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Alberto Galeotti, latinizzato come Albertus Galeotus (Parma, tra il 1220 e il 1240 – Parma, 1285 ?), è stato un giurista italiano del XIII secolo.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le informazioni sulla sua vita sono assai scarse e frammentarie. Nacque intorno agli anni 1220 o 1230 a Parma da un certo Galeotto (da cui avrebbe preso il nome).[1]
Studiò diritto forse a Bologna, per andare a insegnare presso l'Università di Padova diritto civile prima del 1251, trasferendosi poi a Modena per un analogo incarico.[1] Svolse inoltre diversi incarichi diplomatici per il libero comune di Parma tra il 1251 e il 1272.[1] Nel 1254-1255 era a Napoli per motivi non noti, forse al seguito di Bertolino Tavernieri che vi si doveva insediare come podestà.[1]
È stato ipotizzato che Galeotti fosse tornato a insegnare a Padova entro il 1270, dove ebbe tra i propri allievi Alberto Gandino.[1]
Morì verso la fine del Duecento (forse nel 1285), presumibilmente a Parma, dove si era ritirato nel 1272.[1]
Oltre a varie opere minori, scrisse una Summula quaestionum o Margarita, in cui esamica 42 questioni principalmente procedurali.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Manoscritti
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maria Barbara Buffoni, GALEOTTI, Alberto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galeòtti, Alberto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 215383664 · SBN BVEV035816 · CERL cnp01121923 · GND (DE) 173263631 |
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