La Scuola di Stanford (chiamata anche ironicamente Stanford Disunity Mafia)[1] è un gruppo di filosofi della scienza, legati all'Università di Stanford, accomunati da alcuni argomenti contro l'unità della scienza.[2]
Queste critiche poggiano sulla concezione della scienza come processo sociale e culturale, ma anche su argomenti riguardanti la pluralità ontologica e metodologica dei diversi campi scientifici. Alcuni filosofi che fanno parte della Scuola di Stanford sono Nancy Cartwright, John Dupré, Peter Galison, Ian Hacking e Patrick Suppes.[1][2] Una posizione tipicamente difesa dai membri della Scuola di Stanford prende il nome di "entity realism".
Una conferenza con tutti i membri originali (ad eccezione di Ian Hacking) e altri partecipanti si è svolta nel campus di Stanford il 25-26 ottobre 2013.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Eric Scerri, The Failure of Reduction and How to Resist the Disunity of Science in Chemical Education, in Science and Education, vol. 9, 2000, pp. 405–425.
- ^ a b Jordi Cat, The Unity of Science, su Stanford Encyclopedia of Philosophy. URL consultato l'8 July 2012.
- ^ The "Stanford School" of Philosophy of Science conference, Archived copy, su philosophy.stanford.edu. URL consultato il 13 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2013).