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Lo '''stadio San Paolo''' di [[Napoli]], già ''del Sole'', sorge nel quartiere di [[Fuorigrotta]] ed è il principale impianto polisportivo della città, dotato di palestre polifunzionali e di arti marziali, e di un campo da pallacanestro. È conosciuto soprattutto dal punto di vista calcistico, essendo sede delle partite interne della [[Società Sportiva Calcio Napoli|SSC Napoli]]. |
Lo '''stadio San Paolo''' di [[Napoli]], già ''del Sole'', sorge nel quartiere di [[Fuorigrotta]] ed è il principale impianto polisportivo della città, dotato di palestre polifunzionali e di arti marziali, e di un campo da pallacanestro. È conosciuto soprattutto dal punto di vista calcistico, essendo sede delle partite interne della [[Società Sportiva Calcio Napoli|SSC Napoli]]. |
Versione delle 15:59, 21 set 2019
Stadio San Paolo | |
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Stadio del Sole | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Via Jacopo De Gennaro[1] Fuorigrotta 80125 Napoli (NA) Tel. +39 081 6133911 |
Inizio lavori | 1948 |
Inaugurazione | 6 dicembre 1959 |
Costo | 2 500 000 000 ₤[2] |
Ristrutturazione | 1990 |
Costi di ricostr. | 132 000 000 000 ₤[3] |
Proprietario | Comune di Napoli |
Progetto | Carlo Cocchia e Luigi Corradi |
Intitolato a | Diego Maradona |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 55 000[4] |
Classificazione | categoria 3 UEFA |
Struttura | Cemento armato, pianta ovale |
Copertura | Lega metallica e perspex su tutti i settori |
Pista d’atletica | 8 corsie |
Mat. del terreno | Erba |
Dim. del terreno | 110 × 68 m |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Napoli (1959-presente) Sorrento (1971-1972) Campania (1983-1984) Savoia (1997-1999) |
Mappa di localizzazione | |
Lo stadio San Paolo di Napoli, già del Sole, sorge nel quartiere di Fuorigrotta ed è il principale impianto polisportivo della città, dotato di palestre polifunzionali e di arti marziali, e di un campo da pallacanestro. È conosciuto soprattutto dal punto di vista calcistico, essendo sede delle partite interne della SSC Napoli.
È il quarto stadio in Italia per capienza omologata dopo lo stadio Giuseppe Meazza di Milano, l'Olimpico di Roma e il San Nicola di Bari.
Storia
Progettazione e inaugurazione
Dopo il bombardamento dello stadio Partenopeo, avvenuto nel 1942 durante la seconda guerra mondiale, la locale squadra di calcio del Napoli si trasferì allo stadio del Vomero. La ridotta capienza dell'impianto rese necessaria la realizzazione di una nuova struttura, capace di ospitare le decine di migliaia di tifosi che affollavano gli spalti ben oltre la capienza omologata[5], causando spesso problemi di ordine pubblico[6][7].
L'amministrazione comunale scelse Fuorigrotta, un quartiere caratterizzato in quegli anni da un forte processo di urbanizzazione, come sede del nuovo impianto[8]. La progettazione fu affidata all'architetto Carlo Cocchia che, avvalendosi della collaborazione di professionisti come Gerardo Mazziotti, realizzò un primo prospetto, basato sul concetto di uno stadio con un solo anello. Le successive modifiche portarono a un progetto basato su due anelli distinti, con l'inferiore posto al di sotto della sede stradale. La presentazione del plastico avvenne nel settembre 1954 alla presenza del sindaco e presidente del Napoli Achille Lauro e del Presidente del Consiglio Mario Scelba. I lavori di costruzione furono gestiti dal Genio civile con alcune modifiche rispetto al progetto originario[9].
L'impianto fu consegnato al Comune il 3 dicembre 1959, come primo direttore della struttura fu designato Attila Sallustro, indimenticato attaccante della squadra partenopea negli anni '20 e '30[10]. La struttura fu inaugurata ufficialmente tre giorni dopo, il 6 dicembre 1959, con la gara di campionato fra Napoli e Juventus, terminata 2-1 per gli azzurri. La capienza al momento dell'inaugurazione era di 90 000 spettatori in piedi[11]; lo stadio era strutturato su due anelli con spalti in travertino affacciati sul campo da gioco e la pista di atletica a sei corsie in tennisolite. Denominato in principio Stadio del Sole, cambiò denominazione nel 1963[12] per celebrare la tradizione secondo la quale Paolo di Tarso avrebbe raggiunto l'Italia attraccando nella zona dell'attuale Fuorigrotta.
