Ebron Sede vescovile titolare Dioecesis Hebronensis Chiesa latina | |
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Ex chiesa di Sant'Abramo (oggi Tomba dei Patriarchi) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XIV secolo |
Stato | Palestina |
Diocesi soppressa di Ebron | |
Suffraganea di | Gerusalemme |
Eretta | 1167 |
Soppressa | XIII secolo |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Ebron (in latino: Dioecesis Hebronensis) è una sede titolare della Chiesa cattolica; nel medioevo fu sede episcopale durante il periodo delle crociate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Eusebio[1] nel IV secolo definisce Ebron semplicemente come un grande villaggio. Qui è sita la tomba dei Patriarchi, menzionata da Flavio Giuseppe[2], Eusebio[1] e nel 333 dal Pellegrino di Bordeaux.
All'epoca della conquista araba nel 637 Hebron fu scelta come una delle quattro città sante dell'Islam.
La prima Crociata prese la città nel 1100 ed il santuario divenne la chiesa di Sant'Abramo, chiamata anche chiesa della Grotta Santa (Sancta Caverna o Spelunca, ’ágion spelaîon). La città stessa è spesso designata, dai cronachisti di questo periodo, come Castello di Sant'Abramo, Præsidium o Castellum ad Sanctum Abraham. Un priorato dell'ordine di Sant'Agostino fu istituito per farsi carico della basilica[3].
Nel 1167 Ebron divenne sede episcopale cattolica, direttamente sottoposta al patriarcato latino di Gerusalemme[4]; il primo vescovo fu Rainaldus (1167-1170), nipote del patriarca Fulcherio[5].
Una lettera di papa Clemente IV datata 1º giugno 1267, ordinò al patriarca di Gerusalemme di assegnare un prete alla chiesa di Ebron[6].
Dopo Goffredo (1273-1283), i vescovi di Ebron furono solo titolari ed una grande confusione esiste nelle loro liste.[7][8][9]
Come sede vescovile Ebron godette di una breve esistenza; tuttavia essa sopravvisse al trionfo di Saladino nel 1187 ed al saccheggio dei Corasmi nel 1244. Saladino, dopo la vittoria ad Hattin del 4 luglio 1187 e quella ad Ascalona del 5 settembre, si affrettò, prima di marciare su Gerusalemme, ad occupare Ebron ed associare il santuario di Abramo con il culto islamico. I Corasmi distrussero la città ma non toccarono il santuario.[10]
I greci ortodossi, dopo la partenza dei Latini, conservarono per qualche un tempo un vescovo residente ad Ebron. Le Quien[11] menziona uno di questi vescovi, Joannikios, il cui nome appare con quello di Christodoulos di Gaza negli atti del Concilio di Gerusalemme del 1672[12] con il titolo di: Joannikios, santissimo arcivescovo della Grotta Santa (Ioannikíou toû theophilestátou 'archiepiskópou toû ‘agíon spelaíon).
Dal XIV secolo Ebron è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 15 settembre 1968.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi latini
[modifica | modifica wikitesto]- Rainaldo † (1167 - 1170)[5]
- Bartolomeo, O.Cist. † (17 marzo 1249 - dopo l'8 settembre 1257)
- Pietro † (13 gennaio 1263[13] - prima del 1º giugno 1267)
- Goffredo, O.P. † (1273 - 1283)[14]
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Everardo † (? deceduto)
- Giovanni Antonio, O.Cist. † (30 maggio 1351 - ?)
- Nicola † (prima del 17 ottobre 1355 - 1357)
- ...
- Rodolfo Gruyère, O.F.M. † (1440 - 1447 deceduto)[15]
- Andrea † (menzionato nel 1456)[16]
- Alvaro, O.F.M. † (27 novembre 1457 - ?)
- Giacomo Monsane † (10 maggio 1475 - ?)
- Giovanni Cafurio † (16 dicembre 1500 - ?)
- Giacomo Ridder, O.P. † (1503 - 6 maggio 1529 deceduto)
- Jacques Le Doux, O.S.B. † (30 marzo 1541 - ?)
- Giacomo Rovellio † (20 maggio 1580 - 9 aprile 1584 succeduto vescovo di Feltre)
- Ascanio Parisi † (2 agosto 1599 - 24 aprile 1600 succeduto vescovo di Marsico Nuovo)
- Friedrich Förner † (3 settembre 1612 - 5 dicembre 1630 deceduto)
- Carlo Augusto di Sales † (19 dicembre 1644 - 3 novembre 1645 succeduto vescovo di Ginevra)
- Mattia Ripa † (7 febbraio 1729 - 25 gennaio 1733 deceduto)
- Samuel Głowiński † (2 dicembre 1733 - 14 settembre 1776 deceduto)
- Ignatius Dłuski † (1º giugno 1778 - ?)
