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'''Unisys''', è una multinazionale americana di [[IT service management]]. Ha la sede a [[Blue Bell (Pennsylvania)|Blue Bell]] ed è quotata alla [[Borsa di New York]]. |
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[[File:Unisysoffice.JPG|thumb|destra|La sede Unysis a Blue Bell, |
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== Storia == |
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Versione delle 16:06, 24 set 2021
| Unisys | |
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| Stato |  Stati Uniti
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| Forma societaria | Società per azioni |
| Borse valori | NYSE: UIS |
| ISIN | US9092141087 |
| Fondazione | 10 febbraio 1986 |
| Sede principale | Blue Bell |
| Persone chiave | Peter Altabef |
| Settore | IT service management, Consulenza informatica |
| Prodotti | Esternalizzazione, Consultant, Managed services |
| Fatturato | $ 2,026 miliardi (2020) |
| Utile netto | −$ 87 miliardi (2020) |
| Dipendenti | 17.200 (2020) |
| Slogan | «imagine it. done.» |
| Sito web | www.unisys.com/ |
Unisys, è una multinazionale americana di IT service management. Ha la sede a Blue Bell ed è quotata alla Borsa di New York.
Storia
Unisys è stata fondata nel 1986 dalla fusione delle società mainframe Sperry e Burroughs, con Burroughs che aveva acquistato Sperry per 4,8 miliardi di dollari.[1] Il nome è stato scelto tra oltre 31.000 candidature in un concorso interno; ha vinto Christian Machen che ha presentato la parola "Unisys", composta da parti delle parole unite, informazioni e sistemi.[2]
La fusione fu la più grande dell'industria informatica dell'epoca e rese Unisys la seconda più grande azienda di computer con un fatturato annuo di 10,5 miliardi di dollari.[3] Al momento della fusione, Unisys aveva circa 120.000 dipendenti. Michael Blumenthal divenne CEO e presidente e si dimise nel 1990 dopo diversi anni di perdite. James Unruh (ex Memorex e Honeywell) divenne il nuovo CEO e presidente e continuò in quel ruolo fino al 1997, quando Larry Weinbach di Arthur Andersen fu nominato nuovo CEO. Nel 1997, i licenziamenti avevano ridotto il numero di dipendenti a livello mondiale a circa 30.000.[4]
Oltre all'hardware, sia Burroughs che Sperry avevano una storia di lavoro sui contratti governativi statunitensi. Unisys continua a fornire hardware, software e servizi a varie agenzie governative.[5]
Note
- ^ (EN) David E. Sanger, Burroughs, in Challenge to I.b.m., to Acquire Sperry for $4.8 Billion, in The New York Times, 25 maggio 1986. URL consultato il 25 dicembre 2017.
- ^ (EN) Calvin Sims, Burroughs Announces New Company Name, in The New York Times, 11 novembre 1986. URL consultato il 10 marzo 2013.
- ^ (EN) About Unisys, in Unisys.
- ^ (EN) Unisys Corp - After The Merger, su Ecommerce.info, 2001 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ (EN) Unisys Annual Report (PDF), in Unisys. URL consultato il 6 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Unisys
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su unisys.com.
- (EN) Unisys Corporation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