Il riammodernamento del 1980 e la ristrutturazione per Italia '90
In occasione del campionato d'Europa 1980 l'impianto fu ammodernato, al costo di un miliardo di lire, con il potenziamento dell'impianto di illuminazione, l'edificazione di un fabbricato a due piani in corrispondenza della tribuna numerata (oggi tribuna Posillipo) e l'installazione nell'intersezione dei settori Distinti e Curva A di un tabellone luminoso dotato di orologio[13]. Nel 1985 il Napoli, complice l'aumento esponenziale della domanda di biglietti dovuta alla presenza in squadra di Maradona, tentò[14] — senza successo[15] — di ottenere l'autorizzazione amministrativa per realizzare un anello sopraelevato che avrebbe portato la capienza dello stadio a 100 000 spettatori.
Durante l'anno precedente, il 1984, la FIFA aveva assegnato all'Italia l'organizzazione del campionato del mondo 1990. Nonostante l'intenzione iniziale del presidente del Napoli Corrado Ferlaino di realizzare uno stadio privato da 150 000 posti a Casoria da proporre per la finale della manifestazione[16] e i problemi strutturali del San Paolo[9] si decise di indicare l'impianto come sede degli incontri assegnati alla città di Napoli.
A fronte dell'approssimarsi dei mondiali lo stadio fu interessato da una profonda ristrutturazione. I lavori iniziarono nel 1988 e si conclusero nel maggio 1990. Gli interventi compresero la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa su progetto strutturale dell'ingegner Luigi Corradi, l'installazione di due ascensori di collegamento con la tribuna stampa, la realizzazione una struttura sopraelevata rispetto alla tribuna denominata Dirigibile e destinata a ospitare telecronisti e regie televisive, la ristrutturazione dell'edificio adiacente la tribuna, l'installazione dei seggiolini in tutti i settori dello stadio, l'ammodernamento della pista di atletica e dell'impianto di illuminazione, l'installazione di due display fissati alla balaustra in luogo del tabellone luminoso, il rifacimento degli ingressi, la costruzione di un parcheggio multipiano sotterraneo e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA.
I lavori per i mondiali furono completati solo nell'anno successivo la manifestazione, il 1991, quando fu realizzato un terzo anello direttamente collegato alla struttura di sostegno della copertura, che portò la capienza dello stadio a 72 810 posti a sedere[17], oltre all'installazione dei divisori di settore e alla sistemazione delle scale di smistamento nelle curve[18].
1990-2010, il decadimento strutturale
Nonostante la ristrutturazione lo stadio iniziò a presentare problemi strutturali già nel 1995 quando la Commissione di Vigilanza revocò temporaneamente l'agibilità, prescrivendo alcuni interventi di risanamento[19]. I display, nel frattempo, erano guasti già dalla metà della stagione calcistica 1993-94.
L'agibilità fu revocata nuovamente nel settembre 2001 dopo un nubifragio. Tra le strutture più colpite ci fu proprio lo stadio; il Napoli fu costretto a giocare gli incontri casalinghi prima a Cava de' Tirreni allo stadio Simonetta Lamberti e poi allo stadio Santa Colomba di Benevento, tornando al San Paolo solo nel gennaio 2002 in occasione del derby regionale con la Salernitana, dopo ingenti lavori di riqualificazione resi possibili dallo stato di calamità deciso dal Governo. Il problema, mai del tutto risolto, era legato all'insufficienza del collettore fognario Arena Sant'Antonio e a una criticità di carattere strutturale: nello stadio, situato nel punto più basso di Fuorigrotta, arrivano tutte le acque che provengono dalla zona collinare di Monte Sant'Angelo. In quegli anni si procedette anche alla chiusura del terzo anello, in quanto le esultanze dei spettatori provocavano vibrazioni che, attraverso i piloni di sostegno della copertura, si diramavano nel terreno propagandosi ai fabbricati adiacenti. Con la chiusura del terzo anello la capienza omologata dello stadio fu ridotta a 60 240 posti a sedere.
