Silene stenophylla Ledeb., 1842 è una pianta erbacea angiosperma dicotiledone appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae[1].
Nel 2012 alcuni ricercatori dell'Accademia delle Scienze di Russia sono riusciti, tramite la rigenerazione dei tessuti intatti di semi provenienti dalla Siberia Nord-orientale relativi al Pleistocene, a riportarne in vita esemplari risalenti tra i 31 500 e i 32 100 anni fa trovati all'interno di una tana fossilizzata di alcuni scoiattoli.[2][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Silene stenophylla è una pianta perenne che cresce in cuscini erbosi, dai quali si innalzano i gambi dritti e nudi che raggiungono solitamente un'altezza dai 5 ai 25 centimetri. Le numerose foglie basali hanno una forma allungata e hanno una lunghezza di circa 1,5 cm ed una larghezza di 1-2 millimetri. Le foglie lungo il gambo sono solitamente disposte in tre o quattro coppie e sono simili alle foglie basali ma di dimensioni inferiori.
La pianta fiorisce nel periodo tra luglio e agosto. I fiori si trovano di solito singolarmente in cima ai gambi, o più raramente possono presentarsi in un racemo con un numero di fiori variabile da due a sei. L'ampio calice, composto da cinque sepali, è liscio e dalla forma a campana e ha una lunghezza tra 10 e 15 mm e una larghezza tra 5 e 9 mm.
I cinque petali possono essere di colore lilla, rosa pallido o bianco e raggiungono una lunghezza di una volta e mezza il calice.
Il frutto è costituito da una capsula a forma di uovo di 9-10 mm di lunghezza, che contiene semi di colore marrone scuro di 1,5 mm di lunghezza, che ricordano la forma di un rene e sono rigati sulla superficie.[4][5][6][7]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Cresce nella tundra della Siberia orientale.
Scoperta e rigenerazione dei semi congelati
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2007 un gruppo di scienziati ha ritrovato alcuni resti e semi congelati della pianta all'interno delle tane fossilizzate di alcuni scoiattoli a Duvanny Yar, sulle rive del corso inferiore del fiume Kolyma nella Repubblica di Sacha, un'area dove la pianta cresce tuttora. I semi erano sepolti nel permafrost a 38 metri di profondità, all'interno di sedimenti datati col metodo del carbonio-14 tra 30 000 e 32 000 anni fa e risalenti quindi al Pleistocene.[8][9]
Nel febbraio 2012 l'Istituto di biofisica delle cellule e l'Istituto di problemi fisici, chimici e biologici della scienza del suolo dell'Accademia russa delle scienze di Puščino ha annunciato di aver fatto nascere alcune piante di Silene stenophylla recuperate nella spedizione del 2007. Il radiocarbonio ha permesso di datare i frutti utilizzati a31800±300 anni fa, sorpassando il record della più vecchia pianta riportata in vita, detenuto da una palma da datteri i cui frutti di 2 000 anni erano stati ritrovati a Masada in Israele.[10]
Il professor Davìd Giličinskij, a capo del progetto di ricerca, è morto nel febbraio 2012 pochi giorni prima della pubblicazione dei risultati, ed è stato definito dai suoi compagni come "Un pioniere nello studio dei microorganismi del permafrost siberiano e dell'Antartide; i suoi risultati hanno attirato scienziati di tutto il mondo verso la ricerca sui sistemi di vita del permafrost".[11]
Inizialmente i ricercatori hanno provato a far germinare i semi maturi recuperati dai frutti, ma i tentativi non sono andati a buon fine. Sono quindi riusciti a ricavare alcune cellule dai tessuti della placenta dei frutti stessi e a coltivarli in vitro fino ad ottenere 36 piantine di Silene stenophylla, quasi identiche agli attuali esemplari della stessa specie fino al momento della fioritura: i fiori rigenerati avevano petali più lunghi e più distanziati. I semi riprodotti hanno mostrato una percentuale di germinazione del 100%, contro il 90% dei semi moderni.[10][12]
Il team di ricerca ha ipotizzato che la straordinaria vitalità dei campioni di Silene stenophylla sia dovuta ad una serie di circostanze fortunate. In primo luogo i frutti sono stati ritrovati in alcune tane all'interno del permafrost, dove sono rimaste congelate ad una temperatura costante di −7 °C senza subire cicli di disgelo e ricongelamento.[4][8][12] La placenta dei frutti si è rivelata ricca di saccarosio, che potrebbe aver agito come conservante. Il sito dove sono stati trovati i campioni infine è dotato di una radioattività naturale piuttosto bassa: gli studiosi hanno notato come la quantità di radiazione gamma, in grado di causare danni al DNA, accumulata nei frutti nel corso di 30 000 anni non era molto maggiore di quella rilevata in un seme di fiore di loto vecchio di 1 300 anni dal quale era nata con successo una pianta.[10][12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Silene stenophylla, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 settembre 2023.
