Shekhar Kapur (Lahore, 6 dicembre 1945) è un regista, attore e produttore cinematografico indiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Shekhar Kapur è nato il 6 dicembre 1945 a Lahore, all'epoca facente parte dell'India britannica, da una famiglia indù del Punjab.[1] Con la spartizione dell'India britannica iniziarono i massacri: il treno che li stava trasferendo verso il neonato Dominion dell'India venne assalito e sua madre si finse morta proteggendo Shekhar e la sorella.[2] Riflettendo su quel periodo, Kapur ha affermato che la spartizione dell'India è avvenuta attraverso «il sangue di un popolo».[2]
Kapur ha frequentato la Modern School di Nuova Delhi e ha studiato economia al St. Stephen's College.[1] A 22 anni è divenuto esperto contabile presso l'ICAEW britannico, dopo aver studiato contabilità per volere dei suoi genitori,[3] e lavorato per sette anni come pianificatore aziendale per una multinazionale petrolifera.[4]
Ritornato in India ha deciso di lavorare a Bollywood: il suo debutto come attore, in un ruolo minore, è stato in Ishk Ishk Ishk (Amore, amore, amore), diretto dal suo zio materno Dev Anand nel 1974.[5] Il suo debutto come regista è stato nel 1983 con Masoom (L'innocente), storia di un ragazzo illegittimo che fatica ad essere accettato dalla matrigna.[6] Il film successivo è stato nel 1987 il fantascientifico Mr. India, con Amrish Puri nella parte del villain Mogambo.[7]
Kapur era famoso per aver abbandonato diversi film di cui era inizialmente il regista.[8] Nel 1989 aveva iniziato le riprese del film Joshilaay, ma una volta abbandonata la lavorazione a metà strada il suo produttore Sibti Hassan Rizvi era intervenuto per completare le riprese.[9] Nel 1992 aveva girato alcune scene di Barsaat, film di esordio di Bobby Deol, ma lasciò la produzione e fu sostituito da Rajkumar Santoshi.[10] Nel 1995 ha in parte diretto Dushmani, prima che il suo produttore Bunty Soorma intervenisse per completarlo.[11]
Nel 1994 ha diretto Bandit Queen, apprezzato dalla critica, sulla figura dell'attivista Phoolan Devi[12] e nel quale interpretava una breve parte come camionista. Con Ram Gopal Varma e Mani Ratnam ha fondato una compagnia cinematografica indiana, che ha prodotto solo un film: Dil Se (1998), diretto da Mani Ratnam, sul tema del terrorismo in India.[13]
Con il film storico Elizabeth (1998) ha colto la grande occasione di una importante produzione hollywoodiana con l'ancora sconosciuta Cate Blanchett nel ruolo della regina Elisabetta I d'Inghilterra,[14][15] ottenendo successo di pubblico e di critica e la candidatura a 7 Oscar.
La seconda produzione hollywoodiana è stata il film storico e anticoloniale Le quattro piume (2002),[16] con bassi incassi che non hanno coperto i costi e senza convincere la critica.[17]
Con Elizabeth: The Golden Age (2007), ritrovava Cate Blanchett, ormai divenuta famosa, ancora nella parte della regina inglese. La stampa cattolica accusò il film di anticattolicesimo.[18][19][20][21] Shekhar Kapur ha respinto queste critiche al suo film, dicendo: «In realtà è molto, molto profondamente non anticattolico. È contro le forme estreme di religione. A quel tempo la chiesa in Spagna, o Filippo [II di Spagna], avevano detto che avrebbero trasformato il mondo intero in una forma purissima di cattolicesimo. Quindi non è anticattolico. È contro un'interpretazione della parola di Dio che sia unica, in contrapposizione a quello che Elisabetta rappresentava».[22] «È un conflitto tra Filippo, che non aveva la capacità di comprendere la diversità o la contraddizione, ed Elisabetta che aveva la capacità femminile di farlo».[23]
Dopo New York, I Love You (2008), film a segmenti del quale ha diretto il numero 7, e il cortometraggio Passage (2009), nel 2022 ha presentato la commedia romantica What's Love? (What's Love Got to Do with It?), con Lily James, Shazad Latif, Emma Thompson.[24]
Dal 30 settembre 2020 al 1º settembre 2023 è stato presidente del Film and Television Institute of India.[25]
Il 4 luglio 2023, intervistato da Variety, ha rivelato l'intenzione di preparare il seguito di Masoom, la sua prima regia, e che ruoterà attorno a una coppia di ottantenni che vive in una casa fatiscente e che comporterà un cambio generazionale.[26]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Shekhar Kapur ha tre sorelle: Neelu, che aveva sposato l'attore Navin Nischol; Aruna, che ha sposato l'attore Parikshit Sahni; e la più giovane Sohalia,[27] attrice e regista.
Dopo una relazione con l'attrice Shabana Azmi, conosciuta sul set di Ishk Ishk Ishk,[28][29] nel 1984 ha sposato Medha Gujral, nipote del politico Inder Kumar Gujral, e dalla quale ha divorziato nel 1994.[29] Nel 1999 ha sposato l'attrice Suchitra Krishnamoorthi,[29] che gli ha dato una figlia, Kaveri (n. 2000).[30] Shekar e Suchitra hanno divorziato nel 2006.[31]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Regista
[modifica | modifica wikitesto]- Masoom (1985)
- Mr. India (1987)
- Bandit Queen (1994)
- Elizabeth (1998)
- Le quattro piume (The Four Feathers) (2002)
- Elizabeth: The Golden Age (2007)
- New York, I Love You, segmento 7 (2008)
- Passage (cortometraggio, 2009)
- What's Love? (What's Love Got to Do with It?) (2022)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Shekhar Kapur: A life in focus, in The Times of India, 16 marzo 2003.