Nel luglio 2008, in seguito al ritorno del Napoli nelle competizioni europee, furono apportate ulteriori migliorie: l'inserimento di serpentine all'esterno dello stadio, nuove indicazioni in italiano e in inglese in corrispondenza delle entrate principali, l'ampliamento della sala stampa e lavori di manutenzione alla copertura[20]. Il 6 dicembre 2009, in occasione del 50º anniversario dell'inaugurazione dell'impianto, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, prima dell'inizio della gara interna contro il Bari consegnò una maglia azzurra con il numero "50" a tre protagonisti della sfida inaugurale contro la Juventus, ovvero Luís Vinício, Elia Greco e Dolo Mistone[21].
2010-2019, gli interventi richiesti dalla UEFA e il restyling per le Universiadi
Nel corso dell'estate 2010 il Napoli e il Comune[22] hanno proceduto, dopo 23 anni, a una prima opera di restyling,[23] che ha visto il rifacimento del manto erboso, del sistema di irrigazione, di drenaggio e di deflusso delle acque piovane e la riqualificazione di alcuni settori dello stadio.[23]. Nell'estate 2011 lo stadio è stato ulteriormente adeguato alle norme richieste dalla UEFA per la partecipazione alle coppe europee,[24] attraverso la rimozione della rete di protezione del settore ospiti e l'ammodernamento di sala e tribuna stampa.
Nel novembre 2012 il Napoli ha installato due schermi LED di 16 metri ognuno, in sostituzione dei due display non funzionanti.[25] Nell'estate 2013, su richiesta della UEFA, si è provveduto al rifacimento dei servizi igienici e del manto erboso, e al potenziamento dell'impianto d'illuminazione. L'8 ottobre 2013 la Tribuna Stampa dello Stadio San Paolo è stata intitolata a Carlo Iuliano, storico capo ufficio stampa della Società Sportiva Calcio Napoli, scomparso quell'anno.[26].
Nel luglio 2015 il Napoli ha consegnato in Comune un progetto di ristrutturazione redatto dall'architetto Gino Zavanella, già dietro a restyling o progetti ex novo di vari stadi italiani. Questo prevedeva l'eliminazione della pista di atletica, la schermatura dell'anello inferiore in corrispondenza delle due curve e la realizzazione di una nuova gradinata, che avrebbe avvicinato i Distinti superiori al campo da gioco, oltreché l'installazione di alcuni skybox sull'area della pista prospiciente le tribune; erano previsti, inoltre, la realizzazione di nuovi volumi in corrispondenza delle aree esterne dello stadio più l'allungamento della copertura[27]. La proposta è stata bocciata dall'amministrazione comunale[28].
Dopo l'assegnazione alla città di Napoli dell'organizzazione della XXX Universiade, nell'estate del 2019 il San Paolo è stato oggetto di un più massiccio restyling in tutti i settori, con la sostituzione dei seggiolini, il rifacimento della pista di atletica, l'installazione di due maxischermi all'altezza della tribuna laterale e dei Distinti, oltreché l'ammodernamento degli spogliatoi, degli impianti audio e d'illuminazione.[29]. La maggiore distanza tra le sedute e la diversa grandezza dei seggiolini rispetto a quelli installati nel 1990, oltre agli spazi ricavati per l'installazione dei maxischermi, hanno ridotto la capienza a circa 55 000 posti a sedere[30]. Nel mese di luglio l'impianto ha ospitato le cerimonie di apertura e di chiusura della manifestazione, oltreché le gare di atletica leggera.
Criticità
Lo stadio è caratterizzato da diverse criticità che, a più riprese, hanno provocato polemiche tra la società calcistica e il Comune[31]. Gli onerosi costi di gestione hanno determinato una manutenzione insufficiente[32], causa del deterioramento strutturale di alcune aree dell'impianto. La copertura, incapace di offrire riparo alla totalità degli spalti, è sorretta da una pesante struttura che ha provocato diverse polemiche sull'antiesteticità e sulla scarsa funzionalità[33]; Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli dal 2004, ha più volte auspicato la rimozione in favore di una nuova più moderna e funzionale[34].
La copertura non è l'unica delle criticità determinate dalla ristrutturazione di Italia '90, causa pochi anni dopo di un lungo strascico giudiziario nell'ambito di Tangentopoli[35][36][37][38]. Il parcheggio multipiano realizzato al di sotto del piano ipogeo e accessibile dal sottopasso di via Claudio non è mai entrato in funzione[39][40], e risulta attualmente inservibile a causa delle sopravvenute modifiche normative che prescrivono misure diverse per le aree di accesso e di sosta. Altri dubbi sono legati alla presenza della pista di atletica, quasi mai protagonista degli eventi sportivi ospitati allo stadio, che pone gli spalti a distanza dal terreno di gioco, con una visuale peggiore rispetto agli impianti con le tribune a ridosso del campo[41]; in particolar modo l'anello inferiore, in alcuni punti, offre una pessima visuale anche a causa della presenza dei rotor pubblicitari a bordocampo[42].
