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Dal [[2001]] viveva e lavorava nel suo studio di Spencertown, a [[New York]], dove è morto a 92 anni nel dicembre 2015. A darne la notizia il compagno degli ultimi trent'anni, il fotografo Jack Shear.<ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2015/12/29/cultura/arte/home-cover/addio-a-ellsworth-kelly-uno-dei-grandi-xx-secolo-NGvMFbbhWBdAa3CkPebOSP/pagina.html |titolo=Addio a Ellsworth Kelly, uno dei grandi XX secolo |accesso=30 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151230164605/http://www.lastampa.it/2015/12/29/cultura/arte/home-cover/addio-a-ellsworth-kelly-uno-dei-grandi-xx-secolo-NGvMFbbhWBdAa3CkPebOSP/pagina.html |dataarchivio=30 dicembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref> |
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Versione delle 22:39, 13 feb 2021
Ellsworth Kelly (Newburgh, 31 maggio 1923 – New York, 27 dicembre 2015[1]) è stato un pittore e scultore statunitense,[2][3][4] tra i primi più noti esponenti dell'Hard edge painting ("pittura a contrasti netti") e del Minimalismo.
Biografia
Secondogenito di tre figli nati da Allan Howe Kelly, dirigente di un'agenzia di assicurazioni, e Florence Bithens, insegnante.[4] Poco dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce nel New Jersey, cambiando città di anno in anno a causa del lavoro dei genitori.
Passa molto tempo in solitudine, condizione che lo spinge a trovare interessi inusuali, come il bird watching[4], attività che lo aiuta a sviluppare interesse per la forma e il colore, e che lo appassionerà per il resto della vita. Intraprende studi sui trattati di ornitologi di fama mondiale come Louis Agassiz Fuertes e John James Audubon, che esercitano una forte influenza in lui.
Frequenta la scuola pubblica, ambiente al tempo fortemente influenzato dalle teorie sull'educazione progressiva promulgate dal Columbia University Teacher's College, che promuovono lo sviluppo della creatività attraverso l'ampia presenza di materie artistiche. Pur riluttanti, i genitori gli mantengono gli studi al Pratt Institute di Brooklyn,[2][3][5] che frequenta dal 1941 fino alla chiamata alle Armi nel 1943. Qui riesce a farsi assegnare al dipartimento artistico, dove ha modo di insegnare alle truppe l'arte del mimetismo e altri stratagemmi visivi per ingannare il nemico nelle azioni di guerra.[4][5]
Nel 1948, congedatosi, e grazie al lauto stipendio da militare, si mantiene gli studi alla School of the Museum of Fine Arts di Boston[2][5] e all'École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi.[3] Qui conosce Jean Arp, Constantin Brâncuși, Alexander Calder e Joan Miró[3][5] dei quali la rappresentazione semplificata delle forme presenti in natura influenzerà il suo stile negli anni a venire.
Nel 1949 abbandona l'arte figurativa per dedicarsi alla corrente Hard-Edge painting,[3] inserita nel filone dell'Espressionismo astratto, contraddistinta dalla prominenza di forme geometriche semplici, lineari e spesso taglienti, contrasti cromatici particolarmente forti creati con colori vividi e uniformi. Sarà inoltre tra i primi a impiegare tele con forme sagomate e non regolari.[2]
Nel 1954, dopo sei anni di soggiorno a Parigi in cui elabora un proprio stile personale, torna negli Stati Uniti e tiene la sua prima mostra personale alla Betty Parsons Gallery nel 1956.[3] In questi anni vive in una comunità di artisti tra cui Robert Indiana, Agnes Martin e James Rosenquist in un loft di Manhattan.[3][4][5]
Dal 2001 viveva e lavorava nel suo studio di Spencertown, a New York, dove è morto a 92 anni nel dicembre 2015. A darne la notizia il compagno degli ultimi trent'anni, il fotografo Jack Shear.[6]
Note
- ^ Holland Cotter, Ellsworth Kelly, Artist Who Mixed European Abstraction Into Everyday Life, Dies at 92, in New York Times. URL consultato il 28 dicembre 2015.
- ^ a b c d Gallerie Arte Contemporanea, ArtFairs - ArtEconomy24
- ^ a b c d e f g Collection Online | Ellsworth Kelly Archiviato il 7 febbraio 2012 in Internet Archive.
- ^ a b c d e Ellsworth Kelly Biography, Art, and Analysis of Works | The Art Story
- ^ a b c d e MoMA | The Collection | Ellsworth Kelly. (American, born 1923)
- ^ Addio a Ellsworth Kelly, uno dei grandi XX secolo, su lastampa.it. URL consultato il 30 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2015).
Bibliografia
- William Rubin, Ellsworth Kelly: The Big Form, Art News, vol. 62, n° 7, 1963.
- John Coplans, Ellsworth Kelly, New York: H.N. Abrams, 1972.
- E.C. Goossen, Ellsworth Kelly, Greenwich, CT: New York Graphic Society, 1973.
- Patterson Sims, Emily Raugh Pulitzer, Ellsworth Kelly: Sculpture, New York: Whitney Museum of American Art, 1982.
- Michael Plante, Things to Cover Walls: Ellsworth Kelly's Paris Paintings and the tradition of Mural Decoration, American Art, vol. 9, n° 1, 1995.
- Maria Giuseppina Di Monte, Ellsworth Kelly: La Forma è il Contenuto, 2010.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ellsworth Kelly
Collegamenti esterni
- Biografia di Ellsworth Kelly, Museum of Modern Art, su moma.org.
- Biografia di Ellsworth Kelly, Guggenheim Museum, su guggenheimcollection.org. URL consultato il 14 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2008).
- Intervista su VernissageTV, su vernissage.tv.
- Ellsworth Kelly alla National Gallery of Australia's, su nga.gov.au.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22150762 · ISNI (EN) 0000 0001 1469 0717 · SBN FERV064341 · BAV 495/169571 · Europeana agent/base/76810 · ULAN (EN) 500004975 · LCCN (EN) n79100538 · GND (DE) 119046938 · BNE (ES) XX986308 (data) · BNF (FR) cb119393950 (data) · J9U (EN, HE) 987007507798105171 · CONOR.SI (SL) 64700259 |
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