Silvio D'Arzo, pseudonimo di Ezio Comparoni (Reggio Emilia, 6 febbraio 1920 – Reggio Emilia, 30 gennaio 1952), è stato uno scrittore, poeta e saggista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ezio Comparoni nasce a Reggio Emilia nel 1920, da Rosalinda (Linda) Comparoni e padre ignoto. Lo stigma della mancanza del padre, che a quell'epoca era un marchio indelebile, lo legherà in modo ancor più stretto alla madre. Solo nel 1940 vi troverà un posticcio rimedio legale individuando (verosimilmente in base alla volontà di non cambiare il cognome materno) un Pietro Comparoni disposto a dichiararne la paternità davanti a un notaio[1].
A sedici anni ottiene la maturità classica a Pavia, presentandosi come privatista, dopo essere stato preparato dal professor Giuseppe Zonta. Nel 1941 si laurea in Lettere presso l'Università di Bologna con una tesi di glottologia sul dialetto reggiano. Tra il 1942 e il 1943 risiede a Canzo, in provincia di Como.
In vita pubblica un solo romanzo, nel 1942, All'insegna del buon corsiero (Firenze, Vallecchi), ma scrive anche numerosi racconti rimasti a lungo sconosciuti. L'opera di sicuro più importante è il racconto lungo Casa d'altri, uscito postumo nel 1953, definito da Eugenio Montale «un racconto perfetto»[2]; nel 1954, ne fu anche tratto un episodio del film Tempi nostri - Zibaldone n. 2, di Alessandro Blasetti.
Muore di leucemia a soli 32 anni[3].
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]A Montecchio Emilia gli sono stati intitolati un istituto secondario superiore con sede anche a Sant'Ilario d'Enza[4] e un centro sportivo[5]. A Bagnolo in Piano gli è dedicato l'Istituto Comprensivo. Nel cinquantesimo anniversario della morte, la Biblioteca Panizzi gli ha dedicato una mostra[6]. Nel centenario della nascita, l'istituto superiore a lui intitolato gli ha dedicato uno spettacolo e una mostra e nella stessa occasione è stata pubblicata una sua biografia in veste di romanzo, Il figlio di Linda, di Carlo Pellacani[7][8] Nel mese di agosto 2023, a lui viene intitolata la piazza di Cerreto Alpi [1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La valanga (s.l., in Antologia dei giovani scrittori e poeti italiani, 1934, firmato con lo pseudonimo di Raffaele Comparoni)
- Maschere. Racconti di paese e di città (Lanciano, Carabba, 1935, firmato con lo pseudonimo di Raffaele Comparoni)
- Luci e penombre : liriche (Milano, La quercia, 1935, firmato con lo pseudonimo di Raffaele Comparoni; a cura di Gabriele Pedullà, Reggio Emilia, Diabasis, 2002)
- All'insegna del Buon Corsiero (Firenze, Vallecchi, 1942; Milano, C. Lombardi, 1988; Milano, Adelphi, 1995, premessa di Enzo Turolla, nota al testo di Anna Luce Lenzi; Milano, La Vita Felice, 1996; Milano, Otto/Novecento, 2009, presentazione di Mario Spinella; Milano, Greco & Greco, 2011, a cura di Andrea Casoli)
- Io prete e la vecchia Zelinda (in "Illustrazione Italiana" n. 29-30, 18-25 luglio 1948)
- Casa d'altri (in "Botteghe Oscure", Quaderno X, Roma, 1952; Firenze, Sansoni, 1953; a cura di Stefano Costanzi, Aragno Editore, 2002; Milano, Nuages, 2008; a cura di Ivan Tassi, Reggio Emilia, Diabasis, 2010; Milano, Mondadori, 2015)
- Nostro lunedì. Racconti, poesie, saggi, a cura di R. Macchioni Jodi, Firenze, Vallecchi, 1960)
- Essi pensano ad altro (a cura di Paolo Lagazzi, Milano, Garzanti, 1976; a cura di R. Carnero, Milano, Bompiani, 2002)
- Penny Wirton e sua madre (a cura di Rodolfo Macchioni Jodi, Torino Einaudi, 1978; MUP, Parma, 2010; a cura di Andrea Casoli, Milano, Greco & Greco, 2014)
- Il pinguino senza frac (Reggio Emilia : Prandi, 1978; MUP, Parma, 2005)
- Casa d'altri e altri racconti, Torino, Einaudi, 1981, 2007
- Il pinguino senza frac e Tobby in prigione (Torino, Einaudi, 1983, illustrazioni di Alberto Manfredi)
