m Bot: aggiorno o approssimo superfici dei comuni (v. richiesta) |
m →Storia |
||
Riga 61: | Riga 61: | ||
Il nome ''Farra'' è di origine [[Longobardi|longobarda]]; infatti deriva da ''Fara'', che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I [[Civiltà romana|Romani]] avevano a suo tempo una "''statio''" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'[[Isonzo]], il "Pons Sontii", nella frazione della ''Mainizza'' per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i [[Goti]], gli [[Ostrogoti]], i Longobardi, gli [[Avari]], gli [[Unni]], gli [[Magiari|Ungari]] ed i [[Turchi]]. |
Il nome ''Farra'' è di origine [[Longobardi|longobarda]]; infatti deriva da ''Fara'', che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I [[Civiltà romana|Romani]] avevano a suo tempo una "''statio''" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'[[Isonzo]], il "Pons Sontii", nella frazione della ''Mainizza'' per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i [[Goti]], gli [[Ostrogoti]], i Longobardi, gli [[Avari]], gli [[Unni]], gli [[Magiari|Ungari]] ed i [[Turchi]]. |
||
Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel [[967]] era stato donato dall'Imperatore [[Ottone I di Sassonia]] al patriarca [[Rodoaldo (patriarca di Aquileia)|Rodoaldo di Aquileia]] che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di [[Gorizia]]. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e |
Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel [[967]] era stato donato dall'Imperatore [[Ottone I di Sassonia]] al patriarca [[Rodoaldo (patriarca di Aquileia)|Rodoaldo di Aquileia]] che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di [[Gorizia]]. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turchi e risentì duramente anche delle guerre tra la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Austria]] che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'[[Italia]] solo al termine della [[Prima guerra mondiale]]. |
||
== Monumenti e luoghi d'interesse == |
== Monumenti e luoghi d'interesse == |
Versione delle 13:24, 18 feb 2015
Farra d'Isonzo comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Gorizia |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessandro Fabbro (liste civiche) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′00″N 13°31′00″E |
Altitudine | 46 m s.l.m. |
Superficie | 10,25 km² |
Abitanti | 1 754[1] (31-12-2010) |
Densità | 171,12 ab./km² |
Frazioni | Borgo dei Conventi, Borgo del Molino, Borgo Grotta, Fossata, Mainizza, Monte Fortino, Villanova di Farra |
Comuni confinanti | Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Moraro, Mossa, Sagrado, San Lorenzo Isontino, Savogna d'Isonzo |
Altre informazioni | |
Lingue | friulano |
Cod. postale | 34072 |
Prefisso | 0481 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 031005 |
Cod. catastale | D504 |
Targa | GO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | farresi |
Patrono | Maria Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Farra d'Isonzo nella provincia di Gorizia | |
Sito istituzionale | |
Farra d'Isonzo (Fare in friulano, Fara in friulano goriziano[3]), è un comune italiano di 1.761 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia.
Geografia
Farra è un centro rigoglioso per i numerosi vigneti che ricoprono il suo vasto territorio. Le vecchie caratteristiche di paesaggio agricolo si sono mantenute nella struttura urbana della località, che comprende numerosi borghi e le due località di Mainizza e Villanova.
Storia
Il nome Farra è di origine longobarda; infatti deriva da Fara, che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I Romani avevano a suo tempo una "statio" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'Isonzo, il "Pons Sontii", nella frazione della Mainizza per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i Goti, gli Ostrogoti, i Longobardi, gli Avari, gli Unni, gli Ungari ed i Turchi.
Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel 967 era stato donato dall'Imperatore Ottone I di Sassonia al patriarca Rodoaldo di Aquileia che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di Gorizia. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turchi e risentì duramente anche delle guerre tra la Repubblica di Venezia e l'Austria che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'Italia solo al termine della Prima guerra mondiale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Accanto ai moderni edifici ricostruiti dopo gli eventi bellici, si ergono il palazzo Calice (1728), sede municipale, ed importanti ville padronali. In borgo Grotta è in piena attività il Museo di documentazione della civiltà contadina friulana. Esistono pure un osservatorio astronomico molto efficiente, gestito dal Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo, e una biblioteca comunale dalle molte iniziative.
- Museo della civiltà contadina friulana
- Museo dell'automobile e della tecnica
Chiesa di Santa Maria Assunta (riedificata nel 1923)
- Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, in località Mainizza
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, in località Villanova
- Chiesetta di Borgo Zuppini dedicata all'Immacolata Concenzione
- Centro sportivo e culturale "Riccardo Pitteri"
- Sala civica comunale
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Lingue e dialetti
A Farra d'Isonzo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano goriziano, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[5], con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia stabilì le denominazioni ufficiali in friulano standard e in friulano locale dei comuni in cui effettivamente si parla il friulano.
Sindaci di Farra d'Isonzo
Qui sono riportati tutti i sindaci di Farra d'Isonzo dal 1948 ad oggi:
Giuseppe Pettarin | Democrazia Cristiana | 1948 – 1960 |
Mario Ballaben | Democrazia Cristiana | 1960 – 1974 |
Vincenzo Sfiligoj | Democrazia Cristiana | 1974 – 1990 |
Maurizio Fabbro | Democrazia Cristiana (nel 1990), Liste Civiche (dal 1995 in poi) | 1990 – 2009 |
Alessandro Fabbro | Lista Civica | 2009 – in carica |
Cultura
Vi si svolge un'intensa e vivace vita culturale in quanto si è dotata di numerose strutture come il centro sportivo e culturale intitolato al poeta Riccardo Pitteri, che onorò il paese scegliendolo come suo soggiorno estivo e la sala civica comunale, sede della biblioteca comunale e della Associazione Musicale e Culturale che gestisce una rinomata scuola di musica.
Quest'ultima, presente sul territorio sin dagli anni '80, promuove annualmente un concorso di musica cameristica per i giovani di "Alpe Adria" e svariati concerti che si svolgono nell'auditorium sito al primo piano della struttura stessa. Attivo è pure il Gruppo vocale (composto da voci maschili) nato nel 1993 ma che vanta già una lusinghiera serie di successi con il suo repertorio di musica classica, popolare e religiosa, portato anche oltre oceano durante le diverse tournée in Argentina e Canada.
Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo
Il Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo è tra i più prolifici scopritori di asteroidi.
Geografia antropica
Frazioni
Il comune di Farra d'Isonzo è diviso in 7 frazioni: Borgo dei Conventi, Borgo del Molino, Borgo Grotta, Fossata, Mainizza, Monte Fortino, Villanova di Farra.
Economia
L'economia di Farra d'Isonzo è legata principalmente all'allevamento di bovini ed all'agricoltura ove spicca la produzione di vini pregiati.
Amministrazione
Gemellaggi
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012..
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ lista ufficiale Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana , su arlef.it, Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011.