Silvano Franzolin | |
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Nascita | Pettorazza, 3 aprile 1941 |
Morte | Palermo, 16 giugno 1982 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito italiano |
Arma | Arma dei Carabinieri |
Grado | Appuntato |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor civile alla memoria |
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Silvano Franzolin (Pettorazza, 3 aprile 1941 – Palermo, 16 giugno 1982) è stato un militare italiano, vittima dell'attentato mafioso noto come Strage della circonvallazione[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Appuntato dei carabinieri, svolgeva servizio presso la stazione carabinieri di Enna. Il 16 giugno 1982 unitamente ai colleghi carabinieri Luigi Di Barca e Salvatore Raiti, nell'espletamento di servizio di traduzione del detenuto Alfio Ferlito da Enna a Trapani, rimase vittima dell'agguato mafioso noto come Strage della circonvallazione[3] nel tratto Ugo La Malfa.
Alla memoria dell'Appuntato Silvano Franzolin è intitolata:
- dal 5 marzo 2009, la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Lendinara;
- dal 19 ottobre 2010, la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Assoro[4];
- dal 7 aprile 2018, la Casa della cultura e della legalità di Salvaterra[5].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— D.P.R. 28 aprile 1995
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.
- ^ https://vittimemafia.it/16-giugno-1982-palermo-qstrage-della-circonvallazioneq-in-cui-perirono-di-carabinieri-salvatore-raiti-silvano-franzolin-e-luigi-di-barca-e-giuseppe-di-lavore-autista-del-furgone/
- ^ Archivio AGI - Mafia: CC, a Palermo 30º anniversario strage circonvallazione, su archivio.agi.it (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
- ^ Non tutti sanno che Franzolin Silvano, su carabinieri.it.
- ^ La storia, su casadellaculturaedellalegalita.it. URL consultato il 22 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2022).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda su carabinieri.it, su carabinieri.it.
- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.