Space Harrier videogioco | |
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Piattaforma | Arcade, Sega Master System, Amstrad CPC, ZX Spectrum, Sharp X68000, Commodore 64, NEC PC-8801, PC Engine, Atari ST, Nintendo Entertainment System, Amiga, Game Gear, Sega Mega Drive 32X, Sega Saturn, FM-7, NEC PC-6001, Sharp X1 |
Data di pubblicazione | Arcade: dicembre 1985 1986 Sega Master System: |
Genere | Sparatutto a scorrimento |
Tema | Fantascienza |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Sega-AM2 |
Pubblicazione | SEGA |
Design | Yu Suzuki |
Musiche | Yuzo Koshiro (X68000) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Distribuzione digitale | Virtual Console |
Fascia di età | CERO: A · ELSPA: 3 · ESRB: E · OFLC (AU): G · PEGI: 7 |
Seguito da | Space Harrier 3-D |
Specifiche arcade | |
CPU | Due M68000 a 10 MHz |
Processore audio | Z80 a 4 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | Standard 320 x 224, 60,05 Hz |
Periferica di input | Cloche, 3 pulsanti |
Space Harrier (スペースハリアー?, Supēsu Hariā) è un videogioco arcade di genere sparatutto a scorrimento e pubblicato da SEGA nel 1985. Fu prodotto da Yu Suzuki, il responsabile di molti popolari giochi SEGA.
Space Harrier è stato convertito per molti sistemi di gioco.
Ebbe due seguiti solo per piattaforme casalinghe, Space Harrier 3-D (1988) e Space Harrier II (1988), e lo spin-off arcade Planet Harriers (2001).
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Space Harrier è uno sparatutto frenetico su rotaia giocato in una prospettiva in terza persona dietro al protagonista; il gioco è ambientato in un mondo surreale composto da paesaggi dai colori vivaci adornati con motivi a scacchiera e oggetti fissi come alberi o pilastri di pietra. All'inizio della partita, i giocatori vengono accolti da un campione vocale che recita "Welcome to the Fantasy Zone. Get ready!" (lett. "Benvenuto nella Fantasy Zone. Preparati!"), mentre quando verrà completata una fase con successo si potrà udire "You're doing great!" (lett. "Stai andando alla grande!"). Il personaggio protagonista, chiamato semplicemente Harrier, deve attraversare diciotto livelli utilizzando un cannone laser a propulsione che consente a Harrier di volare e sparare contemporaneamente. L'obiettivo è semplicemente quello di eliminare tutti i nemici che appaiono, quali animali preistorici, draghi cinesi, robot volanti, oggetti geometrici sospesi in aria e UFO, il tutto rimanendo in costante movimento per schivare proiettili e ostacoli immobili.
Quindici dei diciotto livelli del gioco presentano alla fine un boss che deve essere ucciso in modo da poter passare al livello successivo; il livello finale invece è una serie di scontri contro sette dei boss incontrati in precedenza, che appaiono individualmente e vengono identificati dal nome nella parte inferiore dello schermo. I restanti due livelli sono invece livelli bonus che non presentano nemici e in cui Harrier monta su un invincibile drago felino di nome Uriah, che il giocatore guida per distruggere ostacoli paesaggistici e raccogliere punti bonus. Se tutte le vite sono andate perse, i giocatori hanno la possibilità di continuare il gioco con l'inserimento di una moneta extra. Poiché Space Harrier non ha una trama, dopo il completamento di tutte le fasi, viene visualizzata semplicemente la scritta "The End" (lett. "La fine") prima che il gioco torni alla schermata del titolo e alla modalità dimostrativa, indipendentemente dal numero di vite del giocatore rimaste.
Conversioni
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco fu convertito su varie piattaforme di gioco dell'epoca. La prima versione disponibile per console è stata realizzata per Sega Master System, ma il titolo è stato distribuito sia per home computer che per console portatili.[1]
Inoltre può essere giocato come extra su Sega Dreamcast (all'interno di Shenmue, Shenmue II e Yu Suzuki Game Works Vol. 1) e su Xbox (all'interno di Shenmue II). È incluso nella Sega Arcade Gallery per Game Boy Advance e nella Sega Classics Collection per PlayStation 2. È presente anche nella saga Yakuza e in Judgment.
Space Harrier Complete Collection è una raccolta per Playstation 2 che include la versione arcade di Space Harrier, la versione per Sega Mega Drive di Space Harrier II, e la versione Sega Mark III di Space Harrier e Space Harrier 3D.
Sull'eShop del Nintendo 3DS è disponibile 3D Space Harrier, una versione del coin-op originale con supporto del 3D stereoscopico e varie opzioni atte a simulare l'esperienza originale arcade.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kurt Kalata, Space Harrier, in Hardcore Gaming 101 Presents: Sega Arcade Classics Vol. 1, 3ª ed., pp. 4-7, ISBN 978-1-5058-2171-0.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Space Harrier (JPG) (C64), in Videogiochi News, n. 42, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, febbraio 1987, pp. 20-21, ISSN 0392-8918 .
- Space Harrier (JPG), in Zzap!, anno 2, n. 9, Milano, Edizioni Hobby, febbraio 1987, p. 44, OCLC 955306919.
- Space Harrier (JPG), in Commodore Time, anno 2, n. 8, Milano, Schirinzi, febbraio 1987, pp. 39-41, OCLC 955369159.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Space Harrier
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) スペースハリアー(アーケード版), su vc.sega.jp.
- (EN) Space Harrier / Space Harrier (Limited Special Pack) (Sega Saturn), su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Space Harrier (Nintendo 3DS) / Space Harrier (Sega Master System) / Space Harrier (PC Engine) / Space Harrier (Sega Saturn) / Space Harrier (Nintendo Entertainment System) / Space Harrier (Game Gear), su GameFAQs, Red Ventures.
- Space Harrier, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Space Harrier, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Kim Lemon, Space Harrier, su Lemon64.com.
- (EN) Space Harrier, su SpectrumComputing.co.uk.
- (FR) Space Harrier, su CPC-power.com.
- (EN) Space Harrier, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Space Harrier, su IMDb, IMDb.com.
- Recensione comparativa del gioco tra i vari formati, su geocities.com. URL consultato il 4 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
- (EN) Levi Buchanan, Space Harrier Retrospective, su IGN, 5 settembre 2008.