Serafino Cerulli Irelli (Teramo, 10 aprile 1873 – Roma, 16 gennaio 1946) è stato un paleontologo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da una famiglia di scienziati e politici, che annoverava l'astronomo Vincenzo Cerulli, Serafino si è laureato in geologia all'Università La Sapienza. Dopo essersi perfezionato in paleontologia a Monaco di Baviera con Karl Alfred von Zittel, è stato assistente di Alessandro Portis nell'Istituto di geologia e paleontologia del ricordato ateneo romano, che ha arricchito di molte collezioni, in particolare di gasteropodi e scafopodi[1].
I suoi lavori di malacologia hanno interessato soprattutto l'Abruzzo e il Lazio. Particolare attenzione ha rivolto ai dintorni di Roma, analizzando i molluschi fossili provenienti dai depositi marini pleistocenici di Monte Mario. La sua principale opera, la Fauna malacologica mariana, è stata pubblicata in otto volumi tra il 1907 ed il 1916[2].
Nel 1945 è stato presidente della Società geologica italiana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ C. D'Amico, I gasteropodi pleistocenici di Monte Mario (Roma) della Collezione Cerulli Irelli, conservati nel Museo di Paleontologia dell'Università "La Sapienza" di Roma, (online) in «Geologia Romana», XLI (2008), pp. 13-18.
- ^ S. Cerulli Irelli, Fauna malacologica mariana, in «Palaeontographia Italica», XIII (1907), XIV (1908), XV (1909), XVI (1910), XVII (1911), XVIII (1912), XX (1914) e XX (1916), rispettivamente pp. 65-140, 1-64, 125-214, 23-70, 229-276, 141-170, 183-278 e 171-220.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- F.P. Bonadonna, Studi sul Pleistocene del Lazio, V: La biostratigrafia di Monte Mario e la "Fauna malacologica mariana" di Cerulli Irelli, in «Memorie della Società Geologica Italiana», VII (1968), pp. 261–321.
- Angiola Maria Maccagno, CERULLI IRELLI, Serafino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 24, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1980.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito della rivista Palaeontographia Italica, su stsn.it. URL consultato il 31 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
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