Incontri calcistici di rilievo
Incontri del Napoli
Lo stadio ospita regolarmente le gare del Napoli. In occasione di Napoli-Juventus del campionato italiano di Serie A 1974-1975, disputatasi il 15 dicembre 1974, gli spettatori furono 90 736 (53 311 abbonati più 37 425 biglietti venduti);[43] la partita fu interrotta a pochi minuti dal termine per motivi di ordine pubblico, sul parziale di 6-2 per gli ospiti, con risultato sul campo poi omologato: trattasi — probabilmente — della partita di calcio con il maggior numero di spettatori in Italia.[44]
Incontri della nazionale italiana
Il San Paolo ha ospitato 23 incontri della nazionale calcistica italiana[45]. La prima partita degli azzurri fu una gara di Coppa Internazionale contro la Svizzera[46], giocata il 6 gennaio 1960, e vinta dai padroni di casa per 3-0[47].
Lo stadio è stato sede di tre incontri dell'Italia nelle maggiori competizioni internazionali. È stato sede della semifinale del campionato d'Europa 1968 tra l'Italia e l'Unione Sovietica, il 5 giugno, conclusasi 0-0 dopo i supplementari e vinta dalla squadra di casa per sorteggio[48]. Ha ospitato la finale per il terzo posto del campionato d'Europa 1980, il 21 giugno, persa dalla nazionale ai rigori contro la Cecoslovacchia con il risultato di 9-8[49]. È stato infine teatro della sconfitta dell'Italia per 4-3 ai rigori contro l'Argentina nella semifinale del campionato del mondo 1990, il 3 giugno[50].
Il 20 aprile 1968, in occasione della partita contro la Bulgaria, valida per l'andata dell'ultimo turno di qualificazione agli europei e conclusasi sul risultato di 2-0 per gli azzurri, fu fissato il record di affluenza, tuttora imbattuto, per una gara casalinga della nazionale con 90 000 spettatori presenti al San Paolo[51][52].
Incontri dei campionati internazionali per nazionali
Torneo olimpico di Roma 1960
- Italia - Taiwan 4-1 (1ª giornata del gruppo B, 26 agosto)
- Ungheria - Perù 6-2 (2ª giornata del gruppo D, 29 agosto)
- Argentina - Polonia 2-0 (3ª giornata del gruppo C, 1º settembre)
- Italia - Jugoslavia 1-1 d.t.s. (semifinale, 5 settembre): Jugoslavia qualificata alla finale per sorteggio.
- Italia - Unione Sovietica 0-0 (Semifinale, 5 giugno) 68 582 spettatori paganti:[53] Italia qualificata alla finale per sorteggio.
- Paesi Bassi - Grecia 1-0 (Gruppo 1, 11 giugno)
- Germania Ovest - Paesi Bassi 3-2 (Gruppo 1, 14 giugno)
- Spagna - Inghilterra 1-2 (Gruppo 2, 18 giugno)
- Italia - Cecoslovacchia 1-1, 8-9 d.c.r. (Finale per il terzo posto, 21 giugno) 24 652 spettatori
- Argentina - Unione Sovietica 2-0 (Gruppo B, 13 giugno) 42.907 spettatori
- Argentina - Romania 1-1 (Gruppo B, 18 giugno) 38.687 spettatori
- Camerun - Colombia 2-1 d.t.s. (Ottavi di finale, 23 giugno) 50.026 spettatori
- Inghilterra - Camerun 3-2 d.t.s. (Quarti di finale, 1º luglio) 55.205 spettatori
- Italia - Argentina 1-1, 1-1 d.t.s., 3-4 d.c.r. (Semifinale, 3 luglio) 59 978 spettatori
Attività extracalcistiche
Il San Paolo ha ospitato anche alcuni concerti di artisti del calibro di Rolling Stones, U2, Frank Zappa, Jovanotti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori,[54] Pino Daniele, Edoardo Bennato, Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Gigi D'Alessio e Nino D'Angelo. In ambito sportivo, Ia struttura ha ospitato importanti eventi di atletica leggera, tra cui la XXX Universiade nell'estate 2019.