- ^ la Repubblica: Russia, "resuscitata" la pianta di 30mila anni fa, su repubblica.it, 21 febbraio 2012. URL consultato il 3 marzo 2012.
- ^ (EN) S. Yashina, S. Gubin, S. Maksimovich et al., Regeneration of whole fertile plants from 30,000-y-old fruit tissue buried in Siberian permafrost, in Proceedings of the National Academy of Sciences USA, pubblicato online prima della stampa il 21 febbraio 2012, 18 febbraio 2012, DOI:10.1073/pnas.1118386109.
- ^ a b (EN) Silene stenophylla - Narrow-leafed Campion, su eol.org. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ (EN) Silene stenophylla Ledeb., su kadel.cz. URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
- ^ (EN) On some noteworthy plants from Hokkaido, Japan (PDF), su soar-ir.shinshu-u.ac.jp. URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
- ^ B. A. Yurtsev, Flora of the Russian Arctic. A critical review of the vascular plants occurring in the arctic region of the former Soviet Union. Vol. III: Salicaceae-Ranunculaceae, A. L. Tolmachev; J. G. Packer; Graham C. D. Griffiths, 2000, pp. 286-292.
- ^ a b Corriere della Sera: Fatta fiorire una pianta con un seme di 32 mila anni fa, su corriere.it, 23 febbraio 2012. URL consultato il 3 marzo 2012.
- ^ (EN) Russians revive Ice Age flower from frozen burrow, su thejakartapost.com. URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ^ a b c (EN) Ancient plants back to life after 30,000 frozen years, su bbc.com. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ (EN) Regeneration of whole fertile plants from 30,000-y-old fruit tissue buried in Siberian permafrost, su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ a b c (EN) Dead for 32,000 Years, an Arctic Plant Is Revived, su nytimes.com. URL consultato il 22 settembre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) V Stakhov, Gabor Gyulai, Zoltan, Laszlo G. Kovacs, Lilja Murenyetz, Richard Lagler, Zoltan Toth, S. Yashina, Andras Bittsánszky, Laszlo Heszky e S. Gubin, Pleistocene-age Silene stenophylla seeds excavated in Russia - a scanning electron microscopic analysis, in Botany & Plant Biology 2007, Chicago, 8 luglio 2007.
- (EN) Jens Strauss, Lutz Schirrmeister, Sebastian Wetterich, Andreas Borchers e Sergei P. Davydov, Grain-size properties and organic-carbon stock of Yedoma Ice Complex permafrost from the Kolyma lowland, northeastern Siberia, in Global Biogeochemical Cycles, vol. 26, n. 3, 18 luglio 2012, Bibcode:2012GBioC..26.3003S, DOI:10.1029/2011gb004104.
- (EN) Svetlana Yashinaa, Stanislav Gubinb, Stanislav Maksimovichb, Alexandra Yashinaa, Edith Gakhovaa e David Gilichinsky, Regeneration of whole fertile plants from 30,000-y-old fruit tissue buried in Siberian permafrost, in P. Buford Price (a cura di), Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 109, n. 10, 25 gennaio 2012, pp. 4008-4013, DOI:10.1073/pnas.1118386109, PMC 3309767, PMID 22355102. URL consultato il 9 ottobre 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Silene stenophylla
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