- ^ a b (EN) When Shekhar Kapur's mother played dead to save his life during partition, in Hindustan Times, 1º marzo 2019.
- ^ (EN) Damian Wild, Shehkar Kapur: Reeling in the punters., su Accountancy Age, 5 ottobre 2003.
- ^ (EN) Alex Perry, The Numbers Man, in Time, 14 marzo 2005.
- ^ (EN) Dev Anand was sad.... for all of five minutes: Shekhar Kapur, in The Times of India, 6 dicembre 2011.
- ^ (EN) Shekhar Kapur recalls how Masoom almost ended his career: The halls were completely empty, in India Today, 22 giugno 2023.
- ^ (EN) A Tribute To Amrish 'Mogambo' Puri, su koimoi.com, 22 giugno 2010.
- ^ (EN) Subhash K Jha, Will Shekhar Kapur make another film?, su dnaindia.com, 21 novembre 2013.
- ^ (EN) Diptakirti Chaudhuri, Written by Salim-Javed: The Story of Hindi Cinema's Greatest Screenwriters, Penguin Books, 2015, p. 159, ISBN 978-93-5214-008-4.
- ^ (EN) Rajeev Vijayakar, Dilwale Dulhania Le Jayenge, Rangeela and more: 1995 was an exceptional year, su Bollywood Hungama, 1º marzo 2020.
- ^ (EN) The curious case of Shekhar Kapur, the man who has abandoned at least 13 FILMS, including Sushant Singh Rajput's Paani! : Bollywood News - Bollywood Hungama, su Bollywood Hungama, 17 giugno 2020.
- ^ (EN) Amit Roy, The dacoit leader who wore a tiger skin sari, in The Daily Telegraph, 26 luglio 2001 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
- ^ (EN) Pat Padua, FROM THE HEART - The Films of Mani Ratnam, su CineScene, 3 novembre 2001 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (EN) Roger Ebert, Elizabeth, su rogerebert.com, 20 novembre 1998.
- ^ (EN) Shekhar Kapur says studio wanted a star for 1998 film Elizabeth, not Cate Blanchett: ‘I had to go with my heart’, in Hindustan Times, 19 luglio 2000.
- ^ (EN) Jonathan Curiel, Romance meets empire in 'The Four Feathers' / Kapur questions Britain's imperialist past, in SF Gate, 15 settembre 2002.
- ^ (EN) Shekhar Goes Kaput, su outlookindia.com, 5 febbraio 2022.
- ^ (EN) Stephen Witty, Glittering like fool's gold, in The Star-Ledger, 12 ottobre 2007.
- ^ (EN) Colin Covert, 'Elizabeth' a golden delight, Star Tribune, 12 ottobre 2007
- ^ (EN) Bob Bloom, 'Golden Age' adds nothing as a sequel, Journal & Courier, 12 ottobre 2007
- ^ (EN) Steven D. Greydanus, Off With Its Head, in National Catholic Register, 16 ottobre 2007.
- ^ (EN) Sandy George, Elizabeth film 'not anti-Catholic', in The Australian, 2 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2007).
- ^ (EN) 'Elizabeth is not anti-Catholic', su specials.rediff.com, 2 novembre 2007.
- ^ “What’s Love” al cinema dal 16 marzo, su romacinemafest.it, 3 marzo 2023.
- ^ (EN) It's official! Madhavan succeeds Shekhar Kapur as President of FTII Pune, in The Economic Times, 2 settembre 2023.
- ^ (EN) Naman Ramachandran, Shekhar Kapur Reveals Theme of ‘Masoom’ Sequel, su Variety, 4 luglio 2023.
- ^ (EN) Dev Anand’s niece Sohaila Kapur to make a Bollywood comeback with ‘Phantom’, in The Indian Express, 27 luglio 2015.
- ^ (EN) This actress was born in famous family, tried to end her life twice, dated Shekhar Kapur, is a superstar, who is she?, su dnaindia.com, 31 luglio 2023.
- ^ a b c (EN) Sreoshi Sengupta, The Tumultuous Married Life A Cinema Phenomenon: Shekhar Kapur, su The Bridal Box, 6 ottobre 2016.
- ^ (EN) Fenil Seta, Suchitra Krishnamoorthi’s daughter Kaveri Kapur talks about debuting with Kunal Kohli’s Bobby Aur Rishi Ki Love Story; opens up on why she rejected Aamir Khan’s Secret Superstar, su Bollywood Hungama, 4 agosto 2022.
- ^ (EN) When Preity Zinta was blamed for Suchitra's divorce with Shekhar Kapur, in The Tribune (India), 11 luglio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Shekhar Kapur
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su shekharkapur.com.
- (EN) Blog ufficiale, su shekharkapur.com (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
- (EN) Shekhar Kapur, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Shekhar Kapur, su TED, TED Conferences LLC.
- (EN) Shekhar Kapur, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Shekhar Kapur, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Shekhar Kapur, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Shekhar Kapur, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- Shekhar Kapur in Interview with 99FACES.tv, su 99faces.tv.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85137669 · ISNI (EN) 0000 0001 0921 0483 · LCCN (EN) nr96036091 · GND (DE) 132090627 · BNE (ES) XX1487683 (data) · BNF (FR) cb14109900j (data) · J9U (EN, HE) 987007428874605171 · CONOR.SI (SL) 46066787 |
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