Sclemo frazione | |
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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Sclemo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Stenico |
Territorio | |
Coordinate | 46°03′19.33″N 10°52′58.3″E |
Altitudine | 753 m s.l.m. |
Abitanti | 107[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022912 |
Cod. catastale | I518 |
Cartografia | |
Sclemo è una frazione del comune di Stenico in provincia autonoma di Trento.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A Sclemo si svolse durante la Prima guerra d'indipendenza italiana tra la notte del 19 e 20 aprile 1848 un feroce combattimento tra gli austriaci e i Corpi Volontari Lombardi sotto la guida di Gaetano Tibaldi. Quest'ultimi nel tentativo di marciare sulla città di Trento furono pesantemente sconfitti e costretti a ritirarsi.[2][3]
Sclemo è stato un comune italiano istituito nel 1920 in seguito all'annessione della Venezia Tridentina[4] al Regno d'Italia. Nel 1928 è stato aggregato al comune di Stenico.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificata nel 1491.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tavola: Popolazione residente - Trento (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001., su dawinci.istat.it, ISTAT, 2001. URL consultato l'8 maggio 2019 (archiviato il 7 aprile 2019).
- ^ Clara Nardon: 1848: irredenti e compromessi: documenti p. 16
- ^ Donato Riccadonna, Mauro Zattera: Sentieri di confine. Segni da ritrovare della Prima guerra mondiale nell'Alto Garda e Ledro. Colpire a distanza dalla preistoria alla Terza guerra mondiale. p. 33
- ^ Nome della regione Trentino-Alto Adige fino al 1947.
- ^ Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, su necrologie.corrierealpi.gelocal.it. URL consultato il 31 gennaio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sclemo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sclemo - STORIA DEI COMUNI, Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia, su elesh.it. URL consultato il 9 dicembre 2017.