Il San Paolo nella cultura di massa
Lo stadio San Paolo è apparso in diversi film come Operazione San Gennaro, Mi manda Picone, Quel ragazzo della curva B, L'uomo in più, Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me e Maradona - La mano de Dios. Lo stadio è citato nella canzone "Un solo colore" dei Fuossera ed è rappresentato nella 50^ puntata della serie Tv a cartoni animati I ragazzi del Mundial intitolata "Tragedia a Napoli".
Trasporti
Lo stadio è raggiungibile utilizzando:
- in autobus - da Piazza Garibaldi prendere il bus 151, dal terminal Circumvesuviana di Porta Nolana linea Napoli-Monte di Procida dell'Eavbus; Da piazza Vittoria linea C12; da Via Giordano Bruno/Mergellina linee 607 (non effettua servizio nei festivi) e 618; da Pianura linea R6; da Secondigliano-Napoli Nord linea 180 (580 nei giorni festivi) ANM; dal Vomero Linea 181 e linea C33;
- in automobile - Tangenziale uscita 10 Fuorigrotta;
- da San Giovanni-Barra/Area Vesuviana Metropolitana linea 2, Stazione Campi Flegrei;
- da Montesanto/Centro Storico e da Pozzuoli Ferrovia Cumana, Stazione Mostra.
Note
- ^ Elenco impianti sportivi, su comune.napoli.it.
- ^ Due sopralluoghi a Napoli per lo stadio di Fuorigrotta, in La Stampa, 24 novembre 1959.
- ^ Ma Italia '90 è ancora un cantiere, in La Stampa, 16 maggio 1990.
- ^ Pierluigi Frattasi, San Paolo, che spettacolo il nuovo stadio coi maxi-schermi. Altri lavori dopo le Universiadi, su napoli.fanpage.it, 18 giugno 2019.
- ^ Corrado Sannucci, Contro la Juve la folla immobile, in la Repubblica, 10 marzo 1988.
- ^ Crescenzo Guarino, Un ispettore generale di Pubblica Sicurezza inviato a Napoli per gli incidenti del Vomero, in La Stampa, 8 novembre 1955.
- ^ Vittorio Pozzo, Incidenti e feriti all'ingresso, colpi di scena in gara per Napoli-Juventus partita più emozionante del torneo, in La Stampa, 21 aprile 1958.
- ^ Anche Napoli avrà lo stadio dei 100 mila?, in La Stampa, 8 settembre 1948.
- ^ a b Luca Argentieri, I prigionieri del San Paolo, in la Repubblica, 9 ottobre 1987.
- ^ Il Napoli si allena nel nuovo Stadio in vista della gara con la Juventus, in La Stampa, 3 dicembre 1959.
- ^ Almanacco "Calciatori 1962/63", Panini, 1962
- ^ Almanacco "Calciatori 1963/64", Panini, 1963
- ^ Alberto Gaino, L'«operazione stadi» è costata sette miliardi, in La Stampa, 15 dicembre 1980.
- ^ Ermanno Corsi, Centomila in uno stadio, in la Repubblica, 16 giugno 1985.
- ^ Il Coreco boccia l'ampliamento del San Paolo, in la Repubblica, 20 giugno 1985.
- ^ Il Napoli vende tutto il San Paolo in abbonamento, in la Repubblica, 13 settembre 1984.
- ^ Almanacco "Calciatori 1992/93", Panini, 1992
- ^ San Paolo a pezzi, salta Napoli-Juventus?, in La Stampa, 16 ottobre 1991.
- ^ Scarsa sicurezza, dichiarato inagibile lo stadio di Napoli, in la Repubblica, 18 febbraio 1995.
- ^ Ecco come cambia look il San Paolo, su tuttonapoli.net. URL consultato il 24 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2008).
- ^ Articolo[collegamento interrotto] sportitalia.com
- ^ Ponticelli: "Stiamo ultimando i lavori allo stadio San Paolo", su areanapoli.it. URL consultato il 29 agosto 2010.
- ^ a b De Laurentiis presenta i lavori al San Paolo, su tuttonapoli.net. URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2010).
- ^ Napolipress – quotidiano online su napoli calcio
- ^ Napoli Magazine[collegamento interrotto]
- ^ Tribuna Stampa del San Paolo intitolata a Carlo Iuliano, su sscnapoli.it, 8 ottobre 2013.
