Simão Rodrigues (Vouzela, 1510 – Lisbona, 15 luglio 1579) è stato un gesuita portoghese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di nobile famiglia portoghese, si trasferì a Parigi per motivi di studio e, agli inizi del 1534, vi conobbe Ignazio di Loyola e si unì alla sua comunità:[1] il 15 agosto successivo, nella chiesa di San Pietro a Montmartre, assieme ai compagni fece voto di recarsi in Terra santa e di mettersi al servizio del papa, dando origine a quella che poi sarebbe diventata la Compagnia di Gesù (approvata da papa Paolo III nel 1540).[2]
Quando Giovanni III decise di impiegare i gesuiti nell'evangelizzazione dei suoi possedimenti d'oltremare, Ignazio inviò a Lisbona Rodrigues e Francesco Saverio: il Saverio partì per l'India nel 1541, mentre Rodrigues rimase in Portogallo per organizzare la provincia dell'ordine.[3]
Nel 1545 Rodrigues divenne anche precettore del figlio del re di Portogallo Giovanni III.[4]
Rodrigues riscosse grandi successi e la sua divenne una delle province più numerose dell'ordine, ma governò la provincia in maniera autoritaria e senza tenere conto delle decisioni dei superiori; si alienò anche il sostegno di Giovanni III: per evitare di rimuoverlo, Ignazio nel 1551 lo trasferì alla nuova provincia d'Aragona, ma nel 1553 Rodrigues tornò senza permesso in Portogallo, causando una grave crisi nell'ordine.[5]
Nel 1553 Rodrigues venne rimosso da ogni sua carica, convocato a Roma da Ignazio, giudicato da una commissione di quattro religiosi (tra cui Juan de Polanco, segretario di Ignazio) e condannato a due anni di semi-isolamento (pena sospesa) e all'esilio perpetuo dal Portogallo: Rodrigues, che inizialmente accettò con umiltà la sentenza, si ritirò poi offeso a Bassano.[6]
Dopo la morte di Ignazio, ormai anziano, ottenne di potersi ritirare in Portogallo, dove morì nel 1579.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- William V. Bangert, Storia della Compagnia di Gesù, Marietti, Genova 1990. ISBN 88-211-6806-9.
- John W. O'Malley, I primi gesuiti, Vita e pensiero, Milano 1999. ISBN 88-343-2511-7.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 94974157 · ISNI (EN) 0000 0000 6633 9235 · CERL cnp01394056 · LCCN (EN) n82135115 · GND (DE) 132740486 · BNE (ES) XX1746530 (data) · BNF (FR) cb15538997z (data) |
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