- Franz Arnold Melchers † (21 novembre 1836 - 18 febbraio 1851 deceduto)
- Lajos Haynald † (15 marzo 1852 - 15 ottobre 1852 succeduto vescovo di Transilvania)
- Gaetano Pace-Forno, O.S.A. † (25 settembre 1857 - 4 dicembre 1857 succeduto vescovo di Malta)
- Bernhard Bogedain † (21 dicembre 1857 - 17 ottobre 1860 deceduto)
- Gaspard Mermillod † (22 settembre 1864 - 15 marzo 1883 nominato vescovo di Losanna e Ginevra)
- Michel Petkoff † (10 aprile 1883 - 27 maggio 1921 deceduto)
- Giordano Corsini † (7 marzo 1922 - 23 maggio 1923 nominato vescovo di Guastalla)
- Alexander MacDonald † (6 giugno 1923 - 24 febbraio 1941 deceduto)
- Pedro Massa, S.D.B. † (5 aprile 1941 - 15 settembre 1968 deceduto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Onomasticon, s. v. 'Arbó
- ^ Ant., I, 14
- ^ de Rozière, Cartulaire du Saint-Sépulchre, 120, 142, etc., 171
- ^ Figliuolo, p. 391.
- ^ a b Secondo la Catholic Encyclopedia (vedi link in fondo alla pagina), che cita Du Cange, p. 794, il quale, peraltro, indica il 1168 come anno nel quale il priorato di Ebron fu elevato a vescovato, ed il 1179 come anno dell'ultimo documento nel quale appare il suo primo vescovo.
- ^ Eubel, I, 272.
- ^ Le Quien, III, 639-642, 1269-1270.
- ^ Gams, Series episc., 435
- ^ Eubel, I, 272; II, 163; III, 208.
- ^ Riant, II, 420-421.
- ^ Le Quien, III, 641-642.
- ^ Mansi, XXXIV B, 1771.
- ^ Secondo De Sandoli, p. 251, appare in un atto datato 14 marzo 1265.
- ^ Secondo la Catholic Encyclopedia (vedi link in fondo alla pagina), invece De Sandoli, p. 252, afferma che fu eletto vescovo nel 1268 e divenne vicario del patriarca di Gerusalemme il 5 ottobre 1280; anche Du Cange, p. 794, indica il 1268 come l'anno nel quale fu fatto vescovo.
- ^ Eubel, op. cit., vol. II, p. 277.
- ^ Eubel, op. cit., vol. II, p. VIII.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Paul Edouard Didier Riant, Invention de la Sépulture des patriarches Abraham, Isaac et Jacob à Hébron, le 25 juin 1119, in Archives de l'Orient latin, Imprimerie de l'Institut Royal des Sourds-muets, 1883, Vol. II pp. 411-421.
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor patriarchatus digestus, in quo exhibentur Ecclesiae patriarchae caeterique praesules totius Orientis, Parigi, Typographia regia, 1740.
- (FR) Charles D. Du Cange, Nicolas Rodolphe Taranne; Emmanuel Guillaume Rey, Les familles d'outre-mer, Paris, Imprimerie Impériale, 1869.
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, 1913.vol. 1, pp. 272–273; vol. 2, p. 163; vol. 3, p. 208; vol. 4, p. 200; vol. 5, p. 217; vol. 6, p. 233
- Bruno Figliuolo, Chiesa e feudalità nei principati latini d'Oriente durante il XII secolo, in Chiesa e mondo feudale nei secoli X-XII: atti della dodicesima settimana internazionale di studio Mendola, 24-28 agosto 1992, Vita e Pensiero, 1995, ISBN 978-88-343-1241-4.
- Sabino De Sandoli, Corpus Inscriptionum Crucesignatorum Terrae Sanctae, in Pubblicazioni dello Studium Biblicum Franciscanum, vol. 21, 1974. URL consultato il 12 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati riportati sul sito Catholic Hierarchy alla pagina Catholic Titular See of Hebron
- (EN) Hebron, su newadvent.org, Catholic Encyclopedia. URL consultato il 12 aprile 2009.