- Silvio D'Arzo - Enrico Vallecchi. Carteggio 1941-1950 (a cura di Anna Luce Lenzi. Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi, 1984)
- Nostro lunedì. Di ignoto del XX secolo (a cura di Anna Luce Lenzi, Modena, Mucchi, 1986)
- Contea inglese. Saggi e corrispondenza (a cura di Eraldo Affinati, Palermo, Sellerio, 1986)
- L'uomo che camminava per le strade (a cura di D. Garbuglia, Macerata, Quodlibet 1993)
- Un ragazzo d'altri tempi (Firenze, Passigli, 1994)
- Gec (Il ragazzo che non voleva nascere con la camicia) (in "Marka", a. XV, n. 32, 1995)
- Una storia così (Reggio Emilia, Diabasis, 1995)
- Lettere per Ada (Reggio Emilia, Diabasis, 1995)
- Poesie (Reggio Emilia, Diabasis, 1995)
- L'osteria (Macerata, Quodlibet 1997, nota al testo di Anna Luce Lenzi)
- L'aria della sera e altri racconti (a cura di S.Perrella, Milano, Bompiani, 2002)
- Una storia così. Sette poesie, undici lettere d'amore, un racconto (a cura di Giuliana Manfredi, Pietro Mussini, Alessandro Scansani, Reggio Emilia, Diabasis, 2002)
- Opere (a cura di Stefano Costanzi, Alberto Sebastiani e Manuela Orlandini, MUP, Parma 2003)
- Lettere (a cura di Alberto Sebastiani, MUP, Parma, 2004)
- Tobby in prigione (a cura di M. Cacchioli, MUP, Parma, 2004)
- Fine di Mirco - Una storia così (a cura di Pasquale Di Palmo, Via del Vento, Pistoia 2006)
- Gec dell'avventura, con Eraldo Affinati (a cura di Alberto Sebastiani, Einaudi, Torino, 2020)
- Le poesie, a cura di Giorgio Vioni, Consulta Librieprogetti, Reggio Emilia, 2020)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alberto Garlini, Perché abbiamo bisogno di riscoprire Ezio Comparoni, scrittore povero e incompreso, in L'Espresso, 28 agosto 2019. URL consultato il 24 gen 2021.
- ^ Elogio di Silvio D'Arzo, scrittore corsaro, e del suo capolavoro, "Casa d'altri", in Pangea. Rivista avventuriera di cultura & idee, 17 settembre 2020. URL consultato il 24 gen 2021.
- ^ Casa d'altri e altri racconti, su Italia Libri, Milano, 17 novembre 2003. URL consultato il 7 ottobre 2015.
- ^ Homepage, su Istituto Silvio D'Arzo. URL consultato il 24 gen 2021.
- ^ Centro Sportivo "Silvio D'Arzo", su Comune di Montecchio Emilia. URL consultato il 24 gen 2021 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2021).
- ^ Silvio D'Arzo, su Biblioteca Panizzi. URL consultato il 24 gen 2021.
- ^ Laura Chiari, I 100 anni di Silvio D'Arzo raccontati dagli studenti di Montecchio. VIDEO, in Reggionline. Il quotidiano di Reggio Emilia, 7 febbraio 2020. URL consultato il 24 gen 2021.
- ^ Il romanzo. Carlo Pellacani, "Il figlio di Linda. La vita breve di Silvio D'Arzo", in 24emilia, 9 aprile 2020. URL consultato il 24 gen 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Silvio D'Arzo
- Wikiquote contiene citazioni di o su Silvio D'Arzo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- D'Arzo, Silvio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- D'Arzo, Sìlvio, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Silvio D'Arzo, su Liber Liber.
- (EN) Opere di Silvio D'Arzo, su Open Library, Internet Archive.
- Bibliografia italiana di Silvio D'Arzo, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- Casa d'altri, su Ad alta voce, audiolibro narrato da Sandro Lombardi, raiplaysound.it, Rai Radio 3, 27 novembre 2023.
- Autori vari, Molto contavamo su di te, Silvio D'Arzo. Tra lingua, stile e filologia, in Magazine Treccani-Lingua italiana-Speciali, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 14 ottobre 2013.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32008090 · ISNI (EN) 0000 0001 2023 3651 · SBN CFIV006356 · LCCN (EN) n79060275 · GND (DE) 118888285 · BNE (ES) XX1160103 (data) · BNF (FR) cb120171625 (data) · J9U (EN, HE) 987007440711505171 · CONOR.SI (SL) 72215651 |
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