Space Doubt videogioco | |
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Piattaforma | Commodore 64 |
Data di pubblicazione | Ottobre 1985[2] |
Genere | Azione |
Tema | Fantascienza |
Origine | Regno Unito |
Pubblicazione | CRL Group |
Design | Ian Ellery[1] |
Programmazione | Jay Derrett |
Musiche | Bob Hartshorne |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Cassetta; riedizione Jackson anche floppy |
Space Doubt è un videogioco d'azione pubblicato nel 1985 per Commodore 64 dalla CRL Group. È ambientato dentro una nave spaziale, dove un personaggio in tuta da astronauta deve eliminare gli alieni invasori e riparare le falle.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La trama era descritta da un fumetto in bianco e nero allegato alla versione originale del gioco. L'astronave Omnibus sta viaggiando verso il pianeta Niblondis per rifornirlo di cibo e ha un equipaggio di tre membri, congelati in capsule criogeniche. A metà strada una pioggia di asteroidi causa diverse falle nello scafo, dalle quali penetrano alieni ameboidi chiamati Bogloid, interessati a divorare il cibo ed eventualmente anche l'equipaggio. Per affrontare l'emergenza gli astronauti vengono automaticamente risvegliati uno alla volta dal sonno criogenico.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco inizia con l'uscita dalla capsula criogenica di uno dei tre astronauti, che corrispondono alle tre vite a disposizione. L'obiettivo è chiudere le falle che possono formarsi su molte delle pareti ed eliminare i Bogloid che entrano dalle falle e vagano per l'astronave, prima che divorino tutto il cibo. Il contatto diretto con un Bogloid causa la perdita di una vita.
L'interno dell'astronave è mostrato con prospettiva pseudo-tridimensionale e i personaggi hanno fattezze da cartone animato. La schermata visualizza una sola grande stanza alla volta oppure due stanze sovrapposte su due piani. Quello che si vede è in realtà una metà della stanza (o delle due stanze); se l'astronauta si sposta oltre il bordo inferiore del pavimento, ossia in direzione uscente dallo schermo, passa all'altra metà, che viene inquadrata dal verso opposto. Ci sono in tutto 18 stanze, ovvero 36 schermate se si considerano le due metà[2]. Le stanze, diverse per colori e strumentazioni decorative, sono collegate da porte scorrevoli o da ascensori. Ci sono anche corridoi senza gravità che passano attraverso lo spazio esterno.
Il personaggio del giocatore può camminare in tutte le direzioni ed è inizialmente disarmato. Quando l'astronauta si procura un power block da uno dei diversi distributori presenti sulla nave può usarlo come arma. Il power block permette di sparare fiammate a corto raggio in orizzontale o in verticale, per distruggere gli alieni o per saldare le falle. Le munizioni sono però limitate, in particolare la chiusura di una falla consuma subito tutto il power block. Si deve quindi tornare a un distributore per un nuovo power block.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Space Doubt (JPG), in Videogiochi C64, n. 10, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, 12 luglio 1989, pp. 12-13. Una riedizione autorizzata del gioco originale era allegata alla rivista.
- Space Doubt (JPG), in Commodore Time, anno 1, n. 3, Milano, Schirinzi, settembre 1986, pp. 50-51, OCLC 955369159.
- (EN) Space Doubt (JPG), in Computer and Video Games, n. 53, Peterborough, EMAP, marzo 1986, p. 26, ISSN 0261-3697 .
- (EN) Space Doubt (JPG), in Commodore User, n. 30, Londra, EMAP, marzo 1986, p. 30, ISSN 0265-721X .
- (EN) Space Doubt (JPG), in Your Commodore, n. 19, Londra, Argus Specialist Publications, aprile 1986, p. 46, ISSN 0269-8277 .
- (DE) Space Doubt (JPG), in Aktueller Software Markt, n. 4, Eschwege, Tronic Verlag, aprile 1986, p. 16, ISSN 0933-1867 .
- (DA) Space Doubt (JPG), in COMputer, n. 2, marzo/maggio 1986, pp. 35-36.
- (EN) Diary of a game (JPG) (storia dello sviluppo), in Computer and Video Games, n. 47, Peterborough, EMAP, settembre 1985, p. 17, ISSN 0261-3697 .
- (EN) Diary of a game - part two (JPG), in Computer and Video Games, n. 48, Peterborough, EMAP, ottobre 1985, p. 117, ISSN 0261-3697 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Space Doubt, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kim Lemon, Space Doubt, su Lemon64.com.
- Roberto Nicoletti, Space Doubt, su Ready64.org.
- (EN) Space Doubt, su SpectrumComputing.co.uk.