- ^ Pasquale Tina, Stadio, consegnato in Comune il progetto definitivo: "Ecco come rilanceremo il San Paolo e Fuorigrotta", su napoli.repubblica.it, 16 luglio 2015.
- ^ L’architetto Zavanella: «Il Comune bocciò il mio progetto per il San Paolo, avrebbe pagato Adl», su ilnapolista.it, 25 febbraio 2017.
- ^ Universiadi, «regali» al San Paolo: maxischermo 120 mq e seggiolini, su ilmattino.it, 12 febbraio 2019.
- ^ Paolo Cuozzo, Nuovo San Paolo, tutti i sediolini azzurri ma settemila posti in meno, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 14 dicembre 2018.
- ^ Napoli, rabbia De Laurentiis: «Il San Paolo è un cesso», su corrieredellosport.it, 4 agosto 2018.
- ^ Assist del Coni al Napoli: "San Paolo fatiscente, il canone va diminuito", su spazionapoli.it, 5 settembre 2014.
- ^ Angelo Forgione, Stadio "San Paolo" ferro vecchio, su angeloforgione.com, 27 giugno 2012.
- ^ De Laurentiis: "Si potrebbe smontare la copertura del San Paolo", su napolitoday.it, 30 maggio 2019.
- ^ Giovanni Marino, Napoli tremano i potenti registrate le maxitangenti, in la Repubblica, 12 marzo 1993.
- ^ Cadono in un giorno tutti i Re di Napoli, in la Repubblica, 27 marzo 1993.
- ^ Ottavio Ragone e Giovanni Marino, Applauso ai Di Pietro del Vesuvio, in la Repubblica, 28 marzo 1993.
- ^ Giovanni Marino, E in un giorno arrivano 34 richieste di processo, in la Repubblica, 20 aprile 1993.
- ^ Discoteca abusiva nei sotterranei dello stadio "San Paolo", in la Repubblica, 27 gennaio 1993.
- ^ La questione dei parcheggi, in la Repubblica, 30 gennaio 2010.
- ^ De Laurentiis: "Il nuovo San Paolo mi piace, ma è poco funzionale per il calcio", su ilnapolista.it, 11 luglio 2019.
- ^ #curveinferiorisemprepiene: la proposta di un gruppo di tifosi sparsi al Napoli, su ilnapolista.it, 5 giugno 2019.
- ^ Spettatori, in Stampa Sera, 16 dicembre 1974, p. 2.
- ^ (EN) Italian Stadium Highest Attendance, su bardanzellu.eu.
- ^ Le partite disputate dall'Italia nello stadio 'San Paolo' di Napoli, su italia1910.com.
- ^ Vittorio Pozzo, I calciatori azzurri oggi contro gli elvetici nel nuovo stadio di Fuorigrotta a Napoli, in La Stampa, 6 gennaio 1960.
- ^ 06/01/1960 - Italia-Svizzera 3-0, su italia1910.com.
- ^ 05/06/1968 - Italia-URSS 0-0, su italia1910.com.
- ^ 21/06/1980 - Italia-Cecoslovacchia 1-1, su italia1910.com.
- ^ 03/07/1990 - Italia-Argentina 1-1, su italia1910.com.
- ^ Almanacco illustrato del calcio 2002, Panini, 2001
- ^ Un record d'incasso: 142 milioni, in La Stampa, 21 aprile 1968.
- ^ (EN) Barrie Courtney, European Championship 1968 - Details Final Tournament, su rsssf.com, 7 febbraio 2007.
- ^ Banana Republic 1979: intervista a Marco Nanni, su quellidelledomande.it. URL consultato il 15 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2018).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sullo Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sullo Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)
- Wikinotizie contiene l'articolo Calcio, Napoli: deferimento per il calcioscommesse e multa per lo stadio San Paolo, 26 ottobre 2012
Collegamenti esterni
- San Paolo blindato, viaggio nella centrale di videocontrollo hi-tech - www.ilmattino.it, su ilmattino.it.
- Mappa degli stadi italiani, su maps.google.it.
- Profilo su World Stadiums, su worldstadiums.com. URL consultato il 12 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2009).
- (EN) Il San Paolo su Stadium Journey
Template:Impianti dei giochi della XXX Universiade
Template:Stadi sede di finale della Supercoppa italiana
Attenzione: parola chiave DEFAULTSORT duplicata. La chiave di ordinamento predefinita "Sanpaolo" sostituisce la precedente "Stadio Diego Armando Maradona".