Slab City è un villaggio abusivo statunitense situato nel sud-est della California, vicino alla cittadina di Niland, composto da camper, roulotte e veicoli abbandonati; durante i mesi più freddi dell'anno, la popolazione arriva a toccare i duemila abitanti e comprende nomadi e hippie che vogliono fuggire dalla civiltà.
All'interno di Slab City non vi sono elettricità, acqua corrente o altro tipo di servizio sociale; le persone che vivono nei camper sono solitamente munite di generatori e pannelli fotovoltaici per poter soddisfare i propri bisogni primari.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Slab City fu fondata all'inizio degli anni sessanta all'interno di una zona desertica che fungeva da base militare americana durante la seconda guerra mondiale. Una volta smantellato l'accampamento nel 1958, i primi nomadi iniziarono ad insediarsi negli oltre due chilometri quadrati di terreno abbandonato; la popolazione crebbe sempre di più fino a raggiungere il suo picco alla fine degli anni ottanta, quando arrivò a contare circa quattromila abitanti.
Nel 1990, nei pressi di Slab City, l'artista Leonard Knight realizzò la Salvation Mountain, una piccola collina artificiale ricoperta di pittura acrilica e addobbata con simboli dedicati a Dio.
Cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Slab City è stata citata nel libro Nelle terre estreme, scritto da Jon Krakauer nel 1997; dal libro è stato tratto un film, Nelle terre selvagge, diretto da Sean Penn e distribuito in tutto il mondo nel 2007.
Nel 2008 il regista Gianfranco Rosi ha realizzato un documentario, Below Sea Level, interamente girato all'interno di Slab City.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su slabcity.org. URL consultato il 3 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2001).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1930153184541827100001 |
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