La soggettiva è una tecnica di ripresa cinematografica in cui la scena viene inquadrata esattamente dal punto di vista di uno dei personaggi, come se la si vedesse attraverso i suoi occhi. Può essere composta da due inquadrature (nella prima viene mostrato il soggetto che guarda e nella seconda ciò che egli vede) oppure da una sola (viene mostrato solo ciò che il personaggio vede).
La soggettiva è a volte enfatizzata attraverso l'uso di particolari accorgimenti, per esempio una visione sfocata per un ubriaco o la forma del binocolo per un personaggio che lo sta usando. A volte si usa per ottenere effetti di suspense, per esempio quando lo spettatore non sa chi è il soggetto che sta vedendo la scena.
Esiste anche una variante, denominata semi-soggettiva o "visione con", in cui è visibile sia il soggetto che guarda (o una sua parte), sia ciò che vede: il punto di vista è insomma leggermente spostato e non vediamo realmente la scena attraverso gli occhi del soggetto.
Nella storia del cinema è stato girato un ristretto numero di film interamente in soggettiva, tra i quali Una donna nel lago e Hardcore!.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giaime Alonge, Il Cinema - Tecnica e linguaggio, Kaplan, 2011, pp. 44-46, ISBN 978-88-89908-64-8.
- Paolo Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del cinema, UTET, 2012, p. 362, ISBN 978-88-6008-362-3.
- Gianni Rondolino e Dario Tomasi, Manuale del film, UTET, 2011, pp. 149-156, ISBN 978-88-6008-345-6.
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