Sergej Aleksandrovič Lobovikov (Belaja, 19 giugno 1870 – Leningrado, 27 novembre 1941) è stato un fotografo russo, che definiva sé stesso “fotografo di contadini”[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un sagrestano, rimase orfano di entrambi i genitori nel 1884, dopo aver frequentato prima la scuola rurale di Belaja e poi una scuola religiosa. L'anno seguente entrò come lavorante, senza paga, presso il laboratorio fotografico di Pëtr Tichonov, nella cui famiglia avrebbe trascorso i successivi cinque anni e da cui apprese i rudimenti del mestiere[1].
L'amico fotografo Andrej Osipovič Karelin gli consigliò di non seguire altri corsi per non lasciare che venisse influenzato il proprio stile. Nel 1894 Lobovikov, dopo aver affittato una piccola stanza e l'attrezzatura fotografica, aprì lo studio fotografico "Fotografia, zincografia e tipografia di Lobovikov" a Vjatka[2], principalmente come ritrattista[1].
Nel 1900 Lobovikov prese parte all’Esposizione Mondiale di Parigi con opere sul tema Vita e lavoro contadino in Russia, ricevendo la prima di una lunga serie di onorificenze: una medaglia di bronzo[1].
Negli anni successivi, dal 1903 al 1913, vinse molti premi e medaglie sia in patria che all'estero, tra cui Nizza, Kiev, Budapest, Dresda, e viaggiò in Germania, Belgio, Francia e Austria[2].
Intanto, nel 1902, aveva sposato la compaesana ed insegnante Elizaveta Jakimova[1].
Dal 1908 Sergej Lobovikov fu il presidente della Società fotografica di Vjatka e uno degli organizzatori del Museo d'arte di Vjatka. Dal 1920 al 1934 insegnò ad un corso di fotografia presso l'Istituto pedagogico di Vjatka e lavorò anche al Museo statale di arte e antichità di Vjatka come ricercatore e capo del fondo dei negativi e del gabinetto fotografico[2].
Nel 1929 partecipò a mostre internazionali a New York, Tokyo e Osaka. Alla fine del 1934, Lobovikov e la sua famiglia si trasferirono a Leningrado, dove fino al 1936 lavorò nel laboratorio fotografico e cinematografico dell'Accademia delle scienze dell'URSS.
Nell'autunno del 1941, Sergei Lobovikov morì durante un bombardamento nazista sulla città di Leningrado[1]. Il figlio Timofej arrivò nella casa distrutta solo nel 1943 riuscendo a salvare la maggior parte delle foto di suo padre. Dopo qualche tempo le consegnò al Museo distrettuale di Kirov, dove dovettero aspettare molto tempo per essere riscoperte e furono esposte solo di rado[3].
Dopo la sua morte gli sono state dedicate alcune mostre:
- 1970, Kirov, Museo d'arte regionale
- 1995, Kassel, documenta
- 1996, Lingen, Sala espositiva dell'Unione degli artisti
- 1998, Museo Russo
- 1999, Amburgo, Museum für Kunst und Gewerbe
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Anche se in Occidente questo fotografo non è stato valutato come avrebbe dovuto, nella sua patria è considerato un classico. In particolare, sono da considerare le sue immagini insolite di contadini, cui dedicò molto del suo tempo. Peraltro, le mostre cui prese parte, i premi ed i riconoscimenti che ricevette in vita, testimoniamo la professionalità ed il livello raggiunto da Lobovikov.
Inoltre, si tratta di opere realizzate con tecniche rare, principalmente utilizzando tecniche di stampa offset e ad olio di bromo, che per molto tempo sono state quasi dimenticate al Museo di Kirov, lontano dai circuiti culturali e turistici russi, riscoperti con la mostra al documenta di Kassel[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (RU) Sasha Mitrakhovich, Sergey Lobovikov - fotografo, in Posmotrim, 21 febbraio 2019. URL consultato il 12 settembre 2023.
- ^ a b c (RU) E.V. Barkhatova, Лобовиков, Сергей Александрович (1870 – 1941 гг.), in Руниверс. URL consultato il 12 settembre 2023.
- ^ Hans Puttnies (a cura di), Sergej Lobovikov. Ein russischer Meister der Kunstfotografie, in Prestel Verlag, Monaco di Baviera, 1995, p. 157.
- ^ (RU) Сергей Лобовиков – русский мастер художественной фотографии, in Wintershall, 2007. URL consultato il 12 settembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Hans Puttnies (a cura di), Sergej Lobovikov. Ein russischer Meister der Kunstfotografie, Prestel Verlag, Monaco di Baviera, 1995 - ISBN 3-79-131632-X
- Karlheinz W. Kopanski, Claudia Gabriele Philipp (a cura di), Meisterwerke russischer und deutscher Kunstphotographie um 1900. Sergej Lobovikov und die Brüder Hofmeister. Prestel Verlag, Momaco di Baviera, 1999 - ISBN 3-7913-2234-6
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sergei Aleksandrovich Lobovikov
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14917633 · ISNI (EN) 0000 0001 1598 6907 · ULAN (EN) 500086660 · LCCN (EN) n97048736 · GND (DE) 119315203 · BNF (FR) cb133317090 (data) |
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