elettricità statica, tamponarli sempre con i polpastrelli e l'asciugamano senza sfregarli, non pettinarli appena lavati, pena rottura e doppie punte (pettinarli quindi a secco prima del lavaggio), asciugarli con l'asciugacapelli a velocità e calore intermedi senza diffusore (meglio ancora quando possibile lasciarli asciugare da soli raccolti in una cuffia protettiva), evitare le piastre. Se i capelli vengono a contatto diretto con sostanze acide, con pH da 0 a 7 (aceto, balsamo per capelli) le squame dei suddetti si chiudono, lasciandoli morbidi; se invece vengono a contatto diretto con sostanze alcaline, con pH da 7 a 14 (acqua del mare, candeggina, ecc...) le squame dei suddetti si aprono, facendoli quindi diventare crespi.
Curiosità e simbolismo
- Sono simbolo di virilità (nell'uomo) e di seduzione (nella donna).
- In Cina tagliare i capelli era un disonore, nell'antica Roma i soldati portavano barba e capelli corti per non offrire un punto di presa ai nemici; in Francia avere i capelli lunghi era un privilegio di re e di nobili.[senza fonte]
- L'invincibilità di Sansone era legata alle sue lunghe chiome.
- Friedrich Wilhelm Nietzsche, filosofo tedesco, considerava i capelli "come una leggera trama cui agganciare i propri pensieri spirituali, quasi fossero un filtro di separazione del materiale e dell'istintivo da quello che è spirito e anima".
- Lo sciamano porta i capelli lunghi e sciolti per pregare e, danzando, entrare in contatto con il soprannaturale.
- Gli eremiti li lasciano incolti per testimoniare il loro distacco dal mondo materiale: Monaci orientali e frati cristiani si rasano il capo come atto di sottomissione a Dio.
- Le peot, i lunghi capelli ai lati del volto degli ebrei ortodossi, sono in ossequio a una prescrizione biblica: "Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, e non ti raderai i lati della barba."
- Nei paesi di mare, le mogli dei marinai non si tagliano i capelli finché il marito non è tornato sulla terraferma, pena disgrazia e sventura.
- Nell'antico Egitto, quando un ragazzo guariva da una malattia, la famiglia gli tagliava i capelli e li metteva su di una bilancia, quindi versava il corrispettivo in oro e argento ai custodi degli animali sacri.
- Tagliarsi i capelli è anche un modo di esprimere il lutto.
Iside compì il gesto dopo aver saputo della morte di Osiride.
Crescita
La crescita dei capelli è in media di poco più di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. al mese[4]. Uno dei metodi più accreditati per favorirla consiste nel mettere sul cuoio capelluto lievito di birra con regolarità e massaggiarlo spesso delicatamente, oltre all'assunzione di alimenti (o integratori) contenenti ferro e magnesio, tra gli altri. Anche trattamenti a base di acque termali favorirebbero una crescita più veloce e sana.
A volte viene riportata la leggenda metropolitana che i capelli, come altri annessi cutanei, crescano dopo la morte; in realtà si tratta di un'illusione dovuta alla retrazione cutanea successiva alla disidratazione post-mortem[5][6][7].
Trapianto di capelli
Il trapianto di capelli è una tecnica chirurgica che muove i singoli follicoli dei capelli da una parte del corpo chiamato 'sito donatore' a una parte del corpo conosciuta come 'sito ricevente'. Viene principalmente usato per trattare la calvizie maschile. In questa procedura minimamente invasiva, innesti contenenti follicoli dei capelli che sono geneticamente resistenti alla calvizie sono trapiantati al cuoio capelluto calvo. Può anche essere utilizzato per ripristinare ciglia, sopracciglia, barba, peli e per riempire le cicatrici causate da incidenti o interventi chirurgici, come lifting e trapianti di capelli precedenti. Il trapianto di capelli differisce dall'innesto cutaneo per il fatto che gli innesti contengono quasi tutti epidermide e derma che circondano il follicolo pilifero e che vengono trapiantati molti piccoli follicoli, piuttosto che una singola striscia di pelle.
Note
- ^ capelli Revisado.
- ^ Scripta MEDICA Volume 10, n. 2, 2007
- ^ Linda Rutsch, Kristin Kenausis, Paula Selzer e Zi Zhang, Environmental Health 2003 , licensee BioMed Central Ltd, pubblicato il 3 novembre 2003
- ^ Unghie e capelli crescono più rapidamente in alcuni periodi?, in Focus.it. URL consultato il 6 agosto 2017.
- ^ Corriere.it
- ^ Le leggende metropolitane che non muoiono mai - Corriere.it
- ^ William R. Maples, Michael Browning, Dead men do tell tales: the strange and fascinating cases of a forensic anthropologist, Doubleday, 1994, p. 39, ISBN 0-385-47968-9.
Bibliografia
- Iyengar, B. (1998). The hair follicle is a specialized UV receptor in human skin? Bio Signals Recep, 7(3), 188-194.
- Jablonski, N.G. (2006). Skin: a natural history. Berkley, CA: University of California Press.
- Pagel, M. & Bodmer, W. (2003). A naked ape would have fewer parasites. Proceedings of the Royal Society of London. (http://www.anthro.utah.edu/~rogers/pubs/Pagel-BL-270-S117.pdf)
- Rogers, Alan R.; Iltis, David & Wooding, Stephen (2004), “Genetic variation at the MC1R locus and the time since loss of human body hair”, Current Anthropology 45 (1): 105-108.
- Tishkoff, S.A. (1996). Global patterns of linkage disequilibrium at the CD4 locus and modern human origins. Science. 271(5254), 1380-1387.
Voci correlate
- Canizie
- Capelli castani
- Capelli rossi
- Castano ramato
- Capelli biondi
- Clonazione dei capelli
- Mineralogramma
- Tricoptilosi (doppie punte)
- Alopecia
Altri progetti
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